Capitolo 10:"Ti ringrazio di amarmi."

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"AVALON!!" ad un tratto lumini di speranza e felicità sì accesero dentro i due, specialmente dentro il giovane e potente mago. La speranza era l'ultima a morire

"Non ho mai dubitato di te..." disse il biondo fiducioso
Merlino gli sorrise e poi tornarono a camminare verso Avalon ormai nell'orizzonte. Quando furono arrivati a riva, Artù scivolò dalle braccia del corvino, cadendo con un tonfo nelle pietre.

"Mi dispiace, Sire!! Vi siete fatto male?"

"Non preoccuparti. Ho sopportato per tanto tempo questi tipi di dolori, soprattutto in questi ultimi giorni. Oramai è inutile, sto morendo."sussurrò triste, ma col sorriso in volto.

"Ma cosa state blaterando? Siamo qua, siamo arrivati alla vostra salvezza!! Vi aiuto ad alzarvi..." era davvero convinto di quello che diceva. Ma Artù opponeva resistenza.

"Merlino, va bene. Mi sta bene così. Va tutto a gonfie vele. La mia vita sta per concludersi e sta finendo nei migliori dei modi, al tuo fianco. Sai...oggi parlavo seriamente riguardo la tua compagnia. Anche se non ho mai conosciuto persona più irritante e fastidiosa di te, si possono notare i lati positivi della tua persona. In effetti non ho mai incontrato nessuno come te con il tuo modo di essere unico. Solo poche persone hanno avuto la fortuna di far parte della tua vita, di conoscerti, di sperimentarti al meglio, di essere persone a te fidate...io ero una di quelle persone...non lo meritavo e non lo merito tutt'ora, perché...anche se le caste sociali sono differenti, sei superiore a me e a qualsiasi persona esistente al mondo. E adesso voglio dirti una cosa che probabilmente non avrei mai pensato di dirti: ti ringrazio. Ti ringrazio perché sei piombato nella mia vita la prima volta, quando mi hai chiamato 'amico', non sapendo che ero il principe di Camelot e hai cominciato ad insultarmi (anche se ho avuto palesemente la meglio) e mio padre ti ha messo alla gogna. Anche quando abbiamo combattuto il giorno dopo per tutta la città bassa e..." gli scese una lacrima dal volto, asciugata dal corvino ormai in una crisi di pianto, quando smise di parlare e fece una faccia dubbiosa, guardando Merlino torvo che si mise a ridacchiare e poi dicendo:

"Ho usato la magia!" Mettendosi una mano davanti la bocca per trattenere le risate e le smorfie.

"TU...HAI IMBROGLIATO!!!" bofonchiò il re morente.

"MI AVRESTE FATTO A PEZZI!!!" Disse ovvio il mago.

"Sei finito alla gogna comunque" ghignò Artù divertito poi tornando serio:

"Merlino...Morgana aveva ragione...è da quando ti ho aggredito la prima volta in cortile che provo dei sentimenti per te...be', sembra strano dirlo adesso, questa è pura e drammatica ironia, non trovi? Comunque...mi è sempre piaciuta Gwen, ma non come te. Io- ecco, i-io...ti amo, idiota. Sei sempre stata tu la persona per la quale mi alzavo ogni mattina, la luce che illumina le mie giornate, l'unica persona a rendermi felice. Sono stato palesemente uno stupido, perché ho aperto gli occhi solo ora e io te lo sto dicendo in questo stato. Buffo, no? Non so quanto questo possa essere sbagliato, ma non m'importa se questo errore mi rende la persona più felice del mondo. Sì, Merlino, tu sei l'errore più bello che abbia mai commesso e non so se è corretto detto così, ma da quando hai la mente a posto tu- noi? Amo ogni cosa di te, ogni minima e piccola quisquilia. Dai tuoi occhi meravigliosamente uguali ai miei, che con quel tocco magico diventano oro, ai tuoi denti a castoro, al tuo sorriso smagliante, ai tuoi disordinatissimi capelli neri, dal tuo foulard rosso pienamente ridicolo, alla tua magia...apprezzo anche quella, anzi la amo, come te, perché è stata proprio questa a renderti così. Così...perfetto, prezioso, spontaneo, naturale, imprevedibile, altruista, ambizioso, umile, amichevole, dolce, amorevole e dulcis in fundo...idiota. Inutile dire che ogni momento di 'debolezza', tra carezze, abbracci e quel meraviglioso bacio, sono stati come un pugno in pancia, ma mi ci sono voluti per svegliare me e il mio amore per te. Ma sono stati anche più di un pugno in pancia...questi giorni, questi momenti, sono stati i più belli della mia vita. Ma ora ti scongiuro...parla, di' qualcosa, qualunque sia la risposta, ma devo sentire la tua voce, sapere se mi comprendi come hai sempre fatto..." Merlino era stupito, felice, non poteva credere alle sue orecchie, anche se avrebbe preferito sentire quelle parole diversi anni fa e non ora che stava per morire. Ritrovò la vera gioia in quelle parole sincere provenienti da Artù. Non avrebbe voluto sentire altro, gli bastava quello e gli sarebbe bastato anche un semplice 'ti amo' che tutta quella poesia, cosa che non si aspettava fosse tra le abilità del re. Il corvino decise: non poteva nascondere i suoi sentimenti per sempre, specialmente a lui.

Merthur: Merlin&Arthur  (REVISIONATA) Where stories live. Discover now