Conosco solo la vendetta 🖤⚽⚔️ Inazuma Eleven go

Capitolo 45: ~Tradimento~

VICTOR P.O.V

Eccoci, il giorno della finale.
Non mi sembrava vero.
Dopo tanti sacrifici ero arrivato in finale, ma devo ammettere che un altro pensiero mi tormentava.

Luce.
La sera prima ci eravamo baciati, di nuovo.
E lei mi aveva ricambiato.

Avevo perso il controllo, lo sapevo benissimo.
Ed avevo anche detto a Riccardo che non avrei provato a fare nulla prima di lui.
Ma non avevo resistito.

C'era Luce, così bella, e non c'era nessuno a romperci le scatole. Io mi ero completamente lasciato andare, ero troppo innamorato per riuscire a trattenermi.

E poi avevamo ballato insieme.
Vladimir mi aveva preso in giro per tutto il tempo con questa cosa del tango.

Vladimir: << Un ballo davvero passionale, complimenti.>>

Victor: << La fai finita?>>

Vladimir: << Sembravate una vera coppia.>>

Victor: << Credo che vorremmo esserlo.>>

Ma a me non era davvero importato. Ero troppo felice di aver ballato e baciato Luce. Continuavo a sentire le sue labbra sulle mie e mi sembrava un sogno. Ma lei era scappata via dopo poco, probabilmente troppo scossa da quello che era successo tra di noi.

Un po' mi dispiaceva.
L'avevo confusa proprio prima della finale, anche se lei non giocava.
Insomma, non faceva parte della Monte Olimpo no?
Ci pensavo mentre mi preparavo a scendere in campo. La finale del Torneo Cammino Imperiale. Arion ci avrebbe fatto da capitano. Vladimir mi avrebbe guardato giocare dall'ospedale, insieme a Riccardo.

E Luce.
Forse Luce mi avrebbe guardato.
Ci speravo davvero tanto.

Victor: << Guardami amore.>>

Lo dissi sottovoce.
E poi scesi in campo.

CALEB P.O.V

Caleb: << Ohi Archer giù le mani dalle mie patatine!>>

Scansai il viola che mi lanciò un'occhiataccia.

Archer: << Avido.>>

Caleb: << Vivi in un ristorante, puoi mangiare quello che vuoi e vieni a rompere a me per due patatine?>>

Jordan: << La fate finita? Voglio vedere mio figlio giocare!>>

Io ed Archer ci girammo verso Xavier ed il pistacchietto che si tenevano per mano come una coppia di fidanzatini. Non lo negherò, avrei voluto poter stringere anche io la mano di Jude, ma lui era seduto in panchina con Mark a dirigere la squadra.

E così io mi ero dovuto piazzare sugli spalti con Nathan, Shawn, David, Xavier, Jordan, Archer e Jack.