Capitolo 17: Hard Times.

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Avevo sempre trovato rilassante il rumore degli aerei per un semplice motivo, lo collegavo automaticamente ad un viaggio quindi un qualcosa grazie al quale riuscivo ad andarmene, anche se temporaneamente, dagli Outer Banks, rilassarmi, scordarmi della lotta inutile fra Kooks e Pogues ed avere un po' di tempo per me stessa senza dovermi preoccupare di nulla.
Questa volta però era diverso.
Alzai lo sguardo al cielo avendo sentito il più che familiare ronzio ed immediatamente i miei occhi trovarono l'aereo che nemmeno un quarto d'ora prima avevamo cercato di fermare, mi portai le mani tra i capelli e sentii subito un senso di rabbia montare dentro di me.

-E l'oro se ne va.-

-Merda.- Mormorai incredula coprendomi il viso con le mani mentre JJ colpì con rabbia la gamba di una vecchia sedia di plastica.
Feci vagare il mio sguardo fino a Pope e venni investita da un'ondata di tristezza vedendolo perdere letteralmente il controllo. -Cazzo!- Urlò tirando, probabilmente, un pezzo di legno contro una parete facendomi sussultare. -Pope!-

-Vaffanculo!- Continuò ad urlare colpendo e tirando oggetti per tutta la stanza con una rabbia che non avrei mai pensato potesse avere dal momento che era lui quello che ci teneva a bada nel gruppo ed era assolutamente il più razionale fra di noi.
-Merda! Cazzo!- Urlò colpendo con una mazza da baseball diversi oggetti facendo riempire l'aria di polvere. -Merda! Dannazione!-

-Pope!- Scambiai un'occhiata veloce con la mora non appena chiamò il nostro migliore amico e scossi la testa lievemente invitandola a lasciarlo stare, non lo biasimavo e facendo due più due arrivai alla conclusione che era corso via dal suo colloquio per avvisarci dell'oro e poi lo aveva visto passare proprio davanti ai suoi occhi su un'aereo destinato per chissà dove, aveva bisogno di sfogarsi e se questo era il modo migliore dal suo punto di vista andava bene.

Pope si lasciò cadere su un divanetto proprio di fronte a me ed ai nostri amici per riprendere fiato. -Pope...- Mormorai accovacciandomi davanti a lui.

-Sì amico.- Iniziò a parlare JJ avvicinandosi. -Mi chiedevo quando sarebbe successo... Ecco qua.- Concluse porgendogli la sua sigaretta elettronica.
(N/A: onestamente fa schifo detto così ma okay lmao)

-JJ.-

-Un po' di erba non gli farà male.- Parlò guardandomi. -Fidati amico.- Si girò di nuovo verso lui.

-JJ.-

-Rilassatevi ragazze.-

-Sai che non fuma.- Disse la mora scuotendo la testa un istante prima che Pope allungasse la mano verso JJ per afferrarla. -Pope, e come ti aiuterà?-

-Ho perso la mia borsa di studio, sono uscito durante il colloquio...- Annunciò facendomi addolcire lo sguardo e poggiando automaticamente una mano sul suo ginocchio per consolarlo. -È finita, non la vincerò.-

-L'hai fatto per noi?- Gli chiese Kiara.

Pope scosse la testa. -No, non per noi.- Iniziò facendomi cenno di alzarmi così da potersi alzare a sua volta ed avvicinarsi alla ragazza. -Per niente.-

-Sono qua per te Pope.- Il biondo lo rassicurò circondandogli le spalle con un braccio. -Benvenuto nel mio mondo.-

-JJ..- Iniziai a parlare cercando di farlo ragionare e lasciarlo stare.

-Cosa c'è Harlow?! Ha ragione, non ha più importanza!-

-Non devi farlo per forza.- Parlai ignorando JJ e rivolgendomi direttamente a Pope che era in procinto di prendere un tiro dalla sigaretta.

-A te che importa?- Mormorò buttando fuori dalle labbra e dal naso il fumo che aveva appena inalato ed assumendo subito dopo un'espressione sconvolta guardando alle nostre spalle facendomi girare immediatamente vedendo a pochi metri di distanza John B.
Notai subito gli occhi lucidi del moro e feci cadere lo sguardo sulle sue mani sussultando vedendole ricoperte di sangue.

Wicked Games; JJ Maybank¹Where stories live. Discover now