4. Ti amo

617 21 9
                                    

Charlotte lo aveva visto baciare Babe.
"Rientra in casa" urlò lei. Lui obbedì.
"Henry è il mio ragazzo. Devi stargli lontano! " disse rivolgendosi a Babe. Lei fece un sorriso malvagio e se ne andò.

Circa venti minuti dopo Charlotte era seduta sul ponte del lago, immersa nei suoi pensieri fissando il  movimento dell'acqua. Henry la raggiunse e parlò: "Charlotte, molto probabilmente tu... "
"Henry... "
"... vorrai lasciarmi e io ti capirei... "
"Henry"
"Però devi sapere che... "
"Henry io non sono arrabbiata"
"Io non voglio lasciarti... Aspetta cosa? " disse lui facendo una smorfia.
"Io ho ascoltato la vostra conversazione. Quando Babe mi ha visto ti ha baciato per farmi ingelosire" concluse.
"Tu mi hai fatto stare in ansia per venti lunghissimi minuti e non eri arrabbiata? "
"No"
"Allora ora devo vendicarmi. "
"Cosa vuoi fare?" chiese lei indietreggiando.
"Lo vedrai".  Lui la prese in braccio in stile sposa,  si avvicinò al lago e la buttò dentro.
"Henry Hart mi hai buttato nell'acqua! " gridò lei.
"No, come sei giunta a questa conclusione?"
"Aiutami a uscire" disse lei tendendogli la mano. Quando lui la afferrò, lei fece un sorriso malvagio e lo tirò in acqua.
"Mi hai buttato nell'acqua!"
"No,come sei giunto a questa conclusione?" disse lei ripetendo la sua frase.
Giocarono un po' e poi si stesero sull'erba.
Qualche minuto dopo Charlotte disse:" Io devo andare a trovare una signora che conosco qui e... " smise di parlare quando vide Henry addormentato. Sorrise e andò a prepararsi.
Cinque minuti dopo  Charlotte andò via. Henry si alzò e disse:" Cominciamo"

Erano circa le venti quando tornò a casa. Rimase a bocca aperta. Il vialetto che  portava al ponte del lago era segnalato da due scie di candele. In mezzo a queste vi era una strada di petali di rosa che portavano all'albero ornato da luci. Ad ognuna corrispondeva una foto sua e di Henry.
"Ti piace? " chiese lui apparendo da dietro la pianta.
"È bellissimo, ma perché tutto questo? " disse Charlotte. Lui si avvicinò e prese le sue mani.
"Ci conosciamo da quando abbiamo cinque anni. Siamo sempre stati amici, ma negli ultimi quattro anni ho combattuto per reprimere i sentimenti d'amore che provavo per te. Accettandoli mi hai reso il ragazzo più felice del mondo. Charlotte, in questo momento sei la mia aria, la mia vita e il mio mondo. Sei tutto per me. Sei il raggio di sole che illumina le mie giornate. Sei l'ultima cosa a cui penso prima di addormentarmi, la prima dopo essermi svegliato e l'unica durante il giorno. Non so cosa farei senza di te. Questa è la mia promessa d'amore per te, Charlotte. Vuoi essere ufficialmente la mia fidanzata? " chiese  infine, aprendo la scatola con l'anello.
"Certo che lo voglio" disse asciugando la lacrima che le scorreva sulla guancia. Henry le mise l'anello.
"Ti amo Charlotte" disse lui.
"Ti amo anche io" rispose lei.  Henry le mise una mano sul fianco e una sulla guancia. La avvicinò e la baciò con tutto l'amore che provava. Quando si allontanarono  lei fissò una foto del giorno in cui si erano conosciuti. Quanti ricordi.

In una caffetteria entrò un bambino biondo di circa cinque anni. Ordinò un frullato e si sedette.
"Dammi quel bicchiere! " disse Mitch irrompendo nella caffetteria.
"Ma io l'ho pagato" rispose timido il biondo.
"Muoviti! " urlò.
"Ok ok".  Gli passò il bicchiere.
"Ehi! Smettila!  Per caso devo schiaffeggiarti? " intervenne  una bambina dai codini ricci.
"Ohhh che paura!  Vattene bambina! "
Lei lo guardò, sorrise e gli tirò un calcio in mezzo alle gambe. Mitch corse via.
"Stai bene biondino? " chiese lei.
"Sì, grazie. Piacere Henry Hart" disse.
"Piacere Charlotte Page."

"Stai bene? " chiese lui dolcemente.
"Sì. Stavo ripensando a quando eravamo piccoli".  Henry sorrise e l'abbracciò. Guardarono le stelle insieme.
"La stella più bella sei e sarai sempre tu" le sussurrò all'orecchio, stringendola più forte.

Erano andati a dormire.
"Henry smettila! " disse  Charlotte fra le risate. Le stava facendo il solletico da circa cinque minuti quindi si fermò.
"Sei così bella quando ridi" disse lui. Lei arrosì.
"Tu sei bello quando... " disse fingendo di pensarci.
"OK. Ci sono due opzioni: mi trovi bello sempre quindi non riesci a trovare un momento particolare, oppure pensi che io non  sia bello".
"Forse è la seconda" disse lei ridendo.
Lui si mise una mano sul petto fingendosi ferito.
"Ora devo fartela pagare, Charlotte Page"
"Cosa vuoi fare?  Buttarmi nel lago? " chiese lei, ridendo.
"Peggio. Non ti darò più baci"
"Non ci riuscirai mai. Comunque ok."
Qualche minuto dopo Charlotte stava armeggiando con la collana quando sentì le labbra di Henry sulle sue. Rispose al bacio,ma poi si allontanò.
"Pensavo che non volessi più baciarmi"
"Non ti sei fatta baciare per una settimana. Ora non resisto; penso di essere dipendente" disse lui ridendo.
"Anche io lo sono diventata"
"È così bello non avere paura di superare una barriera" continuò lui nascondendole un ricciolo dietro l'orecchio. La baciò e poi si addormentarono felici.

Ciao!!  Scusate se non ho aggiornato, ma ieri non mi sono sentita bene. Spero che il capitolo vi sia piaciuto😉. Al prossimo aggiornamento!!

Chenry Where stories live. Discover now