Capitolo 12

4K 217 34
                                    

Louis era seduto sul balcone dell'appartamento del suo migliore amico. Era mattino presto e Zayn molto probabilmente stava ancora dormendo. Infondo aveva ragione, erano soltanto le cinque del mattino, ma Louis proprio non riusciva a dormire. Faceva anche freddo, ma questo non gli importava più di tanto. Era lì da due settimane e ancora non si era abituato all'assenza di Harry, sorprendente come cosa. Ogni mattina si alzava con un sorriso e il pensiero di dover andar a svegliare Amélie per dirle che era ora di andare a scuola, ma solo quando apriva davvero gli occhi si rendeva conto che quella non era la casa della famiglia Styles, ma l'appartamento del suo migliore amico Zayn. E poi avrebbe voluto stare con Harry, svegliarsi alla luce del mattino e perdersi nei suoi occhi verdi per poi passare il resto della giornata con lui e andare ovunque il loro cuore gli dicesse di andare. Ma doveva sbrigare alcune cose più importanti prima e non poteva proprio tornare a Parigi.

«Louis?» lo chiamo qualcuno con voce assonnata. Louis si volse vedendo Zayn del tutto ancora assonnato mentre si sfregava l'occhio con un dito. Era avvolto nel suo lenzuolo bianco per il freddo, i suoi capelli sembrava avessero deciso di perdere ognuno una direzione diversa rispetto all'altro e Louis rise per come era concio. Poi senza proferir parola si sedette accanto a Louis sul pavimento del bancone e quest'ultimo rise sentendo Zayn fare un gemito di fastidio per il contatto con le mattonelle fredde.

«Cosa ci fai già sveglio, Zayn?»

«Potrei farti la stessa domanda.» rispose sorridendo e stringendosi nel lenzuolo.

«Non riuscivo a dormire...» disse Louis abbassando lo sguardo.

«Non dormi un cavolo, Lou.»

«Non ci riesco.» disse stringendosi nelle spalle come se si sentisse per un momento in colpa non sapendone nemmeno il motivo.

«Forse ti manca Parigi.» disse Zayn sorridendo, ma Louis si volse osservandolo e da quanto lo conosceva capì che si era trattenuto dal dire un'altra cosa. Altro che Parigi.

«L'hai sentito?» aggiunse Zayn.

«Chi?» chiese fingendo di non capire. L'argomento Harry non sapeva ancora come affrontarlo con le altre persone.

«Quel ragazzo...»

«Harry.»

«Si, Harry.»

«L'ho sentito alcuni giorni fa.» disse Louis perché se fosse stato per lui avrebbe preso davvero il primo volo e lo avrebbe raggiunto.

«Parlami un po' di lui.» disse Zayn stringendosi nel suo lenzuolo e guardando Louis con aria talmente sognate che quest'ultimo scoppiò a ridere.

«E cosa vorresti sapere?»

«Come vi siete conosciuti e tutte quelle cose da innamorati.»

«Io non sono innamorato.» disse Louis abbassando lo sguardo mentendo ovviamente. Poi guardò Zayn che aveva assunto un espressione a dir poco stupita come per dire "spero tu stia scherzando" e Louis non riuscì a trattenersi più.

«E va bene, hai vinto.»

«Come sempre.» disse con un sorriso sulle labbra.

«Beh lo sai, l'ho conosciuto andando a lavorare per la sua famiglia...»

«E...?»

«Ed era fidanzato con una ragazza.»

«Davvero?»

«Sì. Ricordo che le prime volte vederli insieme faceva male. Insomma mi sono sempre guardato allo specchio, sempre, so che non sono una persona all'altezza di nessuno, ma per una volta nella mia vita avrei voluto esserci io al suo fianco al posto di quella ragazza.»

I wanted to tell you all my secrets but you became one of themWhere stories live. Discover now