Capitolo 12

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Dylan

Questa ragazza riesce a farmi cambiare umore da un momento all'altro. È incedibile che con solo una parola possa farmi passare qualunque arrabbiatura. Cinque minuti fa ero arrabbiato perché Logan aveva ribadito il fatto di volersi scopare Chloe, e adesso mi ritrovo eccitato con una voglia matta di affondare in lei.
Le sue labbra, il suo profumo di menta e vaniglia.. Cazzo, mi fanno impazzire. Finalmente la possederò, e la farò contorcere dal piacere, proprio come desideravo da tempo. Le tolgo il giubbotto e lo lancio sul divano. L'affetto per il retro delle gambe e la porto in camera mia. Gioca con i due piercing, situati vicino al labbro e affonda le mani tra i miei capelli. Le mordo il labbro inferiore e lei emette un suono così sexy dalla sua bocca, che me lo fa venire ancora più duro.
Chiudo la porta di camera mia e stendo Chloe sul letto. Mi posiziono in mezzo alle sue gambe e le stringo con forza una coscia. Lei inizia a rilassarsi sotto di me e inarca leggermente la schiena, venendo incontro al mio pacco.
<<Impaziente piccola?>> le sussurro all'orecchio, <<Dylan ti prego..>> mi supplica. Mi vuole. Mi vuole come io voglio lei. Il suo corpo mi desidera, ha bisogno di me.
Le sfilo la maglietta e la scaravento a terra insieme al reggiseno. Mi avvento sui suoi seni. Con una mano gli stuzzico l'areola, mentre con l'altra stringo il suo seno sinistro. È così dannatamente sexy che mi basta pensare al suo corpo nudo, e già sono pronto a venire.
Con le mani, nel mentre, mi sbottona i pantaloni e con i piedi inizia a togliermeli. Mi alzo da lei e li tolgo del tutto. Aspetto ancora per togliermi i boxer: voglio che sia lei a farlo.
Ritorno sopra di lei e inizio a baciarle ogni centimetro del suo petto. Lascio qualche succhiotto in qua e in la, e quando mi alzo per godere dello spettacolo che ho difronte, rimango fiero per i segni violacei che gli ho creato.
Arrivato all'orlo dei pantaloni, gli e li sfilo. In seguito gli tolgo anche le mutandine rosse di pizzo, e le lancio in una parte a caso della stanza.
<<Allarga le gambe piccola>> sussurro con voce allettante. Esegue il mio ordine ed io le bacio il linguine. <<Non vedo l'ora di assaggiarti di nuovo>> sussurro sulla sua entrata. Il fiato caldo che emana la mia bocca, quando viene a contatto con la sua intimità, provoca a Chloe un gemito di piacere. Amo vederla così, amo ridurla in questo stato e amo ancora di più, sapere di essere l'unico a farla stare così bene.
Inizio a passare lentamente un dito sopra la sua intimità e mi basta per capire che è già bagnata.
Questa donna mi farà diventare matto.
La mia lingua scorre sulla sua apertura e quando centro il punto giusto inizio a leccare e a succhiare la pelle rosea, con voracità. Inserisce le mani tra i miei capelli e questo gesto mi fa ancora di più impazzire.
Potrei venire così, se solo lei me lo permettesse, ma so per certo che non lo farà.
<<Dylan.. manca..>> cerca di dire e la sento irrigidirsi. <<Lo so Chloe, lo so. Vieni per me, urla il mio nome cazzo>> continuo a leccarla e proprio in quel momento arriva al culmine, urlando con estremo piacere il mio nome.
Alza il bacino e viene incontro alla mia bocca.
Mi lecco le labbra, ormai bagnate dal suo liquido e ritorno a baciarla.
<<Non mi stancherò mai di questo sapore>> sussurro sopra le sue labbra. Lei sorride divertita e mi spinge indietro, facendomi ricadere al suo fianco. Si posiziona sopra di me e inizia a strusciarsi sul mio cazzo. Merda.. Se continua così mi farà venire in questo stato.
<<Chloe, se continui mi farai venire così>> dico tra un gemito e l'altro.
Lei mi allarga le gambe e si alza da sopra di me. Si inserisce in mezzo a quest'ultime e mi sfila i boxer. Prende in mano la mia erezione e con tanto di sapienza, mi prende in bocca.
Cazzo, mi fa stare così bene.
La sua bocca calda e stretta, aderisce perfettamente sul mio sesso.
È incedibile che in così poco tempo abbia imparato così bene certe cose.
Alison non li sa fare così bene i pompini.
Lei in questo momento è una Dea, la mia Dea. La Dea del sesso.
Avverto una strana sensazione nel mio basso ventre e deduco che sto per venire.
<<Ch-Chloe, se vuoi continuare, forse è meglio che ti fermi>> si blocca ed esco dalla sua bocca. Monta di nuovo a cavalcioni su di me e mi tira leggermente i capelli.
<<Lo vuoi fare così?>> chiedo con il respiro irregolare. Annuisce e prende in mano il mio pene. Se lo posiziona nell'entrata, ma prima che potesse far altro la fermo.
<<Aspetta, il preservativo>> le faccio notare di non averlo messo e lei si imbarazza per qualche secondo.
Mi sdraio sul letto e mi stiro su un lato, per prendere il pacchetto di preservativi, dentro il primo cassetto del comodino.
Apro la bustina quadrata e con un gesto semplice e veloce me lo infilo.
<<Sei sicura? Non ti sto obbligando a farlo vero?>> cerco di assicurarmi che sia davvero quello che vuole e che non se ne sia ancora pentita. Mi tranquillizzo quando la vedo annuire sorridendo. Ricambio e le sorrido.
Le lascio un bacio sulle labbra e poi ritorno guardare il punto dove le nostre intimità si dovranno unire.
Prendo in mano il mio pene eretto e struscio la punta sulla sua entrata: per bagnare la superficie levigata del preservativo.
Dopo qualche secondo si cala su di me, ed io non posso far altro che sdraiarmi sul letto e godermi lo spettacolo. Inizia a muoversi lentamente ed io mi limito ad ascoltare ogni suo gemito che le esce dalla bocca. È così dannatamente stretta, che mi sembra surreale di stare dentro di lei. Sono stato dentro un sacco di ragazze, ne ho scopate così tante che ero arrivato anche ad una conclusione: ovvero che, per me, tutte erano uguali.
Invece no, con lei è diverso.
Lei è così stretta che sembra fatta apposta per me. Solo ed esclusivamente per me. Si tocca un seno mentre accelera la velocità e questa cosa mi manda completamente fuori strada. In questa posizione mi sembra di sentirla più affondo, di riuscire a sentirla tutta finalmente. Si sporge in avanti e si regge sui bracci mentre mi bacia. L'afferro dal bacino e decido di aiutarla. Alzo e abbasso il mio bacino in modo veloce, entro ed esco da lei con delle spinte secche e continue.
<<Dyl-an>> geme, <<Dylan>> di nuovo.
Le sue parole sono musica per le mie orecchie. I suoi gemiti mi fanno accelerare ancora di più il battito cardiaco.
È così bello possedere una persona.
Ad ogni spinta che gli do il suo respiro si ingrana sempre di più.
Aumento ancora la velocità e lei cerca la mia bocca, per affogarci i gemiti che non riesce più a trattenere. <<Sto per..>> non fa in tempo a continuare la frase che arriva al culmine.
Faccio lo stesso anche io e mi si mozza il fiato quando vedo Chloe alzarsi a sedere, rimanendo sempre sopra di me.
I capelli biondi appicciati leggermente al suo viso, il petto nudo che le si abbassa e le si alza in modo irregolare, la bocca che emette ancora gemiti strozzati, gli occhi vogliosi ancora del mio corpo e le sue labbra carnose e rosse, che mi chiedono ancora di essere baciate un'ulteriore volta.
Si stende affianco a me ed io mi tolgo il preservativo, ormai pieno, per poi riporlo in terra: proprio affianco al letto.
Faccio inserire Chloe sotto il mio amatissimo piumone bianco, ed io la seguo.
Mi giro verso di lei, posizionandomi sul lato sinistro e la guardo. Sta fissando il soffitto mentre aspetta che il suo respiro ritorni alla normalità. Sembra pensierosa e spero con tutto il cuore che non se ne sia pentita.
<<Tutto ok?>> chiedo preoccupato.
Si gira e mi guarda con i suoi splendidi occhi color male.
<<Si>> mi sorride e si accoccola a me.
<<Ti sei pentita?>> chiedo accarezzandole una guancia e lei nega con la testa.
<<Cosa ti è preso? Come mai sei venuta qui?>> chiedo dopo qualche secondo di silenzio.
<<Ho letto la tua lettera e sono rimasta davvero colpita. Non mi aspettavo niente di ciò che hai scritto su quella lettera>> per un momento ritorno serio, ma ascolto ogni sua parola. <<So quanto ti è costato>> mi prende il viso con entrambe le mani e mi accarezza una guancia, <<non mi dimentico di tutto quello che hai passato e so quanto è stato difficile per te riparlarne dopo anni, ma apprezzo davvero che tu ti sia aperto ancora di più con me>> mi lascia un bacio sulla guancia e inizia a fissarmi.
<<Che cosa pensi di fare?>> chiedo curioso ma allo stesso tempo con aria triste. Ho paura che non mi dia un'altra possibilità. <<Non è abbastanza chiaro?>> indica i nostri corpi insieme. Aggrotto la fronte e scuoto la testa.
<<Ti do un'altra possibilità Dylan>> dice sorridendo. Alle sue parole quel peso al petto scompare quasi del tutto. <<Sul serio?>> chiedo incredulo e lei annuisce. L'afferro per il sedere e la posiziono sopra di me. La bacio e lei ride sopra le mie labbra. È contenta della mia reazione e sono felice che lo sia quanto me.
Si mette più comoda sopra di me, sdraiandosi del tutto. Le scosto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le sorrido.
<<Posso dirti una cosa che mi tengo dentro già da molto tempo?>> chiedo all'improvviso e lei annuisce.
<<Tu lo conosci Tolstoj?>> chiedo. Sicuramente mi dirà di sì.
Dopo aver scoperto che è un'appassionata dei libri e della lettura, queste mi sembrano ormai le basi.
<<Certo, chi non lo conosce>> risponde.
<<Sai c'è una frase che mi ha colpito molto..
Dice.. Vi è un solo modo per essere felici: vivere per gli altri.
Prima ero dell'idea che ognuno doveva vivere per conto suo, senza dipendere da nessuno. Secondo me ognuno doveva essere dipendente e gestirsi le proprie cose, senza dover chiedere ad altri. Però tutto questo è cambiato da quando ci sei tu. Mi fai fatto capire che mi sbagliavo, ma soprattutto ho capito qual'è il vero significato di questa frase.
E quindi, concludendo il mio discorso, ad oggi posso dire che per essere felice: io vivo per te>> dico diretto e con tono dolce. Tutta questa dolcezza mi fa venire quasi la nausea. Io non sono così, odio la dolcezza e l'ho sempre fatto.
Però il desiderio di dirle queste parole era troppo forte.
Sul suo viso si forma un sorriso grande e in risposta ricevo un bacio. L'ho lasciata di stucco, proprio come volevo io.

Nothing more 2 || tutto ritorna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora