CAPITOLO 19

227 10 5
                                    

Sieg aveva detto che era una casa, un piccolo rifugio, ma adesso che ci sono davanti e la vedo, mi trovo completamente in disaccordo. E' un dannatissimo castello, altro che piccola. Chissà in che razza di posto è cresciuto se questi sono i suoi standard, a confronto tutti i posti dove ho vissuto io erano delle stanze microscopiche.

Scendiamo dalla macchina e attraversiamo il vialetto verso la porta d'ingresso, mi mostra il codice con cui aprirla, così potrò entrare e uscire a mio piacimento. Mi spiega che in questo modo nessuno può entrare, ha chiesto questo tipo di serratura per motivi di sicurezza. Sono molto contenta di sentirlo, vuol dire che posso rilassarmi o che almeno potrò provarci.

Entrati nel salotto rimango completamente a bocca aperta, è un posto da sogno. E' una stanza ampissima, credo sia un open space, non ci sono pareti a dividere gli spazi. La cucina, che sembra quella di un ristorante, affaccia sulla sala, dove i divani in pelle nera sono posizionati di fronte alla televisione. A sinistra c'è un angolo lettura molto suggestivo, con una poltrona reclinabile, luce soffusa e un'ampia libreria, fornitissima, ci sono libri di qualunque genere, dai più classici alle ultime uscite. Ma la cosa più spettacolare è la vista, la stanza è racchiusa da finestre giganti ed infinite, così da non perdersi nemmeno un piccolo dettaglio delle montagne, del verde. Tutto questo e le travi di legno creano un'atmosfera magica, non sembra nemmeno di essere ancora in città.

- E' semplicemente incredibile - non so che altro dire, non ci sono parole per descrivere tale meraviglia, la natura è davvero uno spettacolo immenso, dobbiamo ringraziare chiunque ce l'abbia donata e forse dovremmo impegnarci e prendercene cura, invece che distruggerla

- Sono molto felice che ti piaccia. Ci ho messo dei mesi prima di trovare un posto che mi facesse sentire a casa, ma quando sono entrato qui, mi sono innamorato della vista e l'ho comprata senza nemmeno vedere il resto - posso crederci, non puoi non innamorarti di questo paesaggio

Sieg mi fa poi fare il giro del resto delle stanze, al piano di sotto si trova la palestra e un angolo bar con biliardo, ha detto che in teoria servirebbe per farci delle feste, ma lui non ne ha mai tenute. Al piano superiore, invece, ci sono quattro camere da letto, ognuna con il proprio bagno personale e un terrazzo spettacolare con tanto di piscina riscaldata.

- Mi piaceva l'idea della piscina riscaldata con idromassaggio, poter stare sotto le stelle di notte con un bel calice di vino e godermi il meraviglioso paesaggio, ma fino ad ora non l'ho mai fatto - dice e la cosa mi incuriosisce, se lo trova così bello, perchè ancora non l'ha fatto?

- Perchè? - ho imparato a mie spese che farsi gli affari propri può fare la differenza tra la vita e la morte, ma con lui mi sento così a mio agio, che non ho paura di parlare, non ho paura di chiedere

Sieg evita volontariamente il mio sguardo e si passa una mano tra i capelli con fare imbarazzato. - Perchè è triste farlo da soli, ci vorrebbe la compagnia giusta - poi si volta verso di me e mi sembra che mi sia entrato dentro con i suoi occhi magnetici, non posso fare altro che stare qui con il fiato sospeso, in attesa delle sue prossime parole. Io gli farei volentieri compagnia - Mi piacerebbe se un giorno volessi essere tu a farmi compagnia - mi si blocca il respiro, questo ragazzo sa leggermi veramente il pensiero

Si crea silenzio tra di noi, c'è una strana tensione, non è fastidiosa, ma piacevole, l'aria è carica di elettricità, mi scorre nelle vene. Qualcosa dentro di me dice che dovrei avvicinarmi, qualcosa mi sussurra che vorrei toccarlo, vorrei di nuovo sentire come sono morbidi i suoi capelli, sapere che sapore hanno le sue labbra, scoprire che effetto mi farebbero le sue mani sul corpo. Non ho mai voluto essere toccata, ma se fosse lui, molto probabilmente non direi di no.

Osservo come una goccia di sudore gli accarezza la tempie e poi scende lenta, vicino agli occhi, sulla guancia, la bocca, il mento marcato e poi nel vuoto. Torno sul suo sguardo, così intenso, che senta anche lui tutto questo?

The Darkness of LifeWhere stories live. Discover now