Esci

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Andrea's pov

Non era uno dei giorni migliori della mia vita insomma. Dovevo dire a Giulia tutto quanto, ma tempo al tempo, avevo bisogno di parole per spiegarglielo senza farla arrabbiare, cosa impossibile credo.

Perché sono così?

Mi sentivo così in colpa. Ho fatto più cazzate di lei per fatti molto meno gravi di quelli che le sono accaduti; ciò dimostra che sono un codardo, una ragazzina. A parte mio padre, per me mia madre c'è sempre stata, i miei amici anche ed economicamente non ho mai avuto alcun problema. Le ragazze mi andavano dietro e ho sempre avuto autostima, poi è arrivata lei è ha sconvolto tutto.

A volte penso se lo abbia fatto in meglio o in peggio, lei che è sempre stata così sola ma anche forte.

Eccomi lì, davanti alla porta di quella ragazza che cercava ogni giorno di costruirsi un futuro per darne uno migliore ad un suo futuro figlio, rispetto a quello che avevano dato a lei. Citofonai.

Giulia:"Entra pure"

Senza aprir bocca entrai, avevo un'aria abbastanza triste.

Giulia:"Che hai?"
Andrea:"Vorrei partire con il dirti ti amo ma non so quanto conti dopo che ti avrò detto tutto"
Giulia:"Dimmi Andre così mi preoccupo"

Inspirai profondamente per prendere coraggio, quel coraggio che c'era sempre stato ma che in quel momento non sentivo.

Io:"Tua madre...è qui..è a Milano..."
Giulia:"In che senso?"
Io:"Tua madre è a Milano cazzo"
Giulia:"Merda..."
Io:"Mi ha dato lei la coca..."

Quest'ultima frase la dissi a bassa voce, ma era stata abbastanza alta per farla sentire alla diretta interessata che sgranò gli occhi incredula.

Giulia:"Come?"
Io:"Lei mi ha dato la droga Giù, è stata lei e io sapevo chi fosse e gli devo 10000€ per colpa di un ritardo per il pagamento"
Giulia:"Esci per favore"
Io:"Non mi vuoi più vede-"
Giulia:"Non lo so, intanto esci"
Io:"Scusa..."
Giulia:"Ma scusa un cazzo Arrigoni. Sai quanto mi ha tolto quella merda, mi ha tolto una madre e una vita normale e tu pur sapendolo che fai? Mh? Non solo la prendi anche da lei! Renditi conto. Ora esci"

Feci come disse. Sapevo che avrebbe pianto, quando vuole star sola piange, non si vuole far vedere.  Un po' la comprendevo e ce l'avevo con me stesso perché sono stato coglione.

Giulia's pov
Ero seduta sul piccolo divanetto a fiori che si affacciava sul terrazzo della palazzina. Avevo gli occhi fissi su un punto morto, guardavo e basta, senza pensare a niente.

Era così testa di cazzo ma lo amavo lo stesso. Una parte di me non lo voleva, lo odiava per tutte le cose che aveva fatto mentre l'altra lo desiderava più di qualsiasi altra cosa al mondo, come quando si desidera il Sole dopo tanti giorni di pioggia. Quella luce che ti riempie il campo visivo.

Mi aveva sempre promesso di non farmi più male ma poco dopo ricominciava da capo, era un circolo vizioso di menzogne. Dovevo aiutarlo, non aveva di certo quella somma ma in qualche modo avrei dovuto anche proteggerlo e dopo, non lo avrei più voluto vedere.

QUI C'È ANCORA LUCE||shiva-IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora