12.la Mia Forza

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Guardai l'orario 17.29
-Jack-
K<<Celeste?>>

C<<cara, dimmi tutto>>

K<<Devo andare da Jack>>

C<<da Jack? Mio figlio?>>

K<<si. Vuoi che gli porti qualcosa?>>

Peparò velocemente del cibo, il solito cioccolatino e questa volta una piccola bottiglia di rum.
K<<Vado, se dovesse succedere qualcosa...non sai nulla,
okay?>>

C<<vedremo>>
Salii in camera, feci una coda spettinata, lasciai il mio viso leggermente sporco, indossai un abito lungo bianco, con in vita una specie di sciarpa.
E come tocco finale un mantello nero con il cappuccio.
Uscii, presi Chanel, attaccai la busta con le cose dentro e la feci galoppare.
In men che non si dica arrivammo da lui.
K<<capitano!>>

Scattò in piedi
J<<chi è?>>
Gli buttai la busta con i vestiti addosso e subito dopo gli passai il contenitore.
Stava cercando qualcosa, con lo sguardo e sembrava importante.
Scesi dal cavallo.

J<<dov'è il RUM?>>
Chiese isterico

K<<intendi questo?>>
Lo lasciai penzolare davanti ai suoi occhi

J<<possibile>>
Disse seguendo la bottiglia con lo sguardo e arricciando il naso.
Dopo un po' con un movimento veloce riuscì a prenderla.
Risalii sul cavallo.
Quella sera mi sentivo strana, non era lo stesso percorso, non facevo altro che guardarmi le spalle.
Mi sentivo ansiosa e spiata da ogni lato.
All'improvviso il mio cavallo si spaventò e con lei anch'io.
Caddi e restai da sola.
Mi accovacciai ad un albero.
Sentivo versi strani.
Iniziai a piangere.
Il cielo era diventato cupo.
Un uomo balzò dal nulla, mi puntò un pugnale alla gola
K<<AIUTOOO>>
Urlai in lacrime.
? <<zittaaa>>
Esclamò
K<<vi prego, aiutatemi>>

? <<non ti sentirà nessuno! Dammelo.>>

K<<co-cosa?>>
Come per magia arrivò Jack.
Lui si girò
? <<bene, bene, bene...>>

J<<non pensi che sia poco dignitoso prendersela con una ragazzina?>>
Chiese ingoiando la saliva come se anche lui avesse paura.
Con un colpo secco gli fece cadere il pugnale.

? <<sono disarmato ora>>

J<<vedo>>
Rispose Jack, con una smorfia sul viso.

? <<tu non mi farai del male, lo vedo dai tuoi occhi, giovanotto>>

J<<hai ragione, io no.
(mi guardò e capì le mie intenzioni)
Ma senza arma non si può far male come quando si ha l'arma per ferire, a cosa servirebbe l'arma se non la si usa come quando la si ha, usandola?!>>

L'uomo restò confuso, la mia paura aveva forza, lanciai il pugnale dritto nella sua schiena, restò immobile, con la sua pistola ed un'espressione disgustata, Jack gli toccò la spalla e lui cadde all'indietro, facendo in modo che il pugnale penetrasse ancora di più.

J<<bel colpo>>
Esclamò divertito
Corsi fra le sue braccia e per stringermi ci volle un po'.
Subito dopo mi diressi verso casa.
La serata continuò normalmente, fra urla e pulizie.

alla ricerca della libertà -Jack Sparrow Where stories live. Discover now