12. spidergirl

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Justin non si muove mentre lo abbraccio, cosa che mi spaventa un po'. Sono sicura al 100% che mi allontanerà da lui, ma invece di spingermi e insultarmi, mette una mano sul mio sedere e una dietro la mia nuca. La sua presa è così sicura, forte ma non eccessiva e lenta. Intreccia le dita nei miei capelli in modo delicato, che non mi sarei mai immaginata conoscendolo, e mi osserva.

Rimango ferma senza fare nulla perché sinceramente sono confusa e non capisco nulla. Perché non fa nulla? Perché non mi lascia andare? Non vuole lasciarmi andare, o almeno questo è quello che mi aspetto.

«Baciami sul collo» ordina a voce bassa, facendo pressione sul mio sedere, avvicinandoci di più.

Faccio un lungo sospiro e faccio quello che mi dice perché, duh, è una delle cose che voglio assolutamente in questo momento e lo avrei fatto anche se lui non me lo avesse chiesto.

Inizio a dargli dei piccoli baci su tutto il collo, mettendomi in punta di piedi per arrivare a baciargli quel punto speciale dietro l'orecchio, che penso tutti noi abbiamo e che ti faccia sentire dannatamente bene quando qualcuno lo trova. Justin sussurra qualcosa che non riesco a comprendere mentre continuo a baciargli il collo usando la lingua e un po' di denti. Lui mi stringe a se prendendomi per la vita, facendo sì che non ci sia alcun spazio tra di noi.

Lo abbraccio con più forza, sentendo le farfalle da tutte le parti. Perché? Perché sto selvaggiamente baciando il collo di quest'uomo proibito, facendo sì che mi arrivi fino all'anima e anche perché mi tocca il sedere come se fosse un salvagente.

Sono stata in questa posizione con altri uomini e non ho mai sentito quello che provo adesso. Neanche durante la mia prima volta. Cosa ha Justin che gli altri non hanno? Non può essere per il suo fisico, per il fatto che vive a L.A, visto che sono abituata a uscire con ragazzi che hanno un corpo come Hercules. Ci deve essere qualcos'altro. Non so, forse sono masochista. Può essere che mi piaccia soffrire...Non mi sorprenderebbe.

«Continua» mi ordina di nuovo quando smetto di baciarlo per pensare, con voce super roca e sensuale. La sua mano lascia la mia nuca per poi viaggiare verso la mia vita, mettendola sotto la mia camicetta.

«Ammetti che ti piace quando ti bacio» sussurro apprezzando il suo gesto, tanto che gli do un veloce bacio sulle labbra e poi gli tocco il di dietro.

Occhio per occhio. Sedere per sedere.

«È bell...»

«Oh, santo Dio!» esclama una voce sconosciuta, spaventandomi e facendo saltare Justin come se fosse un koala. «Da quando c'è questa sintonia tra di voi? E perché non mi avete detto nulla?»

«Hunter...N-on sta succedendo nulla» il sergente lascia il mio corpo e mette le mani nelle tasche della divisa. «Crystal stava andando a mangiare con i suoi compagni»

«Di fatto no, stavo cercando...»

«Vai a mangiare» mi interrompe senza guardarmi ed inizia a camminare, prendendo il braccio di Hunter per strascinarlo, ignorando le sue domande su cosa stava succedendo e sul perché non ne fosse al corrente.

Entro nelle caffetteria e mi sento un estranea, come se non fossi nel mio corpo. Il mio cervello sta riorganizzando cosa sia successo poco fa, facendomi comprendere che non era un illusione. Ho ancora a disposizione quindici minuti per mangiare ma non mi importa perché sto morendo di fame, tanto che divoro le schifezze che ci fanno in meno di cinque minuti, senza parlare con nessuno.

dear sergeant ➳ jbWhere stories live. Discover now