26 I SOGNI NON MUOIONO

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Enoelle con uno scatto scese dal cornicione della sua finestra, corse dirigendosi giù per la scalinata del Motel con lintento di fuggire via dagli occhi di Finn, il ragazzo però non vi mise molto a seguire il suo stesso esempio e dopo aver appoggiato la sua chitarra si catapultò fuori dal davanzale per inseguirla fino allo spiazzo dei posteggi dellalbergo.

<< Enn! Enn! Fermati ti prego >> gridò Finn mentre tentava di colmare la distanza che cera tra loro: lei non si fermava ne tanto meno rallentava per voltarsi ad ascoltarlo << Enn posso spiegarti, ciò che hai visto non era reale, ho provato a cercarti per dirtelo, non era vero >> continuò a gridare Finn fino a quasi perdere il fiato. Avevano quasi raggiunto la scogliera quando il ragazzo riuscì finalmente ad agguantare Enn per un braccio riuscendo cosi a fermare la sua folle corsa per potergli spiegare ciò che era avvenuto quel pomeriggio sotto gli occhi di Enoelle.

<< Lasciami! >> gli ordinò lei << Ti ho detto di lasciarmi >> insistette ancora, ma Finn non lasciava andare la presa per timore che lei si voltasse e riprendesse la sua corsa per fuggire via da lui << Enn ti posso spiegare, davvero, mi sono solo sentito confuso, non so nemmeno io perché lho fatto, nemmeno mi interessa quella ragazza >> Lei arrestò il fiume di lacrime che avevano preso a sgorgargli dagli occhi ancor prima di scendere giù per la scala dellalbergo, il suo sguardo mutò da ferito a furioso nellarco di un millesimo di secondo, con uno scatto aggressivo del braccio riuscì a liberarsi dalla morsa di Finn << A me non sembrava, anzi.. fate proprio una bella coppia insieme!>> commentò alle parole di del ragazzo.

<< Enn non fare cosi, ti giuro che ho pensato a te notte e giorno, non cè stato un attimo che io non ti abbia pensata da quando sei scomparsa dal nostro sogno. Credimi! >> le confessò lui sperando di riuscire a dissuaderla dallerrata immagine che si era creata di lui quella stessa giornata, ma Enn non riusciva ad essere razionale, nella sua testa non cera spazio per la ragione perché era completamente invasa da contrastanti emozioni, forse in tutta quella vicenda non cera assolutamente niente di razionale o così appariva in quel momento ai suoi occhi,

<< Bè forse non proprio ogni attimo.. non credi?>> infierì ancora; limmagine di lui che baciava un'altra ragazza era stata cosi inaspettata da rivelarsi addirittura scioccante, soprattutto dopo aver percorso migliaia di chilometri per raggiungerlo, lunica cosa certa, a parer suo, era che i sogni non erano stati soltanto tali, altrimenti lui non avrebbe potuto riconoscerla, ma se lei aveva superato le sue più grandi paure e aveva percorso tanta strada per ritrovarlo perché lui invece era caduto confuso sulle labbra di una ragazza che non era lei? Non riusciva a rispondere a questa domanda, tutto a un tratto lamore che era nato durante il suo stato dincoscienza si ritrovava di punto in bianco in uno stato di puro squilibrio, i motivi che lavevano spinta a partire si erano misteriosamente trasformati e cancellati da non riuscire più a ricordarli, comera potuto accadere? Che cosa faceva li a Newport? E con un attore del cinema oltretutto? Lintera faccenda aveva assunto un alone di grottesca insensatezza e di irrealtà.

<< Enn! Per un attimo, solo per un attimo ho dubitato della tua esistenza, ho creduto che quei sogni fossero solo questo, sogni! Ho temuto di diventare un babbeo in cerca della sua amata fantasma e allora mi sono buttato perché Nat è riuscita a convincermi per qualche secondo che stavo soltanto buttando via il mio tempo, è davvero cosi grave?>> disse Finn con voce alterata di chi veniva accusato ingiustamente, ma per Enn le sue parole furono il colpo finale di quellorribile pomeriggio << No, hai fatto bene, hai ragione, io potevo anche non esistere, ho mentito alla mia famiglia per partire, mi sono messa alla ricerca di te appena sono uscita dallospedale, ho percorso migliaia di miglia in treno, in pullman, in traghetto, in aereo e in macchina per poter arrivare fino a qui, dallaltra parte del mondo, perché credevo che ciò che avevo vissuto nei miei sogni fosse vero e anche quando ho scoperto che eri un attore famoso non ho mollato, sono andata avanti seguendo gli indizi che tu mi avevi lasciato durante i nostri viaggi, poi finalmente sono arrivata a Newport e ti ho trovato, tu esistevi, eri li davanti a me..... ma ma non mi hai aspettato, è passata soltanto qualche settimana e tu mi hai già dimenticato, proprio come succede con i sogni, non è per quella ragazza o per un bacio insignificante, è che credevo non lo so, però credevo in qualcosa di più>> le rispose la ragazza tornata ad avere di nuovo delle piccole gocce dacqua lungo le palpebre inferiori, prima di scoppiare in lacrime si voltò verso la scogliera e riprese a correre per allontanarsi il più possibile da quel sogno infranto.

Sotto Il Cielo Sbagliato Kde žijí příběhy. Začni objevovat