Capitolo 6

4.4K 265 6
                                    

Molte persone definiscono "casa" il luogo in cui ci sentiamo bene, al sicuro, un luogo protetto e caldo, per molti possono essere luoghi diversi come la casa stessa in sé o qualsiasi altro luogo di questo mondo, ma non per Harry. Per lui di certo la casa in cui era cresciuto non era il luogo che amava di più nella sua vita, ma aveva appena scoperto un luogo che non avrebbe mai dimenticato così facilmente. Esso erano le braccia di Louis. Amava stare tra di esse, si sentiva bene, protetto, al sicuro, non avrebbe mai voluto allontanarsi da loro. Louis a sua volta amava stringere il corpo di Harry, seppur avesse diciotto anni era quasi più alto di lui e questo non andava per niente bene, ma poteva essere considerata una cosa dolce forse.
«Stai meglio Harry?» gli chiese e in un attimo il più piccolo alzò il viso dal suo petto per guardarlo negli occhi per poi lasciare la sua mano che aveva stretto fino a poco tempo prima. Se solo uno di loro si fosse avvicinato di più, le loro labbra avrebbero potuto sfiorarsi. Louis alternava lo sguardo dagli occhi verdi di Harry alle sue labbra carnose. Il più piccolo intanto arrossiva continuando però a perdersi in quei occhi azzurri che gli infondevano così tanta calma. Harry annuì lentamente alla sua domanda e Louis sorrise. Non si erano quasi mai parlati lui e Harry, e quella era la prima volta che si trovavano così vicini.
«Non sapevo soffrissi di attacchi di panico...»
«Nessuno lo sa.»
«Tua madre nemmeno?»
«No e non lo deve sapere.» rispose Harry in tono di fastidio distogliendo lo sguardo puntandolo sul petto di Louis.
«Come fa a non essersene mai accorta?»
«Ho avuto la fortuna di essere solo ogni volta che me ne veniva uno.»
«Non è una fortuna Harry...»
«Tanto a lei non importa niente di me, a lei importa di Kendall e dei soldi.» e qui Louis si ritrovò a tacere. Quello che aveva detto Harry era la pura verità perciò se gli avesse risposto con una delle solite frasi fatte e usate da tutti in situazioni simili, sarebbe sembrato falso, se gli diceva che aveva ragione c'era la possibilità che si sarebbe potuto offendere quindi decise che il silenzio per quella volta sarebbe stata la miglior risposta. Anne era una brava donna, ma per quanto riguardava Harry non se ne parla nemmeno. È come se ci trovassimo in un teatro: Amélie è sempre posizionata sotto l'occhio di bue mentre Harry era direttamente al buio dietro le quinte. Ecco come stavano le cose. A sua madre non importava molto di come stesse suo figlio o dei suoi sentimenti, a lei interessava che Harry stesse con Kendall e che un giorno il loro patrimonio si fosse ingrandito maggiormente in modo che Harry andasse a lavorare nell'azienda del padre della sua ragazza. Ma Harry non voleva questo. Harry se amava una persona, se ne fregava se essa era povera o ricca, la cosa più importante è amarla veramente, poi il resto non conta.
«Harry!»
La voce di Anne proveniente dal piano inferiore fece sobbalzare entrambi. Gli occhi di Harry dal verde chiaro che erano iniziarono a scurirsi e la sua espressione tornò triste come prima ma subito un sorriso falso si fece strada sulle sue labbra . Così si alzarono dal pavimento su cui erano seduti poco prima e Harry stava per andarsene ma Louis lo fermò chiamandolo.
«Harry?»
«Dimmi.»
«Perché non mi permetti di avvicinarmi a te?»
«Perché non voglio ferirti.»
«Ma io voglio aiutarti.» disse Louis sull'orlo di una crisi.
«Ma io non ti merito.» ribatté Harry con un sorriso amaro sulle labbra prima di scendere le scale per raggiungere Kendall e sua madre lasciando Louis in piedi confuso. Non lo meritava? Louis si domandò a lungo su quelle parole, non era affatto vero, nessuno poteva stabilire niente in quella vita, nessuno e Harry sicuramente era una di quelle persone che più avevano bisogno di lui. E poi Louis amava Harry e se fosse stato per lui, avrebbe aspettato un eternità per Harry.
«Oh Louis ti unisci a noi?» gli chiese Anne vedendolo scendere le scale. Louis alzò lo sguardo dai gradini bianchi che stava percorrendo soffermandosi sulla scala e alzando lo sguardo. Se non l'avesse mai fatto sarebbe stata la cosa ideale, ma non porta di certo ignorate Anne e uscire dalla porta camminando sempre dritto. Vide una ragazza avvicinarsi per lasciare un bacio ad Harry e Louis provò davvero a distogliere lo sguardo, ma proprio non ce la fece, finendo così per incontrare gli occhi di Harry.
È brutto vedere la persona che ami baciarne un'altra che non sei tu, è uno dei sentimenti più brutti che ci possano essere. Magari tu vorresti fare qualcosa, qualsiasi cosa ma non puoi e allora te ne resti fermo lì dove sei cercando di togliere dalla tua mente quelle immagini ma l'unico luogo da cui non andranno mai via è il tuo cuore. Anche la ragazza si volse, anche questa volta sorridendogli. A Louis non era mai piaciuta.
«Oh mi dispiace ma penso che andrò da mia nonna, è molto che non la vedo.» e poté giurare di aver visto la delusione negli occhi di Harry.
«Va bene caro, allora ci vediamo domani.»
«A domani, buonanotte.»
E anche se sua nonna l'aveva vista in quella settimana Louis non voleva proprio restare in quella casa. Così uscendo di lì immerse le mani nel suo cappotto e si avviò verso la casa di sua nonna.

I wanted to tell you all my secrets but you became one of themWhere stories live. Discover now