Capitolo 27

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Chloe

Per tutto il viaggio Dylan non mi guarda, né tantomeno mi parla. Tiene fissa la sua mano sulla mia coscia, e a tratti la stringe, facendomi venire mille brividi lungo la spina dorsale.
Non capisco che cosa abbia, non so se è arrabbiato, se è eccitato e sta cercando di trattenersi, oppure se gli è passata la voglia.
<<Posso sapere che hai?>> chiedo posando la mia mano sopra la sua.
<<Credimi Chloe, è meglio che non parlo per adesso>> stringe i denti e fa un respiro profondo.
<<Perché? Che succede? Ho fatto qualcosa di male?>> chiedo titubante, <<perché fai sempre tutte queste domande?>> chiede guardando attentamente la strada.
Be' forse mio caro perché sei silenzioso e taciturno da più di venti minuti, e sinceramente non mi va di passare altri venti minuti in silenzio.
Un silenzio che mi mette molto a disagio.
<<Non parli da più di venti minuti, in pratica da quando siamo saliti in macchina. Te ne sei uscito fuori dalla villa, in modo scattante e sembrava che non vedessi l'ora di andartene>> dico schietta, nella speranza di non farlo incazzare.
Sospira e mi strizza di nuovo la coscia.
<<Vedi mia dolce Chloe, come posso spiegartelo?>> si tocca il mento.
<<Ho il cazzo duro da quando mi hai stuzzicato e di certo averti in macchina, per di più con questo vestito non mi aiuta a calmare Jordi. E comunque si, non vedevo l'ora di andarmi dalla festa, ma solo per fare qualcos'altro di ancora più bello>> risponde, <<cioè?>> chiedo curiosa.
So bene cosa vuole fare, o almeno spero sia quello che penso io.
Che stupida che sono, certo che è quello che penso io!
Altrimenti non mi avrebbe detto che il suo amichetto la infondo, è impaziente.
<<Vuoi davvero saperlo?>> non mi guarda e continua a guardare la strada.
Mi immagino uscire dalla sua bocca, quelle parole spinte ed eccitanti da fare male.
Ogni volta che mi parla in quel modo, riesce a stimolarmi ogni centimetro del mio corpo, facendomi provare sensazioni mai provate prima. <<Ehm prova, ma ti avverto: se dici qualcosa di offensivo ti blocco subito>> lo avverto. Lui ride e nella sua faccia si forma il suo solito ghigno. Devo dire che è davvero sexy quando fa quella faccia, anche se delle volte è davvero fastidioso e non lo sopporto.
<<Credo che ti faranno piacere le mie parole mia cara... Non sai quante cose potrei farti mia dolce Chloe..>> fa scorrere l'indice e il medio, della mano con la quale mi sta tenendo la coscia, fino alla mia intimità.
Sussulto di piacere.
<<Immaginati.. Tu ed io, qui, proprio in questa macchina. Lo schienale abbassato, tu sopra di me mentre affondi le mani tra i miei capelli; io sotto, mentre ti afferro per i fianchi e affondo in te. Tu in cerca della mia bocca, io che mi spingo sempre di più, accelerando la velocità per sentirti più affondo>> inizia a roteare il medio sopra il clitoride, mantenendo ancora il dito sopra le mutandine di pizzo.
Oddio, è così eccitante!
Per tutto il tempo non mi guarda e continua a tenere lo sguardo fisso sulla strada. Sono sollevata in un certo senso, almeno non vedrà lo stato di disperazione in cui sono.
<<Immagina una te nella doccia, piegata in avanti, con le mani attaccate al muro. Io dietro di te, mantenendo una mano sul tuo seno, l'altra su un fianco, mentre che ti posseggo fino allo svenimento>> mi scosta le mutandine e d'istinto allargo le gambe.
<<Dylan continua ti prego>> lo supplico.
In questo momento la sfida è andata completamente a puttane. Non me ne frega niente se ho perso, lo voglio più di qualunque altra cosa abbia voluto e mai in vita mia.
<<Troppo facile così Chloe, appena arriviamo a casa non me lo farò dire due volte, ma adesso ti dovrai accontentare di questo>> tiene ancora lo sguardo sulla strada e mi chiedo come cazzo faccia.
<<Sei già bagnata>> sorride divertito.
<<È bello sapere che solo io riesco a farti questo effetto>> toglie la mano di scatto e cambia la marcia.
Entriamo nella sua residenza e solo ora mi sono resa conto che siamo appena tornati a casa.
Come è possibile?
Come abbiamo fatto ad arrivare così presto a casa?
Come,quando e perché?
Questi venti minuti sono passati velocissimi e non mi capacito di tutto questo. Dylan parcheggia la macchina, e notiamo con piacere che la macchina del padre non c'è.
Segno che non è a casa, e per la prima volta sono davvero felice che non ci sia.
Per quanto mi stia simpatico e per quanto adori quell'uomo, nonostante quello che ha fatto a Dylan in passato, in questo momento sono davvero felice che non ci sia a casa.
Ho bisogno di lui adesso, e non voglio più aspettare.
<<Sei pronta?>> mi chiede slacciandosi la cintura e girandosi nella mia direzione, <<muoviti a scendere>> lo fulmino con gli occhi e apro la portiera. Lo sento ridere di gusto e andiamo diretti verso la porta di casa, per aprirla ed entrare dentro.
Una volta entrati prendo Dylan per il retro della giacca e lo sbatto contro la parete. Non gli do nemmeno il tempo di posare le chiavi, nel portachiavi. Infatti, lui fa cascare a terra il mazzo di chiavi e mi spinge verso di lui.
Si toglie la giacca e lo aiuto a togliersela.
Io faccio ricadere la borsa a terra e successivamente inizio a sbottonare la camicia di Dylan.
<<Piccola, non qui. Andiamo su>> sussurra sopra le labbra. Annuisco e lo prendo per mano. Lo porto al piano di sopra e una volta arrivati, lo spintono indietro nel letto.
Si tira su con i bracci, per assumere una posizione un po' più eretta e mi sorride, mordendosi il labbro. Cammino lentamente verso di lui, cercando di essere il più sexy possibile e quando arrivo di fronte alla sua figura, mi posiziono a cavalcioni su di lui e gli sbottono del tutto la camicia. La lancio in una parte a caso della stanza e lo bacio.
Dylan si morde le labbra a quella scena, ma successivamente afferra la cerniera del mio vestito e la tira giù.
Con le dita fredda, mi sfiora la pelle calda della
schiena e quel tocco mi fa perdere completamente il lume della ragione.
È così bello stare sotto il suo tocco, che se potessi, ci starei per ore e ore. Non mi stancherò mai di lui, e lo ripeterò fino all'infinito quanto amo questo uomo. Riesce a farmi sentire come nessuno ha mai fatto in vita mia. Ha fatto uscire quella Chloe che ormai si era nascosta nella sua tana, sperando che qualcuno riuscisse a salvarla e a tirarla fuori da essa. Non sono più in trappola, adesso sono libera e finalmente posso vivermi la vita come voglio io. Riesce a stimolarmi ogni nervo, ogni muscolo, ed è magnifica la sensazione di riuscire a provocare lo stesso anche a lui.
Non è solo attrazione fisica la nostra, c'è molto di più. Non facciamo solo sesso, facciamo anche l'amore. Sono fortunata ad averlo nella mia vita, anche se so per certo che sarà la mia rovina questo uomo così seducente.
Ma lo amo, più di qualsiasi altra cosa.

Nothing more 2 || tutto ritorna Where stories live. Discover now