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Una strana presenza continuava a seguirlo ovunque andasse, odiava tutto quello, il sentirsi osservato, non lo aveva mai sopportato. Stranamente in quel momento su quella strada quasi sempre affollata non vi era nessuno se non qualche barbone qua e là che dormiva o negozianti che chiudevano i negozi. Non si vedeva nessun altro, per questo rimaneva vigile mentre camminava per quella strada. O almeno lo era rimasto fino a quando qualcuno non gli aveva messo una mano sopra la bocca e gli aveva affermato un braccio, siccome non era scemo, aveva iniziato a dimenarsi, cercando di liberarsi da quella presa, ma aveva semplicemente peggiorato la situazione, visto che altre persone lo avevano circondato, afferrandolo e impedendoli la fuga, nonostante le sue continue percosse che faceva per liberarsi. Aveva sentito qualcosa cadere dalla tasca, e conoscendo la sua fortuna era sicuro fosse il telefono. Lo avevano portato all'interno di un furgone scuro, ma non gli avevano dato modo di vedere altro che lo avevano bendato.
"Liberatemi, fatelo subito bastardi." Ma nessuno si era mosso per farlo, gli sta venuta in mente una strana e forse pericolosa idea.
Fatti portare dove vogliono, poi testerai i tuoi nuovi poteri.
È così aveva fatto, aveva aspettato buono che le ruote del furgone smettessero di girare, di muoversi. Non sapeva per certo che traiettoria aveva preso ma era più che sicuro che non fosse uscito ancora dalla California. Aveva contato i secondi, 1865, trentuno minuti e cinque secondi esatti. In quel lasso di tempo sarebbe stato possibile prendere solamente tre direzioni per arrivare in luoghi non deserti e con un possibile luogo per il rapimento.
Il primo, ad ovest,era un tranquillo deposito per i camion, bocciato, durante la settimana veniva usato per dei carichi o degli scarichi merce, e quel giorno era mercoledì.
Il secondo, a sud, uno squallido motel gestito da una signora Latina-americana, che veniva dalla Colombia, troppo pericoloso portare una persona rapita, si sarebbe spaventata e avrebbe utilizzato il suo fucile contro i rapitori, bocciato.
Il terzo, a est, era il più probabile, e secondo i suoi calcoli mentali, andando alla velocità in cui si muovevano era perfetto anche il tempo, una vecchia base militare ormai abbandonata, non ci passava più nessuno. Solo i pazzi o gli appassionati, promosso.
Ora doveva solo capire cosa volevano da lui, ormai era troppo curioso, avrebbe provato i suoi poteri all'interno della base, doveva scoprire perché lui. Lo avevano trascinato con forza lì dentro, il rumore dei passi gli faceva pensare di aver azzeccato il luogo, e da quando era sceso dal furgone aveva contato i passi al posto dei secondi, cercando di ricordarsi se si svoltava a destra o a sinistra. Ci avevano impiegato cinque minuti a raggiungere una strana stanza, dove lo avevano slegato e tolto la benda sia dalla bocca che dagli occhi, sapeva di essere salito su un ascensore ad un certo punto, ma non aveva ancora ben chiaro quanti piani fosse sceso o salito, odiava gli ascensori.
"Ciao Kai." Aveva detto un uomo, era sicuro di non averli mai visto prima, eppure lui lo conosceva, qualcosa gli diceva proprio questo.
"Ciao." Aveva risposto al saluto esitando, non sapeva cosa dire o cosa fare, quel uomo era strano.
"Tu dai chi sono?" Gli aveva domandato, ricevendo come risposta un segno della testa che stava a significare no.
"Io sono Steven, lavoro per una persona che al contrario conosci molto bene. Ho ragione Silvia?" Da dietro la porta era comparsa la ragazza che solo una settimana prima, circa, era la sua collega di lavoro.
"Silvia, che cazzo sta succedendo?" Aveva urlato verso la ragazza, cercando di alzarsi dalla posizione a terra in cui era finito quando lo avevano lanciato all'interno di quella stanza.
"Lo scoprirai presto." Aveva detto la ragazza, uscendo da quella stanza con tutti gli altri, quando la camera si chiude, riuscì a capire di essere fregato, non era una semplice porta, era fatta in modo che la gente del sovrannaturale non fosse in grado di superarla.
"Fanculo."

||Omegaverse|| PHOENIXWhere stories live. Discover now