Capitolo 10

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La vibrazione del cellulare mi sveglia.
È appena passata la mezzanotte
"Buon compleanno tesoro!!"
Rebecca è la prima a ricordarlo seguita a ruota da tutta la famiglia.
Tutti hanno aspettato la mezzanotte per me, oppure tutti hanno una movimentata vita sociale tranne me, io non sono neppure riuscita a restare sveglia fino alle 10, domani poi mi tocca il turno della mattina ed attacco presto.
Non sono mai stata un amante del compleanno, non ho mai avuto persone speciali con cui avevo voglia di passarlo, non ho mai fatto grandi feste, solo cene di famiglia e qualche anno nemmeno quelle, stavo da sola a fare ciò che mi riesce meglio, mangiare e guardare i miei film preferiti.
Il giorno del compleanno, così come le feste raccomandate non le ho mai potute sopportare, mi ricordano sempre quanto sono sola e ogni anno che passa è peggio perché sembra sempre che la cosa non cambierà.
Per questo anno il programma non sarebbe cambiato. La cena di famiglia era stata sposata alla Domenica per questioni di comodità e io sarei rimasta da sola a casa con tanto cibo da asporto e tutti i miei film.
E, per quanto squallido possa essere, sono comunque felice, perché è la mia serata tipo.

La mattina al lavoro passa abbastanza velocemente, speravo di vedere Tom, come regalo, il più bel regalo possibile, ma non è ancora successo e ora dovrebbe arrivare Rebecca a cambiare il turno e io me ne vado a casa.
Manca solo una settimana alla ripartenza di Tom, ma non permetterò a questo pensiero di rovinare un compleanno già misero di suo.
Ecco arrivare Rebecca, ha un enorme vaso di fiori in mano pieno di fiocchi grandi e piccoli. Così appariscente, la stanno guardando tutti i clienti. Presumo sia il mio regalo è sempre tanto tenera e mi fa tantissimo piacere che abbia pensato a me anche quest'anno e si sia ricordata che adoro le piante ma avrei preferito qualcosa di meno appariscente. Sto già entrando in ansia all'idea di portarlo da qui alla macchina  davanti agli occhi di tutti e poi scenderlo dalla macchina e portarlo a casa davanti a tutti i vicini. Quanto siamo diverse noi due, è proprio da lei invece voler sempre richiamare l'attenzione, quanto la invidio per questo, è così forte e temeraria, io ho sempre paura di tutto.
Ed ecco nello stesso istante scendere dalle scale principali l'altro mio regalo di compleanno, che avevo atteso tutta la mattina e che non sarebbe potuto capitare in un momento peggiore. La mia solita fortuna ed il mio solito tempismo.

"TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO TESORO"  mi grida Rebecca mentre appoggia il vaso sul bancone della reception esattamente davanti a me.

Tom nel frattempo si è avvicinato a noi
"È il tuo compleanno?? E non mi hai detto nulla?? Se lo avessi saputo sarei sceso prima a farti gli auguri e ti avrei fatto un regalo."
Il suo tono è dispiaciuto e scocciato allo stesso tempo.
Ecco. Ne avevo fatta un altra delle mie. Ho rovinato tutto. Adesso si arrabbierà e magari deciderà anche di andarsene senza più farsi vedere e salutarmi.
Perché gli interessa così tanto sapere del mio compleanno da prendersela se non è venuto a saperlo? Forse vede come una mancanza di rispetto e di fiducia il mio non avergli detto una cosa così privata? Non capisco. Voglio soltanto chiarire.
Come sempre il mio compleanno non mi porta mai nulla di buono ma solo casini e tristezza.
"È stata una dimenticanza perdonami, comunque tranquillo non amo molto i compleanni e nemmeno gli auguri e i regali"

"Ecco la solito rovina feste" si intromette Rebecca

"Scusami Rebecca, non ti ho detto nulla, ma grazie davvero tanto sia per gli auguri che per il regalo, non dovevi, lo adoro davvero tanto. È bellissimo"gli rispondo

"Okay festeggiata, adesso vai a casa e goditi la giornata, qui ci penso io. Ci vediamo domani tesoro. Buon proseguimento di compleanno"

"Grazie Rebecca, buon lavoro, ti adoro" rispondo cercando di prendere l'enorme vaso dal bancone senza rompere nulla. Non è facile, considerato che sono la persona più adatta e imbranata del pianeta.

"Aspetta ti aiuto io" si offre Tom.

"No davvero non c'è problema, non ti disturbare"

"Insisto, permettermi almeno di aiutarti, non mi hai dato la possibilità di farti un regalo per il compleanno"
Non sa di avermelo già fatto facendosi vedere, e che me ne ha fatti tantissimi altre volte, ogni volta che l'ho avuto davanti.
Come potevo dire di no?

"Okay va bene, grazie mille, sei gentilissimo"

"Come mai non ti piacciono i compleanni?" mi chiede mentre andiamo verso la mia macchina

"Non sono mai stata un amante delle feste e non ho mai avuto un gruppo di amiche stabile con cui passarlo. Non è che non mi piace, più che altro è sempre stata una giornata come tutte le altre, tutto qua"
non volevo entrare troppo nei dettagli della mia stramba vita, fargli capire quanto posso essere stramba e farlo spaventare.

"Che piano hai per questo anno?"

Avrei dovuto dire la verità? La squallida verità? Forse si, non riesco a mentirgli comunque.

"Niente di speciale, tanto cibo di asporto e i miei film preferiti."

"Con amici e famiglia?"

Cavolo

"No, da sola"

"Una delle mie serate tipo per rilassarmi, ti invidio"

Mi ha capita davvero oppure è troppo gentile per poter ammettere che è una triste serata per un compleanno?
Comunque sia gli sono grata per non aver girato il coltello nella piaga, come avrebbe fatto altri, ma avermi sostenuto.

"Si, decisamente la mia serata tipo"
Siamo arrivati alla macchina, apro il bagaglio e lui inserisce al pianta con molta delicatezza. Richiudo e mi avvicino allo sportello.

"Grazie mille" gli dico

"Non voglio fare lo sfacciato ed autoinvitarmi, ma ho davvero bisogno di relax e mi farebbe bene una seratina rilassante, se porto tantissimo cibo da asporto posso venire anche io?"

Cosa? Tom Hiddleston che si invita al mio compleanno, nemmeno nei miei sogni più sfrenati avrei desiderato tanto.
Gli faccio pena forse? Sa che sono sola e forse è dispiaciuto. Sono sicura che sia soltanto questa la motivazione. Nessuno si è mai aggiunto di propria volontà ad una mia noiosa seratina rilassante.
Non posso sopportare che il motivo sia questo, sono costretta a rifiutare purtroppo. Devo cercare di apparire felice e soddisfatta e non dargli modo di provare pena per me. Che figura! Ho appena fatto pena a Tom Hiddleston. Vorrei sotterrarmi.

"Ti ringrazio tantissimo ma davvero non sentirti in obbligo di venire perché sono sola, mi rilasserò tantissimo e starò bene" rispondo sorridendo cercando di apparire il più felice e soddisfatta possibile

"Non è assolutamente questo il motivo anzi, so che sarà una serata piacevole e ne avrei davvero tanto bisogno. Ma non ti costringo ovviamente, capisco che tu voglia restare da sola"

Sembra dispiaciuto, mi si stringe il cuore. Spero vivamente che abbia ragione. Ma qualsiasi sia il motivo per cui vuole partecipare comunquenon posso permettermi di rinunciare a passare il compleanno con Tom. La futura e la passata  me non me lo perdonerebbero mai.

"Alle 8 va bene? Non c'è bisogno che porti nulla, davvero. Penso a tutto io, se ti fidi" sorrido

"Benissimo"

"Ti passo a prendere?"

"No assolutamente,  mi faccio dare il tuo indirizzo da Rebecca e per le 8 spaccate sarò da te, non vedo l'ora."

"Okay allora a stasera"

"Un ultima cosa, non ti ho ancora fatto gli auguri come si deve." Si avvicina
Tanti auguri di buon compleanno!" Sorride e mi abbraccia.

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