5. not so hidden anymore

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Justin's POV

Mi sveglio di buon umore nonostante mio padre continui a stare nell' accampamento e chissà per quanto tempo, probabilmente se ne andrà quando qualcos'altro catturerà la sua attenzione e finalmente smetterà di darmi fastidio. La mia felicità aumenta quando vedo i miei due amici ancora dormire e poso gli occhi sul corpo di Les, che posso ammirare grazie al suo pigiama quasi trasparente. Hunter dorme con addosso dei boxer bianchi e non capisco perché sto continuando a fissarlo visto che preferisco ignorarlo completamente.

Mi faccio una lunga doccia, mi vesto e mi dirigo verso la mensa principale, dove già molta gente è intenta a mangiare. Suppongo siano abituati a dormire poco come mio padre. Ah e parlando del diavolo, è qui con altri suoi amici. Mi fa segno di andare da lui. Mi astengo dal non grugnire, per avermi infastidito, mentre cammino dai cinque uomini che più al mondo mi stanno sul cazzo. Mio padre con uno sguardo mi obbliga a restare con loro, come se potessi mai gradire la loro compagnia e parlare di vecchie signore.

Quello che un poco attira la mia attenzione è quando parlano di Angelo, il padre della ragazzina ribelle, almeno suppongo. Mi sorprendo quando parlano di lui con rispetto e senza usare insulti. Alcuni minuti dopo arriva anche Hunter e saluta velocemente suo padre ed il mio, ignorando agli altri, e dice che gli servo per qualcosa.

Hunter può essere fastidioso ed imprudente la peggior parte del tempo anzi, lo è sempre, ma devo ammettere che in certi momenti è molto utile. Appena l'ho visto ho capito subito che era una persona buona e leale e sono grato di averlo al mio fianco, per questo è il mio migliore amico...il mio unico migliore amico. Lavorerò con lui per tutta la vita e sono stato fortunato a non avere tra i piedi qualche imbecille. Anche Lesley è mia amica ma la conosco da poco tempo e non posso dire che le mie intenzioni nei suoi confronti siano solo quelle di creare un'amicizia. No, riesco a separare le emozioni che provo per lei, e queste sono dovute al fatto che è una bella ragazza, divertente, mi piace il suo modo di essere o perché è l'unica donna con la quale ho passato molto tempo.

«Quali sono i piani di oggi?» domanda Les mentre ci incamminiamo verso il punto di incontro con i bambini. Per mia sorpresa la roscia-bionda arriva un minuto prima della scadenza del tempo e ha un enorme sorriso stampato sul viso.

Anche quando sorride sembra essere malvagia, come se stesse pianificando la fine del mondo.

«Non ne ho la più pallida idea» rispondo facendo una smorfia. Al contrario di quello che pensano i nostri superiori, io e Lesley non siamo un esempio esemplare per l'accampamento. Non abbiamo neanche dei piani da seguire visto che all'ultimo gruppo che vi avevano dato, assegnavamo solo castighi a causa del loro trasgredire le regole: hanno fatto un'orgia in una capanna e quando ne siamo venuti a conoscenza non l'abbiamo detto ai superiori, ci siamo limitai a castigarli per bene. Così penso proprio che questo gruppo sia migliore dell'altro, se li compariamo ecco. Eccetto Angelo. Lei assomiglia al gruppo dell'orgia. Credo che sono così calmi solo perché la maggior parte di loro sono figli di miliari e spero i signorini continuino a comportarsi bene. «Possiamo andare al campo, no? E poi correre, non so»

«Non abbiamo dei bambini»

«Non devono essere bambini, Les. Dobbiamo riportali all'ordine e questo è quello che conta. Nessuno ha avuto pietà per noi, perché ora devono averla loro?»

«Va bene dai, hai ragione» fa una smorfia. «Anche se noi abbiamo superato una selezione, comunque sia, spero che qualcuno oggi faccia qualcosa di sbagliato. Siamo più bravi con i castighi»

«Facile. Dobbiamo dire qualcosa di "ingiusto" e aspettiamo che Angelo si lamenti»

«Justin» ride e mi prende per il colletto della camicia. «Dove sta la tua etica?»

dear sergeant ➳ jbWhere stories live. Discover now