4.LA FINE

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Clarke's pov

Non ci credo...lui è qui!

Sono contenta,è normale,ma sono sopratutto infastidita o meglio,incazzata.

Appena salito sulla piattaforma dove si trova la parabola,chiedo a Bellamy"passami la chiave inglese per favore".
Resto distaccata da lui,non posso non togliermi dalla testa ciò che mi ha detto.Nonostante tutto,però,non devo distrarmi o il resto del gruppo non ce la farà.

"Non riesci a non pensare sempre a tutti vero?,però non pensi mai a te stessa"dice lui,e io rispondo con "esatto".

Cala il silenzio.
Mentre sto cercando di levare la rugine da una parabola vecchia di 100 anni,cerco di trovare un modo per salvarci,ma in realtà non esiste.
Per la rabbia dò un pugno ad un'asta di ferro e lui preoccupato mi chiede "fà vedere",ma io rimango impassibile"no,sto bene,torniamo a lavoro".

Si,sono arrabbiata,ho deciso io di restare proprio per evitare che a qualcun'altro venisse questa idea,ma niente.

"Dovremmo esserci quasi ,quindi riusciremo a tornare al laboratorio al laboratorio di Becca e poi..poi si vedrà..."

"Ehi Bell...dovremmo parlare di quello che mi hai confessato..sai?prima che tu decidessi di morire",non risponde.
Credo che anche lui sia arrabbiato con me,e ne ha tutti i motivi.
Lui mi ha detto che la sua bombola di ossigeno sta finendo,quindi devo sbrigarmi e riuscire a spostare questo rottame.

"SIII,ci siamo riusciti!Ce l'abbiamo fatta!!Loro vivranno!"

Sono riuscita a spostare la parabola,ma sento solo silenzio.
Mi giro verso Bellamy e noto che sbatte gli occhi frettolosamente,il suo battito è accelerato,le sue pupille non reagiscono....controllo il livello di ossigeno della sua bombola che è al 15% e l'unica cosa che mi viene in mente è condividere la mia con lui.

"Bellamy,respira profondamente,ok?"

Dopo pochi secondi riesce a riprendere forza,quanto basta affinchè lui possa scendere autonomamente dalla parabola.
Mancano 5 minuti.
Durante tutto il tragitto lo sorreggo io e corriamo,più veloce che possiamo.Il punto è:scappiamo,ma da cosa?Non esiste via di fuga per questo.

Per una volta,dovremmo arrenderci e non combattere.

Appena arrivati al laboratorio,tolgo i caschi sia a me che a Bellamy,lo accascio a terra,è senza forze.
Il suo viso è pieno di ustioni,la mia pelle brucia da impazzire.
Prendo un secchio d'acqua per buttarcelo addosso per cercare di alleviare questo bruciore.
20 minuti fa sarebbe dovuta essere l'ultima volta che avremmo utlizzato quel secchio d'acqua,ma eccoci qua.
Non capisco perchè Bellamy sia messo peggio di me,le sue ustioni sono più gravi delle mie,eppure lui ha più resistenza.
L'unica variante è il mio sangue.

Mi viene in mente che mia madre aveva preparato una fiala in più di sangue nero apparte quella che mi sono iniettata.

Tentar non nuoce, tanto moriremo comunque.

Prendo la fiala,e con la mano tremante,infilo l'ago nel braccio di Bellamy.

"Andrà tutto bene,te lo prometto",continuo a sussurrargli nell'orecchio,non riuscendo più a controllare le lacrime.
Ormai niente andrà più bene....
È tutta colpa mia!
Se solo avessi ascoltato Bellamy e fossimo tornati a Polis, tutti tranne Raven sarebbero vivi,Bellamy sarebbe vivo.
Invece lui sta per morire,io morirò a breve e non so neanche se io sia riuscita a salvare i miei amici.
Lui diceva che mi avrebbe protetto e lo ha fatto,mi ha sempe protetta, ma l'unico che sarebbe dovuto essere protetto era lui...da me...io sono un pericolo per tutti.

Ad un tratto iniziano a cadere delle macerie su di noi,l'onda mortale è qui!

È finita!

È tutto finito!

Faccio giust'in tempo a trascinare Bellamy,disteso e che respira a malappena,sotto un tavolo,per ripararci almeno dalle macerie,ma tanto moriremo comunque per le radiazioni.

IO L'HO UCCISO...
ho ucciso colui da cui ho sempre cercato di tornare,colui che mi ha sempre fatto stare al sicuro, l'unica persona in grado di capirmi anche solo con uno sguardo,quella stessa persona che ha dichiarato i suoi sentimenti e che ora forse mi odierà.
"Starai bene"gli ripeto.

Ma chi voglio prendere in giro?So che non sarà così.

L'ossigeno tra meno di tre giorni qui sotto sarà finito.
Mi siedo allora accanto a lui,poggio la mia testa sul suo petto,accarezzo con la mano meno ustionata che ho al momento i suoi capelli ricci e perfetti,prendo la sua mano e l'aggroviglio alla mia.
Lo guardo e ripenso a ogni cosa che ho fatto,giusta o sbagliata che sia,da quando sono sbarcata sulla Terra,e in ogni ricordo lui c'era.
Mentre le macerie ci avvolgono,io continuo a guardare Bellamy,e piangendo come una bambina capricciosa sussurro:
"Oso gonplei ste odon".


Spazio autrice
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia.se avete critiche o consigli fatemi sapere❣

𝑱𝒖𝒔𝒕 𝒎𝒆 𝒂𝒏𝒅 𝒚𝒐𝒖🤍Where stories live. Discover now