Capitolo 7

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«Che triste questa canzone...» ribadì Harry guardando Amélie danzare a tempo di "You are the moon" mentre era seduto accanto a Louis sul parquet. In effetti era una canzone malinconica. Nel frattempo però stava attento a Louis e al modo in cui suonava, dire che gli piaceva era poco. Louis sorrise per la sua osservazione.
«Sì è vero... Però uno dei balli dello spettacolo contiene questa canzone, perciò...» rispose Louis il più silenziosamente possibile restando concentrato sui tasti e la melodia. Dopo alcuni minuti Amélie finì di danzare facendo persino un inchino davanti a Harry e Louis.
«Ma che brava!» disse Louis battendole le mani.
«Non è vero!» disse la bambina mettendosi le mani davanti al volto per cercare di nascondere il rossore sulle sue guance.
«Ma Amélie sei davvero brava» ribadì Harry sorridendole e alzandosi in piedi.
«Ora che ne dite di ballare voi due?» disse prima di aprire la sua bottiglietta d'acqua e berne un sorso. Sia Harry che Louis si guardarono non sapendo che dire. Louis iniziava ad agitarsi e Harry ad arrossire.
«Ma non sappiamo ballare e poi non puoi suonare.» disse suo fratello.
«Per la musica possiamo mettere qualcosa allo stereo e poi potete improvvisare a ballare.»
«No, ti prego Amélie...» disse Harry non volendo sapere niente di ballare. Louis vide gli occhi della più piccola diventare lucidi e capì che se nessuno avesse fatto niente lei si sarebbe messa a piangere e forse un po' per quello e un po' perché ammettiamolo, ballare con lui era uno dei suoi sogni, prese la mano di Harry e lo trascinò al centro della sala da ballo, l'altro continuava a guardarlo con occhi che supplicavano di non farlo, ma Louis fece di testa sua, come sempre d'altronde.
«Amélie metti la traccia numero cinque.» le disse sorridendo mentre lei iniziava già a ridere. Prese una mano di Harry posizionandola all'altezza dei loro volti e l'altra la portò dietro la sua schiena avvicinandolo maggiormente a sé.
«Scherzi?» chiese Harry sollevando un sopracciglio mentre la canzone iniziava a diffondersi tra le mura di quella sala. «Careless Whisper?»
«Che c'è, non ti piace George Michael?» chiese Louis iniziando ad improvvisare un lento con Harry che fece del tutto ridere Amélie mentre se ne stava seduta davanti allo specchio e li guardava attentamente.
«No... Cioè è bellissima questa canzone ma-»
«Ma?»
«Fagli fare un casquè!» disse Amélie a Louis. E così fece, cercando di ricordarsi alla meglio il modo in cui i ballerini che aveva visto alla televisione eseguivano un perfetto casquè. Non diede nemmeno tempo di far rispondere Harry che lo fece ricadere all'indietro, continuando a sostenerlo ovviamente. Successe tutto così in fretta che Harry si spaventò pensando che lo lasciasse cadere e dal sobbalzo per la paura, fece ridere sia Amélie che si teneva la pancia dalle risate e Louis che lo rialzò nella posizione di prima.
«Me la pagherete entrambi!» disse Harry rosso in viso puntando un dito contro sua sorella.
«Vado a farmi una doccia ho visto abbastanza.» disse Amélie tra una risata e l'altra uscendo dalla sala da ballo.
Harry nel frattempo non si era accorto di essersi stretto al corpo di Louis. Si costringeva a pensare che era tutto a causa dello spavento che si era preso poco tempo prima, ma in realtà quella situazione che pensava di odiare, gli stava iniziando a piacere. E Louis se ne accorse perché prese ad avvicinare ulteriormente il suo corpo e si lasciarono cullare da quella melodia. Louis non aveva mai ballato prima d'ora, non sapeva nemmeno come si facesse, ma ogni volta che si trovava in compagnia di Harry a fare qualcosa, improvvisamente tutte le cose sembravano diventare più. Diciamo che tutto questo era ridicolo. Una settimana fa Harry non gli parlava affatto, nemmeno lo guardava in faccia e ora si trovava attaccato al suo corpo a ballare un lento. Scherziamo? Anche Louis si fece qualche domanda sull'improvviso cambiamento di Harry, ma non seppe darsi una risposta, infondo quel ragazzo era sempre stato come un mistero da risolvere per lui. Capitavano giorni in cui era triste e non gli parlava e altri che sorrideva e non faceva altro che cercarlo. Ancora non riusciva a capirci niente. Però pian piano iniziava a stancarsi di vivere in quel modo, o lo lasciava andare per la sua vita e allora avrebbe dovuto ignorare i suoi sentimenti o continuava a lottare per lui, sperando che un giorno o l'altro Harry aprisse gli occhi accorgendosi di lui. Per il momento decise di lasciar fare al corso dei giorni, quello che doveva accadere accadeva, poi avanti avrebbe pensato al resto prendendo le sua decisioni.
«Sono un pessimo ballerino.» disse Harry riportando Louis alla realtà. Solo in quel momento si accorse che Harry aveva appoggiato il viso sulla sua spalla. Louis sorrise per quel gesto, era così vicino a Harry che riusciva a sentire il suo odore.
«Non è vero!» disse pizzicandogli un fianco.
«Ehi!» disse Harry scostando il viso dalla sua spalla per guardarlo negli occhi. Entrambi si misero a ridere come se fossero bambini. E ogni volta che Harry e Louis si guardavano negli occhi era un po' come se il tempo si fermasse e intorno a loro tutto scomparisse. Perché infondo Louis da un mese a parte l'unica cosa che vedeva chiaramente era Harry, tutti il resto era come opaco.
«Dovremmo andare a vedere cosa combina Amélie...» disse Harry scostandosi da Louis piano piano, come se quel gesto lo potesse ferire in qualche modo.
«Va bene.» rispose Louis sorridendogli.

I wanted to tell you all my secrets but you became one of themDove le storie prendono vita. Scoprilo ora