25. the morning after

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Mi attira a letto con forza, finché non mi stendo di nuovo, e mi sale sopra.

«Chi sei?» chiede, e mi rendo conto che è ancora sul pianeta NonHoNeuroniRimasti. Avvicina il viso fino al mio collo e sopprimo un brivido. «Sei Lesley o Crystal?»

Lesley?! Cosa diavolo c'entra lei in tutto questo?

«Sei tu Crystal?» domanda, parlando con difficoltà. Mi bacia il collo e mi passa le mani sul culo, ma io non provo nulla se non rabbia. Cioè, significa che vuole anche Lesley? Che tipo di... «Oh, no. Sei Crystie. Ne sono sicuro. Les non ha questo»

«Non ha cosa?» chiedo incuriosita, aprendo le gambe un po' di più per farlo attaccare completamente a me. Justin mi stringe il sedere più forte e si strofina contro di me.

«Questo culo perfetto che amo tanto» risponde, cominciando a baciarmi il petto e poi lo scollo dei miei seni. Trova il gancio del reggiseno dietro la schiena  e me lo toglie, lasciandomi in mutande. Si allunga per riaccendere la lampada e mi guarda per un po'. «Vuoi prenderti la mia verginità?»

«Certo... ma in questo momento?» chiedo, cominciando a sbottonargli la camicia nera perché questo essere quasi nuda mentre lui è completamente vestito non mi va bene. Justin si sposta un po' indietro, ma poi mi incentiva ad andare avanti e annuisce deciso. «Il sesso da ubriachi non è la cosa migliore del mondo, Justin. Non è giusto per la tua prima volta»

«Non mi interessa» dice, fermandosi per sbarazzarsi dei vestiti che gli sono rimasti. Torna quasi subito alla sua posizione precedente e deglutisco perché ora tutto ciò che ci separa è questo pezzo di pizzo e lo sento perfettamente lì... caldo e pronto a tutto. «Non voglio aspettare di essere innamorato o di essere in un letto pieno di fiori. Voglio farlo adesso»

«Ma...» comincio ad obiettare, perché, seriamente, questa non è la migliore idea del mondo. La mia prima volta è stata orribile perché ero ubriaca, non voglio che ti succeda una cosa del genere anche a te. Justin si lancia verso la sua bocca fracassandomela, e dico "fracassata" perché penso che mi abbia rotto il labbro a causa di tutta la forza che ci ha messo in questo bacio.

«Per favore, per favore, Crystie» dice, baciandomi il viso teneramente e iniziando a muovere di nuovo i suoi fianchi contro i miei. Faccio un respiro e cerco di pensarci, ma non sono ancora abbastanza sobria per prendere una decisione. Inoltre, non sono nemmeno totalmente nel mood. Non mi sento di essere bagnata come prima: può essere un segno che non è una buona idea? Direi di sì. «Ho bisogno di te. Non ho mai voluto nessuno così tanto. Ho bisogno... di stare con te. Per favore»

Quella voce profonda e rauca fa sparire il problema precedente, ora sono pronta. Non ho mai avuto un uomo che mi supplicasse in questo modo, ma credo che mi piaccia molto di più di quanto dovrei. Comincio a contribuire al movimento delle parti inferiori, chiudendo gli occhi e smettendo di pensare troppo alle cose. «Okay, facciamolo» sussurro, e in un secondo Justin inizia a tirarmi giù le mutande, poi si rende conto che deve alzarsi per togliersele completamente e mentre si dispera, come se non fossero le mie mutande più costose, le strappa da un lato e poi le lascia sull'altra coscia. Sono così impressionata da tutto questo che non mi rendo nemmeno conto che se lo prende in mano pronto per penetrarmi... «Ehi, ehi! Ci serve un preservativo»

«Cosa? Non ce l'ho» si lamenta, accigliato. «Non importa, uscirò prima di venire»

«Ugh... ok. Accetto perché... Beh, perché so che non hai una malattia e perché la cosa del uscire fuori potrebbe funzionare. Ho bisogno di un po' di stimolazione prima»

Justin emette un suono gutturale come se invece di essere dei piacevoli preliminari, fossero in realtà uno scomodo inconveniente. Justin scende con il viso fino a quando non si trova faccia a faccia con la mia Esigente Signorina.

dear sergeant ➳ jbWhere stories live. Discover now