J e n s e n

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Presi il secchio rosso e mi recai in cucina.

Lo misi nel lavandino aprì il getto di acqua fredda.

Aprì il congelatore, presi i cubetti di ghiaccio e gli misi nel secchio.

Chiusi il getto d'acqua fredda e presi il secchio.

Avevo già le mani congelate.

Sorrisi tra me e me. Sarebbe stato un risveglio con i fiocchi.

Salii le scale e mi diressi verso la camera di Jessica.

Dormiva beatamente, con la guancia sinistra premuta sul cuscino, rendendola quasi adorabile.

Quasi.

Volevo darle il migliore dei risvegli: oggi era il primo giorno di scuola.

Svuotai il contenuto del secchio su di lei.

La casa si riempì di urla.

Sulla mia faccia spuntò un ghigno malefico.

Adoravo rovinarle la vita e non credo che mi sarei mai fermato.

Lei si tolse i capelli zuppi dalla faccia e mi guardò con sguardo assassino.

Ora c'era una sola cosa da fare: scappare.

Corsi come una scheggia giù per le scale con Jessica alle calcagna.

Mi raggiunse e mi mollò uno schiaffo sulla nuca, lasciandomi l'impronta rossa della sua mano.

Era sempre stata più forzuta di me. A detta sua ero 'uno stecchino'.

Non è colpa mia se ho il metabolismo veloce!

"Jessica non picchiare tuo fratello!"

Sentii mia madre urlare dalla cucina.

"Ma mi ha buttato un secchio di acqua gelata in testa!"

Come risposta mia madre mi diede uno schiaffo nello stesso punto in cui me lo aveva dato qualche attimo prima Jessica.

Bruciava ancora.

Afferrai una mela e tornai in camera.

Quando la ebbi finita buttai il torsolo nel cestino e andai in bagno a lavarmi i denti.

Tornai in camera e mi cambiai i vestiti.

Raccolsi lo zaino, che avevo lanciato nell'angolo più remoto della stanza l'ultimo giorno di scuola, e tornai al piano di sotto.

Come al solito ero il primo a finire di prepararmi.

Dopo qualche minuti scese Jessica.

"Mamma ho un problema."

"E sarebbe."

"Non mi vanno più le magliette? Sembro un rapper così!"

Avrei pututo fare un commento carino e farle i complimenti per essere dimagrita ma decisi di non darle questa soddisfazione.

"Oddio ti sono sparite le tette!"

Lei mi guardò male e tornò in camera.
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Arrivati a scuola, scesi dalla macchina e mi diressi verso i miei amici.

Parlammo un po' e poi ci andammo in classe.

Era ora di attuare il piano rimorchia-Lydia.

Per prima cosa dovevo liberarmi di Jessica. Conoscendola sapevo che si sarebbe messa in mezzo.

Quando la addocchiai, spinsi via Jessica e mi sedetti affianco a Lydia.

Liberarmi della mia gemella impicciona? Fatto.

Prossimo passo? Provare a rimorchiare.

"Eih Lydia...mi presteresti una penna?"

Ok, non era al massimo, ma ci sto lavorando.

Spazio autrice

È un capitolo un po' penoso ma prometto che andando avanti troverete delle belle sorprese.

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