15. don't speak

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Crystal's POV

Non mi sono mai svegliata così confusa in tutta la mia vita.

Non appena apro gli occhi, mi guardo in giro senza capire dove sono, solo dopo mi ricordo di quello che è successo la notte precedente. Sento un grande corpo sotto di me e l'erezione di qualcuno sbattere contro la mia parte bassa. Cerco di registrare tutte queste informazioni quando qualcuno mi impugna, per poi urlare.

Scrollo la testa, sveglindomi. Mi rendo conto di essere nel letto di Hunter e che Justin è seduto a terra, con mio padre sopra di lui che grida a squarciagola.

«Lascialo» grida Pattie disperatamente, correndo e mettendo le sue piccole mani sopra le spalle di mio padre, senza muoverlo di un centimetro.

«...prima di farlo, dovrai passare sul mio cadavere mille volte. Devi imparare a rispettare le donne e mi assicurerò che tu soffra, da solo, in silenzio per tutto il corso della tua vita, piccolo ragazzino immondo schifoso» grugnisce mio padre senza togliere la mano dal collo di Justin. So che non lo sta uccidedo per davvero; vuole solo spaventarlo ma non voglio che si ripeta la situazione Dario. «So esattamente cosa ti passa per quella stupida testa e cosa vuoi fare alla mia preziosa, vergine e pura bambina, e non ti lascerò compiere nessuna delle tue schifose, sporche, ridondanti fantasie sessuali. Mi occuperò personalmente di te, darò il tuo inutile membro in pasto ai cani mentre sei ancora vivo per torturarti e...»

«Papà! lascialo in pace!» grido quando Pattie inizia a piangere istericamente.

Mi alzo dal letto e prendo la faccia del mio papà tra le mani. «Per favore papi, lo stai spaventando. Lascialo in pace. È un bravo ragazzo, te lo giuro su Dio»

«Non sei neanche religiosa, figliola, non mettere Dio in mezzo. E non credere di farla liscia, farò in modo di allontanarti da questo squallido posto e ti farò internare in un collegio, così starai lontana da questo inutile imbecille e da grande, ti farai suora e vivrai con la mucca e le pecorelle mentre coltiverai...»

«Scapperò e non mi vedrai mai più!» lo minaccio ad alta voce, impanicandomi perchè non mi ha mai parlato con questo tono. Non so se vuol farmi interare sul serio. Mi alzo e mentre mi preparo a correre via, ma mio padre mi prende per il braccio e mi gira verso di lui.

Pattie si lascia cadere drammaticamente accanto a suo figlio e lo abbraccia, mentre Justin rimane fermo sul pavimento senza fare nulla, forse ancora sconvolto per lo shock.

«Ciao!» saluta mia madre, entrando nella stanza con un grande sorriso che scompare non appena si guarda attorno. «Crystal? Cosa hai fatto?»

Inizio a piangere. Abbraccio la mia mamma e le racconto cosa ha fatto mio padre. Nel frattempo Justin si alza ed inizia a camminare avanti e indietro, con mio padre che gli grugnisce contro ad ogni passo che fa. Mi separo da mia madre e vado da lui per riaggiustare le cose.

«Cristoff, per favore» parla Pattie prima che io possa aprire bocca. «Mio figlio è un bravo ragazzo, per favore tranquillizati. Lui ama Crystal, non è vero amore? Non farebbe mai nulla per ferirla»

«Sì, la amo»

«No, non è vero» nega mio padre, chiudendo gli occhi.

«Sì, sì, la amo» urla Justin, guardandomi per la prima volta. «Diglielo Crystal, digli che ti amo»

«Lui mi ama e io amo lui»

«Questa è la cosa più stupida che io abbia sentito in tutta la mia vita. Ho vissuto con te per 19 anni e non ho ho mai ascoltato nulla di così stupido. Oh okay, questo mi ha ferita. Da quando stai nell'accampamento? Due settimane? E voi due vi amate? Sì, certo. Non sono nato ieri»

dear sergeant ➳ jbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora