20 Violazione della Privacy

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Una volta mi ricordo feci uno strano sogno, un sogno un po' pazzo, sognai che camminavo in mezzo alle opere d'arte all'interno di una sala del Richmond Art Gallery, davanti a me cera una ragazza seduta di schiena su una panca rossa, ricordo molto bene i suoi lunghi capelli mossi color cioccolato fondente, lei stava osservando due tondi dipinti appesi su una parete bianca.

Lei si volta e mi guarda, mi sorride, mi accorgo che mi conosce.

Mi fa segno con la mano di raggiungerla e di sedermi sulla panca ad ammirare le opere esposte. Io l'assecondo e mi siedo accanto a lei, è bella, è davvero bella, sposta lo sguardo sui dipinti continuando a sorridere senza un apparente perchè, poi mi prende la mano, mi guarda e mi ringrazia per averla portata a visitare il museo d'arte, io mi sento bene, mi sento nel posto giusto, il posto dove dovrei stare. Le do un bacio sui capelli e le dico che sono felice di essere lì con lei. Enoelle si appoggia con la testa alla mia spalla, sembra serena, tranquilla, anche lei si sente nel posto giusto, ne sono certo.

Questo è uno dei sogni che abita la mia testa.

Natalie sfogliava sul suo portatile tutti i file di Finn salvati di nascosto sulla sua chiavetta usb, tra i vari documenti cerano salvati dei pensieri del ragazzo, alcuni più comprensibili di altri, una sorta di diario, per lo più brevi racconti di alcune frazione dei suoi sogni. In quasi tutti appariva il nome Enoelle o Enn, tuttavia ciò che Nat leggeva lasciava pensare più a una figura fittizia che a una donna vera in carne e ossa, vi erano pochi dettagli scritti su di lei, qualcosa che accennasse al suo aspetto esteriore e le sue origini mediterranee, ma non molto altro.

In quasi tutti i file vi erano versi dedicati a quella donna o ai sogni con essa come protagonista.

Anche se il filo si è tagliato, non è ancora tempo di scrivere la parola fine, ma soltanto arrivederci. Finchè non ci rincontreremo ancora. Una donna cosi intelligente, una donna cosi buffa, una donna pittrice, una donna dispettosa che mi chiamerebbe amore. Ci sono momenti in cui assaporo la solitudine che linterruzione dei nostri sogni mi ha lasciato, ripercorro ogni momento di ogni nostro viaggio; ci sono alcuni istanti in cui quella solitudine sembra trasformarsi in una condanna, in altri invece si trasforma in una meravigliosa conquista perché mi riprendo una fetta di tempo che posso condividere con il ricordo di te, però odio quando vengo richiamato di nuovo alla realtà e qualcuno disturba la mia solitudine senza nemmeno sostituirla con la sua compagnia.

Nat terminò di leggere tutti i file, quando chiuse il programma si era fatta un idea sulla situazione che le si trovava davanti, probabilmente Finn si era infatuato di una donna che nemmeno esisteva o che comunque non era rintracciabile, questo secondo lei rendeva loggetto del desiderio ancora più interessante, abbastanza da dedicargli molteplici scritti sul suo Word, forse lei era arrivata al momento giusto nella vita del collega, avrebbe potuto aiutarlo a rompere lincantesimo e lei avrebbe avuto davanti una nuova sfida. Anche lui lavrebbe desiderata come tutti gli altri.

Spense il suo computer, andò al suo armadio e si preparò per andare agli Studios dove, sicuramente, avrebbe trovato lautore malinconico dalle sfumature romantiche a cui aveva sottratto fraudolentemente quelle pagine virtuali.

Finn si stava rilassando nella sua roulotte, seduto comodo sulla sua poltrona si concedeva un po' di distrazione guardando sul computer The last kids on earth quando qualcuno bussò alla sua porta. Nat era arrivata da pochi minuti sul set e si era recata direttamente alla roulotte, quando Finn aprì la porta si trovò davanti la sua collega, vestita in modo semplice, come piaceva a lui, poco appariscente con solo un jeans e una canottiera bianca leggermente trasparente, i capelli sciolti davano un tocco di sensualità al tutto - Ciao Nat ti serve qualcosa? - le chiese guardandola dal basso verso lalto, la ragazza le sorrise dolcemente senza fare tentativi invadenti per entrare come le altre volte - Ciao Finn, manca ancora un po' di tempo allinizio delle riprese, se ti va aspetto qui con te, mi annoio da sola nel mio camerino e fa molto caldo qui fuori- le rispose gentilmente lei.

Sotto Il Cielo Sbagliato Where stories live. Discover now