7.RICORDI

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Bellamy's pov

Mi ritrovo Clarke addosso.Viso contro viso,petto contro petto.
Il mio battito cardiaco aumenta.
Respiro velocemente.
Lei mi guarda,io la guardo.
Tieni a bada le labbra e i pensieri,mi ordino.
È lei a interrompere tutto scherzando e ringraziandomi di averle attutito la caduta.
La aiuto ad alzarsi e ci rendiamo conto di essere circondati solo da cenere e sabbia.
                        * * * *
Sono passati due giorni da quando siamo riusciti ad uscire da quel che resta del laboratorio di Becca.
Stiamo camminando ininterrottamente da due fottutissimi giorni..
Fino a tre giorni fa,sotto ai nostri piedi c'era acqua,una grande distesa d'acqua,e ora solo polvere.
Abbiamo quasi finito le barrette che ci restavano.Per quanto riguarda l'acqua,invece,abbiamo solo un recipiente nello zaino,ma all'interno ci saranno pressocchè 200/300 ml di acqua,sufficienti per una,massimo due ore e soprattutto sufficienti per una sola persona.
Non ho visto pioggia dalla fine del Praimfaya,ma anche dovessimo vederla,sarà sicuramente pioggia acida.

Il sangue nero è impressionante.
La sua capacità di metabolizzare le radiazioni è tale da far cicatrizzare con velocità le nostre ustioni,anche se Clarke dice che per farle passare completamente ci vorrano ancora un paio di giorni.

Riguardo a Clarke,beh...complicato da spiegare.
Non ci rivolgiamo la parola.
Abbiamo parlato sì e no due o tre volte,ma solo per chiedere le barrette o per capire dove ci trovassimo utilizzando la mappa.
Io,però,non faccio altro che guardarla e accertarmi che vada tutto bene.
Può sembrare strano,ma non vorrei essere da nessun'altra parte se non qui con lei.
E già,che masochista del cazzo,dico tra me e me.

"Ehi Clarke,se sei stanca ci fermiamo,ricorda che sei ancora ferita alla gamba"esorto io ,"non fare il testardo dai,continuiamo a camminare,me la caverò"risponde lei.
Io capisco che è una bugia."Non fare tu la testarda dai vieni qui"le dico,prima di prenderla in braccio e portarla io.
Il mio piede urta su qualcosa che sembra ferro."Che succede?Perchè ti fermi?"mi chiede .
"Attenzione,ti metto giù.Credo di aver trovato il rover".
Iniziamo allora a scavare,a mani nude ovviamente,non abbiamo altro."Bellamy,se è davvero il rover,possiamo andare a Polis.Sarà pur rimasto qualcosa,se non di costruzioni,di cibo sicuramente".
Scaviamo utilizzando tutte le forze disponibili,ma ormai è notte.

L'orologio di Clarke segna le 11:45 di sera.Siamo riusciti a liberare in parte il rover.
Domattina riusciremo a liberare anche la parte inferiore e sarà di nuovo riutilizzabile.
Clarke però mi chiama"Bellamy,guarda cosa ho trovato!",io vado a vedere e dal finestrino del rover è visibile un piccolo container di plastica che Monty aveva portato via da Arkadia.
Io allora dico"Quello è il container dove Monty aveva riposto la tuta antiradiazioni di Jasper che poi ha dato a te"."credo che ci sia anche qualcos'altro.Se non sbaglio Monty aveva portato altro nel caso in cui fosse servito nel bunker"dice Clarke.Per fortuna riusciamo ad aprire il portello di dietro e a tirare fuori il container.
"Ehi,guarda,una coperta.Anche se piccola,ci sarà utile.Ma ..questo.....questo non è il libro che tua madre ti leggeva sempre?"mi chiede Clarke.
Non riesco a smettere di fissarlo,è l'Illiade,uno degli ultimi libri che io e mia madre abbiamo letto insieme e che Gina era riuscita a trovare prima che lei morisse a Mount Weather.

Siamo tutti e due molto stanchi.
Camminiamo da giorni e assumiamo meno proteine e calorie di quelle necessarie persino per respirare.
Con la sabbia creiamo una specie di avvallatura dove poter almeno poggiare le nostre teste e ci sdraiamo."Sicuro di non voler condividere con me la coperta?"mi chiede Clarke con i suoi occhioni."No,ogni cavaliere lascia gli onori alla propria principessa"dico io.
Già,perchè ricordo ancora quando Raven,controllata da A.L.I.E, ha affermato che io fossi,o sia, il cavaliere  affianco alla sua principessa.

Una delle poche cose che siamo riusciti a trovare nel laboratorio è una lampadina,piccola ma luminosa.
L'accendo e continuo a fissare il libro appena ritrovato.
"Ehi",si rivolge Clarke a me,io allora mi giro verso di lei per sentirla parlare."Tua sorella starà bene,vedrai.Se è come suo fratello non solo se la caverà,ma porterà a tutte le persone nel bunker serenità". "lo spero tanto"rispondo io.
Non capisco come sia possibile che lei,anche solo guardandomi,riesca a capire cosa c'è che non va.
Mi manca mia sorella.
"Credo di aver fallito con lei,qualsiasi cosa io abbia fatto,lei ne ha sempre pagato le conseguenze"."No Bell,tu hai fatto un ottimo lavoro e lei lo sa.Tua madre ne sarebbe fiera capito?".

Ad un tratto,pone la sua mano sopra la mia,con la quale reggo il libro e mi dice "Le tue mani sono fredde,mancanza di vitamina D",ma io replico,"No tranquilla,sarà per la temperatura".
Mi chiede:"Bellamy,ci pensi mai a tutte le persone che sono morte a causa nostra?Se noi non fossimo mai arrivati qui,credi che quelle persone sarebbero ancora vive?".
So che lei ha sensi di colpa,la capisco da come parla.
Dai Bell,lei ora ha bisogno di te,ha bisogno di sentirsi dire qualcosa per farla star bene. Esorta la mia mente.
"Senti,ci penso ogni giorno.Abbiamo fatto quello che andava fatto,come hai detto tu non esistono i bravi ragazzi.Anche se avessimo preso scelte diverse sarebbe morta della gente comunque ok?E probabilmente sarebbe morta solo la nostra gente.Cerca di capire che in tante occasioni tu ci hai salvati tutti".
"Noi abbiamo salvato tutti.Anche tu" ribatte lei.

Mentre guardo il cielo ricorperto dalle nubi che rimangono dopo l'onda mortale,Clarke sussurra"So che può sembrare folle,ma sono felice che tu sia qui"."Anche io principessa"rispondo.
E cado in un sonno profondo.


Spazio autrice
Spero che vi piaccia il risvolto che ho fatto prendere alla storia.Comunque fatemi sapere🤍

𝑱𝒖𝒔𝒕 𝒎𝒆 𝒂𝒏𝒅 𝒚𝒐𝒖🤍Donde viven las historias. Descúbrelo ahora