Capitolo 41.

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Holmes Chapel, casa Walker.

Christine's POV.

Ci stacchiamo dall'abbraccio e, sembrerà strano, ma sento subito la mancanza delle sue braccia strette a me.
<< Ti devo delle spiegazioni, è vero. >> mi dice, incamminandosi verso la cucina.
Lo seguo a mia volta e mi siedo a tavola, proprio difronte a lui.
<< Io sono...ecco... >> farfuglia passandosi ripetutamente una mano tra i capelli.
<< Un Demone? >> lo aiuto.
<< Si, un Demone. Ma non è così semplice come sembra. >>
Corrugo la fronte e Niall mi sorride rassicurandomi.
<< Mio padre è un Demone. >>
<< Bobby? >> chiedo molto sorpresa.
Ecco allora il motivo per cui le persone di Holmes Chapel hanno sempre avuto sospetti su di lui...magari prima era meno buono.
<< Proprio lui. >>
<< Ma... >> mi blocco.
<< Ma? >> mi incita il biondo.
<< Insomma, Bobby è...è sempre stato gentile con me! >>
<< Perché io non lo sono stato? >> mi chiede ridendo, allentando la poca tensione.
<< Ho dei dubbi caro Niall. >> rispondo ridendo anch'io.
<< Ah si? >>
<< Si. >> sorrido.
Ci guardiamo un attimo negli occhi e tutte le mie preoccupazioni sembrano svanire.
<< Comunque non devi immaginare i Demoni come creature malvagie e crudeli. O meglio, non tutti siamo così. >> mi spiega.
<< E tua madre? È una Demone anche lei? >>
<< Qui arriva la parte migliore! Mamma è un Angelo! >>
<< Un Angelo? >> chiedo ancora più sbalordita di prima.
<< Esatto. >>
<< Quindi tu sei il figlio di- >>
<< Un Demone e un Angelo. Si, è strano sentirlo ma è così. >>
<< Ed è consentito? Intendo...sposarsi, ecco. Stare insieme... >> chiedo impacciata.
Niall mi sorride timidamente e si inumidisce le labbra.
<< Si, è consentito. Non c'è nessuna legge che lo vieta ma diciamo che continua a creare scalpore nell'Inferno. >>
<< Esiste davvero l'Inferno? >> chiedo spalancando gli occhi.
<< Davvero. >>
<< Ok, credo di aver bisogno di una buona quantità di cibo alla fine della nostra chiacchierata, potrei svenire dopo tutte queste scoperte. >>
<< Sempre la solita. >> ride.
Faccio spallucce e mi appoggio con gomiti sul tavolo, mettendo la testa sulle mani.
Sono notevolmente più rilassata di prima, all'inizio sembravo un tronco di un albero.
<< Sai, i Demoni sono molto orgogliosi e spesso tendono a sentirsi superiori a tutti. >>
<< E Lucifero ha- >>
<< No, non ha le corna! >> mi anticipa iniziando a ridere a crepapelle.
<< Dai Niall, volevo solamente accertarmi! >> dico cercando di trattenere la mia risata.
<< Sembri una bambina a cui i genitori stanno raccontando che Babbo Natale non esiste. >>
<< Beh peccato invece che qui voi siete reali. >>
<< Forse è un po' diverso. >> ammette.
<< Quindi tu sei biondo ed hai gli occhi azzurri perché sei figlio di un Angelo. >> dico riprendendo il discorso più importante.
<< Diciamo di si, esistono anche Angeli mori comunque, ma sempre con gli occhi azzurri. >>
<< E tu sei Demone perché lo è tuo padre? Funziona così? >>
<< Ehm, no. >>
<< No? >> chiedo curiosa.
<< Quelli come me possono scegliere liberamente se essere Angeli o Demoni. >>
<< E tu hai scelto la via del male. >>
<< Esatto. >>
<< Però, sul serio Niall... Tu non sei cattivo. O almeno lo spero. >>
<< Non lo sono del tutto. >> ride ancora.
<< Hai pur sempre un aspetto angelico, forse è questo il fattore che inganna. >>
<< Mh, probabile. >>

Rimaniamo un po' in silenzio, ma è dall'inizio del discorso che una domanda mi frulla per la testa e non credo di riuscire più a trattenermi.
<< Ehm, mio padre è il migliore amico di Bobby, come ben sai... Insomma, lui... Sa la verità? >>
Lo vedo agitarsi un po' sulla sedia.
<< Maximo è un uomo eccezionale Chris, davvero. >>
<< E? >>
<< E conosce mio padre e la mia famiglia molto bene, da anni ormai. >>
Papà ha sempre saputo tutto e non mi ha mai detto nulla.
Sono un po' delusa però probabilmente non ha mai voluto mettermi in pericolo rivelandomi queste cose.
<< È perché ha salvato Bobby, vero? >>
<< Esatto. Sai, prima i Demoni erano più...come dire, cattivi. Ma papà ha sempre rispettato e voluto bene come un fratello a Maximo. E così anche io a te. >> confessa abbassando lo sguardo.
<< Il sentimento è reciproco Niall. >> gli sorrido timidamente.
<< Adesso vado a cucinarti qualcosa, continueremo più avanti questo discorso... Ormai sai tante cose e per adesso penso possa bastare. >>
<< D'accordo, anche perché muoio di fame. >>
Rido di poco e mi avvicino ai fornelli per aiutare il mio amico. Si, quando viene a casa si improvvisa sempre uno chef di classe ed io ne sono più che felice dato che so cucinare ben poche cose.

Mi è mancato davvero tanto Niall.
E poi mi ha fatto piacere che ha spento il cellulare prima di iniziare a parlare, questo mi fa capire che ha preferito sentire e dedicarsi solo a me, invece che rispondere ai messaggi di quella ragazza, Darcy.
Sono sicura che sia antipatica e che voglia Niall solo perché è bello e irlandese.
Ok, forse dovrei smetterla.

<< Senti Niall del MIO cuore... >>
<< Che ti serve Chris? >>
<< Hey, niente! Volevo solo... >>
<< Cosa? >> dice sorridendo.
<< Come va con quella? >>
<< Intendi Darcy? >>
<< Eh non so, il nome non me lo ricordo. >> mento.
<< Bene, perché? >> mi guarda divertito.
<< No così, giusto per sapere. >>
<< Sei felice per me? >>
<< Ma certamente. >>
<< Mh. >>
<< Smettila di ridere sotto i baffi! >> esclamo.
<< E tu di dire bugie! >> ride.
<< Perché? Cosa ho detto? >>
<< Lo so che non sopporti Darcy, pur non conoscendola. >>
<< Ma ti pare? Sarebbe da scemi. >>
<< Si infatti. Comunque è una ragazza a posto. >>
<< Di tutti gli aggettivi belli che esistono per descrivere una ragazza, tu usi "a posto"? >> gli dico sarcasticamente.
<< Esatto, è questo quello che penso. >>
<< E insomma... Ti piace sul serio? >>
Continuando a girare la pasta nella pentola fa spallucce.
<< Si, è- >>
<< A posto. >>
<< Ecco brava. >>
<< Bah, povera lei! >>
<< Non credo cara, dove lo trova un altro che è capace a cucinare? >>
<< Giustissima osservazione! Magari però è brava anche lei... >> rispondo.
<< Non è il tipo. >> controbatte.
<< Si però... >> inizio a dire, ma mi fermo subitissimo. Forse è meglio evitare, non vorrei risultare troppo invadente agli occhi di Niall.
<< Però? >> mi incita il biondo.
<< No niente, lascia stare. >>
Leva le mani dai fornelli e mi si avvicina quel tanto da sentire il suo respiro fondersi con il mio.
<< Rimarrò per sempre il tuo chef personale. >> mi sussurra dolcemente.
Gli sorrido timidamente e non smetto di fissare quegli occhi tremendamente belli.

<< Christine, sono a cas- Ops, ho interrotto qualcosa? >> esclama mia madre entrando velocemente in cucina.
<< N-no, noi stavamo... Insomma, stavamo- >>
<< Parlando. Stavamo parlando signora Karen. >> interviene in mio aiuto Niall.
<< Va bene caro, come stai? È da un po' che non ti vedo. >>
<< Non sono stato in città per alcuni giorni. >> inventa.
Peccato che mamma sappia che non siamo stati in buoni rapporti per un po'.
<< Ah, ed io che pensavo avessi litigato con mia figlia. Lo sai meglio di me, ha un carattere davvero strano! >>
Spalanco gli occhi e quasi mi strozzo con la mia stessa saliva.
A volte sa essere perfida, però la adoro.
<< È una testa calda, ma le voglio ugualmente bene. >> le risponde il biondo stringendomi al suo fianco.
<< Mamma, vuoi mangiare con noi? >> le chiedo.
<< No Chris, ho soltanto dimenticato di prendere il portafoglio, ci vediamo dopo! >>
Detto questo sparisce dalla nostra visuale ed esce di casa.

Finito di mangiare e di lavare i piatti Niall si è offerto di accompagnarmi in palestra, e adesso siamo seduti davanti la gelateria più buona di Holmes Chapel a gustare un ottimo gelato.
Però nell'aria c'è qualcosa che non va...lo sento.
La Runa sembra darmi poco fastidio ma ho paura che qualcuno possa attaccarci e fare del male al mio migliore amico.

All'improvviso un dolore terribile si espande nel mio collo e istintivamente balzo in piedi.
<< Che succede Chris? >> mi chiede allarmato Niall.
<< Ciao Christine. >> sento provenire da una voce dietro di me e un brivido gelido attraversa tutto il mio corpo.
<< Ciao Luke. >> dico in un sussurro.

Devilish Love. ||Harry Styles||Where stories live. Discover now