𝔉𝔢𝔰𝔱𝔞 𝔦𝔫 𝔣𝔯𝔞𝔰𝔰𝔦𝔫𝔬 𝔢 𝔞𝔯𝔤𝔢𝔫𝔱𝔬

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«Puzzi di cane» disse suo zio passandogli accanto

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«Puzzi di cane» disse suo zio passandogli accanto. «Non ti sei fatto una doccia prima di scendere?»

«Sotto terra tutto perde sapore» rispose Levi appoggiando i piedi sul tavolo.

Kenny rise divertito e si accomodò a capotavola. Attesero l'arrivo di alcuni dominati ed iniziarono la riunione.

«Visto che il rapimento non è andato a buon fine, Reiss ci ha inviato ad un party, sabato sera» dichiarò Kenny, lanciando delle frecciatine al nipote. «Abiti comodi e armi affilate. Sembra che ci saranno anche i lupi. Di conseguenza, dobbiamo radunare le nostre forze e prepararci a ballare.»

Levi sentì il cuore fermarsi, come se si fosse pietrificato. La sua bocca si aprì in cerca d'aria, indeciso se esprimere le sue preoccupazioni o rimanere in silenzio, come aveva sempre fatto.

«Signor tappetto» lo richiamò lo zio «hai qualcosa da dire?»

Levi corrugò la fronte, maledendosi per quello che stava per dire. «Lo sterminio è l'unica soluzione?»

«Non l'unica, effettivamente» commentò Kenny rigirando un coltello fra le dita «ma quella più conveniente.»

«Molti dei nostri moriranno.»

«I più deboli.»

«Siamo a malapena una ventina.»

«Dopo la festa, ci daremo da fare per ingrassare le fila.»

«Non siamo un esercito.»

«No, infatti. Siamo una famiglia

Levi fece schioccare la lingua, infastidito. Suo zio utilizzava quel termine per metterlo in difficoltà, a ricordargli come sua madre tenesse a quel clan più che alla sua stessa vita.

Ma sua madre era morta per proteggere quella "famiglia".

Lui non avrebbe fatto lo stesso errore.

«Levi» lo chiamò sui zio destandolo dai suoi pensieri. «Fai in modo di non avere rimpianti.»

~ • ~

Si fermarono in una libreria che aveva riaperto ultimamente. Per raggiungerla, si doveva scendere in una galleria sotterranea e poi risalire fino all'edificio. Era un po' nascosta ma ne valeva la pena.

Armin ci passava spesso almeno metà della sua giornata. Il proprietario gli aveva dato la possibilità di usufruire della sua collezione antica, non in vendita. Per questo li avevano portati lì: per fargli vedere, ancora una volta, parte della loro vita quotidiana.

Reiner non sembrava particolarmente interessato. Invece, Bertholdt e Annie osservavano con meraviglia i vecchi libri sistemati sugli scaffali. Non c'era bisogno di essere lettori accaniti per vedere la meraviglia del vecchio cuoio che rivestiva quelle pagine.

Silenzio || Ereri [✔]Where stories live. Discover now