Capitolo 3: La dura verità.

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Artù rimase sbalordito: il suo servo, nonché più fidato amico, gli aveva appena urlato in faccia interrompendolo? Il biondo, irritato da questo comportamento, sperava solo che essere interrotto così ne fosse valsa almeno la pena:"Artù...vi prego, non complicate la situazione, interrompendomi. Scusatemi, mi dispiace, credevo di aver scongiurato la profezia, di aver fatto in tempo, ma a quanto pare mi sbagliavo..." il biondo confuso domandò ansimando debolmente:"Di che cosa stai parlando?" allora lui, ora mai con le lacrime agli occhi, riprese la parola :"Ho sconfitto i Sassoni...il drago...eppure sapevo che era la mala spina del vostro destino, Mordred, che dovevo fermare." Nah, doveva essere ancora scosso da tutto ciò che era successo! Così il maggiore prese parola cercando di consolarlo, tenendogli stretta la mano sulla spalla, mentre il corvino la prese, come per sentirsi più al sicuro sotto essa:"Merlino, Merlino, Merlino...posso capire che sei scosso e lo accetto, infatti...d'altronde è stato lo stregone a distruggere le malefatte della stregoneria stessa." il minore, si mise a piangere ancora più forte, facendo smorfie di dolore,tristezza e colpevolezza. Al re, con le forze appese a un filo, toccò nel profondo, gli fece davvero male, più male della stessa ferita sull'addome:"Ero io...ero io lo stregone" sussurrò al re. Poi continuò, visto che il re non proferiva parola:"Io sono un mago!" singhiozzò e riprese:"Ho la magia...e la uso per voi, solo per voi..."
"Cosa stai blaterando? Tu non sei un mago, me ne sarei accorto..." ma infondo lui voleva solo rifiutare ciò che le sue orecchie avevano appena sentito. A suo malgrado, solo Merlino poteva sapere ciò che realmente fosse, e lo lasciò parlare:"Guardate...'Upastighe Draca' " e subito, alzando il braccio davanti al fuoco, che poco prima avevano acceso, gli si colorarono gli occhi: da quel blu intenso, divennero di un oro cristallino e scintillante, che seppur si trattasse di magia, Artù li apprezzò per la loro magnificenza. Nel fuoco si levò un drago in miniatura, fatto dai lapilli e scoppiettii del fuoco, che subito dopo sparì nell'aria. Il re rimase sbalordito; lui, la persona di cui si fidava ciecamente; lui, l'unica persona a cui avrebbe affidato la sua stessa vita; lui, il suo amico più fedele, nonché migliore amico; lui...la persona che amava più di se stesso e a suo malgrado, più della bella regina Ginevra. L'aveva tradito, si sentiva abbandonato e non riusciva a credere ai propri occhi, a ciò che avevano appena visto. Ormai, dopo questo, non aveva più senso restare in quel mondo traditore, accanto a lui, protetto e osservato da LUI. Le uniche persone di cui si fidasse ciecamente erano Merlino e suo padre, Uther, anche se non era una di quelle persone assai amabili, ma era pur sempre suo padre. Quando egli morì, pensò che ormai non avrebbe avuto senso vivere senza l'unica persona rimasta della sua famiglia, caduta in pezzi grazie alla magia. Be', sì, sua sorella Morgana era viva, ma era come se l'avesse persa, come se la Morgana che conosceva fosse morta veramente, perché la magia aveva portato in rovina anche la sorella. L'aveva fatta cadere in mondi chiamati "Disprezzo", "Odio", "Rancore" e "Vendetta".

Fu' proprio Merlino ad averlo portato di nuovo in "vita". Rimase lui ad appoggiarlo, capì che l'unica persona affidabile, adesso, in questo mondo crudele era proprio lui, d'altronde la vita è una sola e se si fosse sbagliato sul suo conto, ci avrebbe perso lui, magari non gli sarebbe mai importato, lo avrebbe sostituito con Ginevra o direttamente con un altro servo, ma adesso...oh, adesso era diverso...si era affezionato talmente tanto a lui, che una parte della sua anima si spezzò prima del tempo e subito dopo aver sentito che lui era un...insomma, quello che aveva sentito, gli caddero le braccia e si sentì gli occhi bruciare e affogarsi nelle lacrime...non volle neanche piangere, ma una lacrima traditrice, come il resto del mondo intorno a lui, uscì dal suo occhio destro. Le uniche parole che riuscì a dire furono:"Lasciami".Lasciò anche lui la spalla del corvino, finché proprio lui, che gli aveva spezzato il cuore, osò pronunciare il suo nome:"Artù..." lui, ancora di fianco al biondo malinconico, che, come al solito, non ascoltò il re, lo dovette dire due volte, cosa che lui detestava particolarmente:"NON HAI SENTITO? Vai." cercò di urlarlo, ma riuscì a malapena a sussurrarlo per le poche forze che aveva. Per adesso la ferita sull'addome era un misero taglio, messo a confronto con la spaccatura che aveva nel cuore e nella sua anima. Non volle e non riuscì neanche a guardarlo negli occhi glaciali.
Il mago, ormai non più nell'ombra, si alzò e guardò per l'ultima volta gli occhi del suo amato, che avevano a dir poco gelato Merlino. Avevano uno sguardo ghiacciato, velenoso e nel frattempo, ferito.
Finalmente gli aveva rivelato la sua identità, ma subito si pentì di averlo fatto, avrebbe preferito di gran lunga che loro rimanessero amici, piuttosto che nemici, avrebbe preferito che i suoi occhi emanassero gioia quando lo vedevano, non amarezza, odio e disprezzo nei suoi confronti, avrebbe preferito vedere il suo sorriso beffardo e divertito per ogni loro burla, che una smorfia amareggiata e una mascella serrata, avrebbe preferito tenerlo all'oscuro di tutto e proteggerlo di nascosto, che proteggerlo avendo la disapprovazione di questo, avrebbe di gran lunga preferito che altri si prendessero il merito delle sue gesta eroiche, che prendersi il merito sì, ma con la consapevolezza che il re di Camelot non gli avrebbe dato sinceramente il suo rispetto. E NON È FINITA LÌ PER MERLINO!! Ora chi si avvicina per dirgli che aveva un altro segreto? Come poteva dirglielo? 'Oh ehy ciao Artù, sai sono un mago, ma questo già lo sai, ma ho un altro segreto, sono sempre stato segretamente innamorato di te, sai? Che dici, un giro di idromele alla taverna ora?' OH, DAVVERO?? Se il corvino pensava che l'avrebbe fatta franca con queste parole, si sbagliava di grosso, infatti egli stesso si pentì di aver pensato quelle stupide quisquilie. Mai e poi mai, probabilmente, glielo avrebbe detto, almeno quello.



ANGOLO AUTRICE:

HI GUYS!!!! ECCOMI TORNATA CON UN DOLOROSO CAPITOLO...BE', QUESTO NON L'HO CAMBIATO DALLA STORIA ORIGINALE, MA ALMENO HO VOLUTO DESCRIVERE MEGLIO LE SENSAZIONI DI ENTRAMBI I NOSTRI AMATI🙂❤️
COMUNQUE RAGAZZUOLI, OGGI POMERIGGIO MI SONO ACCORTA CHE SONO #7 NELL #MERTHUR SU 140 STORIE...VI RINGRAZIO INFINITAMENTE DI TUTTO❤️❤️❤️

ALLA PROSSIMA!!!!

~Lady Morgana 🦋

Merthur: Merlin&Arthur  (REVISIONATA) Where stories live. Discover now