Capitolo 5

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Leggete la nota autore alla fine, buona lettura :)

-Destiny

Sono in macchina con James da circa quindici minuti mentre percorriamo le strade di Holmes Chapel e ridiamo ad una delle sue solite battute prive di senso, più che la battuta trovo buffo il suo modo di ridere, ma questo lui non lo saprà mai.

"Posso sapere almeno dove stiamo andando?" chiedo impaziente, non vado tanto pazza per le sorprese.

"Ancora non te lo dico, è una sorpresa, sii paziente" mi dice con un sorrisetto ma guardando ancora la strada, sbuffo incrociando le braccia e guardando fuori dal finestrino.

Quando mi giro per accendere la radio, James dopo poco la spegne e lo guardo confusa e irritata allo stesso tempo.

"Scusa amore, ma non me la sento di ascoltare la radio ora" mi dice con un piccolo sorriso di scuse e annuisco annoiata.

"Mi dici almeno quando manca?" chiedo esausta abbassando il finestrino e guardando il paesaggio, soffro di claustrofobia e non amo nemmeno i viaggi lunghi, voglio soltanto scendere da questa dannata macchina.

"Mancano solo dieci minuti, tranquilla ne vale la pena, fidati di me"

"Va bene" dico, credo di essere in grado di resistere per dieci minuti,no?

Dopo poco sento James bestemmiare e schivare una macchina che stava per arrivarci addosso, ho il cuore che batte forte per l'azione improvvisa, porto la mano al petto per calmarmi, mi giro verso il mio ragazzo e lo vedo mormorare qualcosa.

Riporto l'attenzione di nuovo davanti a me e una macchina nera, simile a quella schivata poco fa, viene a massima velocità verso di noi, mi giro verso James in cerca di spiegazioni, ma trovo un ragazzo riccio.

Ho le allucinazioni adesso? Chi è lui? Dov'è James? Cosa sta succedendo?

Mi sale il panico e sono agitata, il ragazzo cerca di schivare la vettura, lancio un urlo di paura e chiudo gli occhi per prepararmi allo schianto.

Mi sveglio di soprassalto sul letto, sudata e con il fiato pesante, prendo lunghi respiri cercando di calmarmi, era da settimane che non avevo quell'incubo, ma ogni volta è terribile, non riesco a liberarmene.
Mi giro notando James dormire a pancia in giù e russare leggermente, l'IPod è accanto all'orologio digitale sul comodino che segna le 3:54, probabilmente James me lo ha tolto mentre dormivo, sorrido al pensiero.

Decido di andare in bagno per sciacquarmi il viso, mi guardo allo specchio per vedere il mio aspetto, sono un disastro, sbuffo esausta e mi dirigo verso la cucina per prendere qualcosa da bere a causa della gola secca.

Una volta scesa, apro il frigorifero prendendo una bottiglietta d'acqua e la verso in un bicchiere, mi siedo su uno dei sgabelli pensando al sogno, non riesco a capire cosa c'entri il ragazzo riccio, diamine non conosco nessuno con una capigliatura simile, questo sogno mi perseguita da mesi credo che sia meglio parlarne con qualcuno, prendo la testa fra le mani e sospiro, ho il cervello in tilt, ogni pensiero si sovrappone all'altro, è una continua guerra interna, una guerra dove non ci sono vincitori e vinti, ma solo disastro e confusione.

Nello stesso momento entra qualcuno e sobbalzo per lo spavento ma poi mi rilasso. Devo smettere di essere così paranoica.

"Tutto bene, tesoro?" mi chiede Grace con voce ancora un po' assonnata ma sempre dolce.

"Uh...sì, credo"

"Ti va di parlarne?" annuisco leggermente, ne ho bisogno e Grace penso sia la persona giusta con cui sfogarmi e così inizio a parlarle del sogno, della conversazione con James, del ragazzo riccio, delle macchine nere che ci inseguono, lo schianto, non ometto nessun dettaglio e lei annuisce ogni volta concentrata sulle mie parole.

Believe in our souls ||Harry StylesWhere stories live. Discover now