Namjoon grugnì «Non me né parlare. Mi chiederanno della mia "visione artistica"»

«Non è una bella cosa? Hai una meravigliosa "visione artistica"» sorrise di nuovo Taehyung.

L'altro scosse la testa: «Non è un'opera originale, e se non fossi pagato davvero bene non mi troverei qui. Preferisco idee mai sentite a quelle riciclate da qualcun altro. Soprattutto se provengono da un sacco pieno di fesserie»

Lui sbatté più volte le palpebre e chiese: «Uh ... non ti piace il libro»

«Mmmh» Namjoon fece spallucce «Passabile. Non so perché tutti lo adorano tanto. Un libretto gore pieno di cliché. Fortunatamente la storia d'amore sarà qualcosa di sensato, altrimenti mi sarei buttato giù dal Dolly per la noia»

Taehyung ridacchiò ma non commentò oltre, non volendo smascherare il fatto che il libro non l'aveva ancora letto.

Non era raro che gli attori non leggessero l'opera di riferimento, soprattutto se era materiale al di sotto delle sue potenzialità. I suoi colleghi nel suo set precedente non avevano letto il romanzo sentimentale teen da cui erano tratti i loro film, e nessuno aveva osato criticarli. Avevano giustificato le loro differenze come "differenze d'opinione sul personaggio", che era il genere di cose che un attore poteva sparare quando non gli piaceva il suo ruolo.

Taehyung non si era comportato mai in quel modo, almeno fino a quel momento.

Comunque, dopo un paio di giorni, Taehyung rispolverò il suo completo grigio per andare a questo party.

Soowon passò a prenderlo alle sette di pomeriggio, con la sua auto nera e il suo smoking lucido che lo faceva sembrare più vecchio e più grasso di quello che era, ma Soowon non aveva bisogno di mettere in mostra nulla, per lavorare.

Non come Taehyung.

Il suo completo era di sartoria, gli cadeva a pennello, accentuando la sua vita stretta e le sue spalle larghe. Il pantalone gessato lo faceva sembrare più magro e più alto. Le scarpe italiane erano morbide e scure, mentre la camicia bianca era semi oscurata dalla cravatta grigia di seta. Si era acconciato i capelli al meglio delle sue possibilità, spostandoli lateralmente e mostrando la sua fronte spaziosa.

Anche se sul set indossava una parrucca aveva preferito tingersi di nuovo i capelli completamente di nero. Incupivano il suo sguardo, ma lo rendevano più professionale. Aveva applicato un poco di fondotinta solo per nascondere le occhiaie e messo un po' di burro cacao sulle labbra. Per il resto, poteva contare sulla sua pelle uniforme e i suoi tratti armoniosi.

Messo il cappotto, andò insieme a Soowon al famoso Holland hotel, dove il party si sarebbe tenuto in una delle loro sale.

Taehyung si era aspettato qualcosa di elegante ... ma non così tanto elegante. Per le altre produzioni a cui aveva lavorato non si era mai trovato a festeggiare prima di una serie, ma sempre dopo. Immaginava però che vista la produzione internazionale, c'era bisogno di far interagire tutti coloro che erano coinvolti. Molti nella sala non era asiatici, come non lo erano sul set.

C'era della musica di sotto fondo, e Taehyung notò distrattamente che c'era un gruppo di musicisti in un angolo.

La sala era di un'opulenza che faceva male agli occhi. La produzione era stata inondata di soldi per poter organizzare una festa del genere senza avere ancora un prodotto solido in mano, o almeno qualche puntata già finita.

Soowon rimase al suo fianco per tutto il tempo, portandolo in giro tra gli altri invitati e pubblicizzando il suo prodotto: Taehyung. Lui era sempre educato e rispettoso, e non si azzardava mai a contraddire il suo agente, quando creava nuovi agganci. Ognuna di quelle persone poteva essere un potenziale nuovo contratto, un potenziale nuovo ruolo.

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