CAPITOLO 24

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~ Dedicato a una persona speciale.
A te che mi hai amata... ~

Sieg, mio caro caro Sieg,

Vorrei dirti tante cose, avrei voluto dirtele a voce, di persona, ma non ne ho avuto il coraggio. Poi, come ti dicevo con le parole non sono molto brava, mi esprimo meglio quando scrivo. 

Non so esattamente che sentimenti dovrei mettere in questa lettera, ma so che ti meriti che io te la scriva, perché non voglio essere causa di sofferenza per le persone e soprattutto non per te, perché sei troppo prezioso... 

Nel breve periodo che ci siamo conosciuti non sono mai riuscita a smettere di pensare a te, ogni volta che mi succedeva qualcosa di bello o di brutto, mi tornavi in mente tu.

Mark mi ha raccontato qualcosa di te e ho letto di te in vari articoli. Molti non hanno un'alta opinione di chi sei, ti hanno definito un figlio di papà, viziato, privilegiato, ma io so che non è così. Tu non sei così.

Sei una persona speciale, una persona che ha avuto le palle di venire e stare al mio fianco, ma non per quello che il mio corpo poteva offrire, hai visto la persona che potrei diventare. Nei tuoi occhi ho letto la devozione e l'amore. 

Con te mi sono aperta come non ho mai fatto con nessuno, ti ho raccontato cose segrete, hai visto cose nascoste. Nonostante tutto eri disposto a stare con me, chissà forse anche a sposarmi, a passare la tua vita con questo enorme disastro, con questo ammasso informe fatto da problemi, ansie, paure e tutte le cose che sai. E tu le avresti prese tutte senza problemi, anzi ti sono piaciute. Hai avuto solo parole di ammirazione e di apprezzamento per me.

Io spero di essere, nel mio piccolo, riuscita a fare lo stesso con te, a dimostrarti quanto io ti stimi e ti ammiri, quale persona meravigliosa tu sia già. È vero all'inizio non sono stata molto carina nei tuoi confronti, sono stata cattiva e mi sono sfogata su di te.

Ma sai qual è la cosa assurda? Che tu hai subito tutto in silenzio, mi hai assecondata. Non mi hai mai rinfacciato le parole orrende che ti ho rivolto, anzi le hai fatte tue e hai cercato di migliorarti per me, per potermi accontentare.

Mi chiedo se sia riuscita a farti capire quanto per me questo sia stata importante e quanto io l'abbia apprezzato.

Ora giungiamo alla domanda fatidica. Io ti amo? 

Non lo so. 

Perché io non so cosa vuol dire amare, non lo capisco, non so nemmeno se sono in grado di provare questo sentimento. Non lo provo più per la mia famiglia. Mi hanno fatto tanto, troppo male e tu lo sai.

Ma a te sarei stata bene anche così, mi avresti preso per mano e mi avresti insegnato ad amare e a lasciarmi amare.

Tra di noi c'è una bella armonia, c'è sintonia e mi sono sentita libera di dirti tutto, ma proprio tutto. E tu sei stato così discreto e so che continuerai ad esserlo, che non racconterai mai niente a nessuno. Te ne sono immensamente grata.

L’unica cosa di cui sono sicura, su cui non ho il minimo dubbio, è che sei un ragazzo unico e merito tanto, tantissimo, quindi forse è meglio così, ma per te, io non ti merito. Sono sicura però che mi avresti reso felice, che ti saresti impegnato con tutte le tue forze, ma io? 
Ti avrei distrutto? Sarei stata una brava moglie? Ti avrei valorizzato? Ti avrei aiutato a crescere? 

Ti prego di non cercarmi per il momento. Per questo motivo non ti chiedo nemmeno di aspettarmi, la tua felicità per me viene prima di tutto. 

Scusa se ti ho ferito, se ti ho fatto male, se ti ho infranto il cuore. Non era mia intenzione.

Mi mancherai tantissimo, ma ho bisogno di tempo, per scoprire me stessa, per conoscermi e amarmi, per rinascere. 

Ti chiedo ancora perdono, non sai quanto sia difficile tutto questo per me... 





















Scusa anche perché ho mentito... 

TI AMO

The Darkness of LifeWhere stories live. Discover now