6.RINASCITA

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Clarke's pov

Penso di essere morta.

L'unica cosa che riesco a vedere sono le persone che ho ucciso:vedo Finn,Emerson,Dante,ma anche persone che sono morte a causa mia,come Lexa,Anya e persino l'uomo a cui abbiamo iniettato il sangue nero per testarlo.Li vedo tutti,e li avrò sulla coscienza per sempre.

Questo che credo sia un incubo, viene interrotto da qualcosa(o qualcuno)che mi sfiora la guancia destra.La mia schiena viene percorsa da un brivido,la mia mano stringe quella che dovrebbe essere di Bellamy,provo di nuovo bruciore al viso,Capisco di essere viva!Semplicemente..viva!.Apro gli occhi e vedo lui.
Lo vedo sorridere mentre mi accarezza il viso,sento la sua voce scusarsi del fatto che mi abbia svegliato.La prima cosa che mi viene in mente di fare è abbriacciarlo,forte,come se non ci vedessimo da tanto,troppo tempo.Riesco solo a dire "Sei vivo!".
Non riesco a fare a meno di dirgli che non volevo perderlo. Mossa azzardata da fare eh clarke!,penso, dato che lui prova qualcosa per me.. Inizio a dirgli il perchè sono riuscita a salvarlo.

Mi guardo intorno e capisco che è un miracolo che le macerie non ci abbiano sotterrati vivi.
Non so a quanti metri di profondità siamo,ora m'importa solo del fatto che siamo vivi,e mi tormenta che non abbiamo capito prima che la vera soluzione era il sanguenero.Se solo l'avessimo testato,se solo mia madre non avesse rotto il macchinario,se solo.....se solo mia madre non mi volesse così tanto bene...,perchè si,delle volte è proprio vero che l'amore è una debolezza,e in quel momento io sono stata la debolezza di mia madre,e ciò le ha impedito di fare la cosa giusta e di salvare l'umanità,solo per salvare me.

Io però devo sapere,devo chiedere a Bellamy se era sincero quando mi ha confessato quello che provava.Il punto è che non sono innamorata di lui,( attenzione con le bugie Clarke,mi avrebbe detto mia madre in una situazione del genere),o per lo meno non credo di esserlo,ma è solo una semplice curiosità.
Neanche il tempo di porre la domanda che lui mi dice che non prova nulla per me,dando la colpa alla pressione del momento.
Ma se io non sono interessata a lui,perchè quelle parole mi fanno così male?Perchè sembra che mi abbiano pugnalato infinite volte?Perchè non è quello che leggo guardandolo negli occhi?Non riesco a capire me stessa,quindi non posso pretendere di capire gli altri.

Sarà difficile passare 5 anni da soli ,come faremo?Dove troveremo cibo e acqua?Ora nella mia testa ci sono troppe domande senza alcuna risposta.So solo di non essere sola.
Improvvisamente lui mi chiede:"Bene principessa,e ora che si fa?"e io,in preda ad una sensazione che non riesco a descrivere poichè ricca di ansia,determinazione e preoccupazione,rispondo"Ora sopravviviamo...insieme".

Fortunatamente il bruciore si avverte più lievemente rispetto a prima.Quando respiro sembra di inalare fiamme, ma dopo un pò ci si fa l'abitudine.Io e Bellamy ci rendiamo conto che i blocchi di pietra caduti sono troppo grandi e si riesce a passare con facilità tra un blocco e un altro.
"Accanto al tavolo sotto il quale siamo rannicchiati,doveva esserci uno scaffale prima del crollo,dove avevamo messo tutte le razioni rimaste del bunker di Murphy" dico a Bellamy,"dobbiamo solo capire dove si trovava,raggiungerlo e il gioco è fatto,o almeno per le razioni"continua lui."Esatto" rispondo.
È difficile muoversi tra una pietra e un'altra,ma dobbiamo fare il possibile per prendere le razioni e andarcene di qui."Bell,potresti prendere il mio zaino accanto a te per favore?"chiedo."Certo",risponde lui.

Sono andata io,ho cercato di infilarmi io tra una pietra e un'altra perchè sono più piccola di costituzione rispetto a Bellamy. Dai Clarke,ne hai affrontare tante e ora hai paura di una semplice strisciata tra massi?Chiedo a me stessa.

Non so cosa sto facendo,ma ad un tratto un masso si sposta,smuovendo tutti gli altri e facendo innalzare un nube di polvere."Clarke!Ehi Clarke!Cazzo Clarke rispondi!Tutto bene?"grida lui.Io rispondo:"s...si,é solo che","che sta succedendo?"mi chiede e io rispondo:"credo di aver trovato non solo un pò di razioni e barrette,ma anche la mappa che abbiamo usato per arrivare qui insieme alle medicine che mia madre aveva chiesto a Murphy di portare,sai quelle per le radiazioni""si ricordo" dice lui, e mi esorta"Ora torna indietro,credo di aver trovato un'uscita".
"Aiii,che male"mi dispero io dal dolore."Clarke ti sei fatta male?""Credo di essermi fratturata la gamba"comunico io,e lui, da testardo,mi dice "aspetta,vengo a prenderti".Io non posso permetterglielo:"no,non ci passeresti,cerco di raggiungerti strisciando,fermo lì".

Bellamy credo sia quasi fuori,io sto cercando di passare dalle fessure più larghe nell'attesa di raggiungerlo.La vedo,vedo la luce,ma purtroppo non quella del sole.
È una luce strana,arancione,cupa,e l'aria..be...l'aria ha un odore diverso e respirarla è come se i polmoni bruciassero.Bellamy mi tende la mano,lui è già fuori."Ti ho presa"esclama."ci sono quasi".
In men che non si dica,lui mi tira fuori da lì,ma perde l'equilibrio e lui cade e a mia volta anche io su di lui.I nostri nasi si sfiorano,sento un brivido dietro al collo,non sento più nè il dolore della gamba e nè bruciore.Sento solo il suo profumo."Grazie per aver attutito la mia caduta"scherzo e lui mi risponde "non c'è di che".Devo evitare il più possibile ogni fraintendimento tra di noi.

"Come va la tua gamba?"mi chiede."bene,è solo una distorsione alla caviglia".Il discorso continua:"puoi camminare?" e io "certo"."Lui mi tende la mano per aiutarmi ad alzarmi in piedi.

Siamo così presi l'uno dall'altra,che non ci siamo resi conto che intorno a noi non è rimasto nulla:solo deserto,un'infinita distesa di sabbia.


Spazio autrice
Questo è un capitolo un po' più lungo rispetto agli altri,e spero che non sia stato troppo noioso💖

𝑱𝒖𝒔𝒕 𝒎𝒆 𝒂𝒏𝒅 𝒚𝒐𝒖🤍Where stories live. Discover now