E poi a scuola non era come quando giocava con Jungkook e poteva fare quello che voleva: doveva stare seduto al suo tavolino e fare quello che la maestra diceva. La signora maestra gli aveva detto che era stato molto bravo e ubidiente ma Taehyung era stato solo molto spaventato.

Quando la nonna lo aveva lasciato quella mattina davanti alla scuola, avrebbe voluto mettersi a piangere e aggrapparsi a lei con tutte le forze perché aveva avuto una grandissima paura ... Non che i bambini sarebbero stati cattivi con lui o che le maestre gli avrebbero fatto male ma che poi non l'avrebbero fatto tornare a casa. Per non sembrare un bambino cattivo era rimasto zitto e in silenzio, senza dire nemmeno una parola e non alzando nemmeno la testa.

La maestra e la nonna avevano parlato un po' prima di farlo entrare in classe e la maestra era stata molto gentile con lui. Taehyung non aveva risposto a nessuna delle sue domande perché aveva paura che si sarebbe arrabbiata, se avesse risposto male.

Se poi si fosse messo a parlare, avrebbe avuto ancora più paura e forse si sarebbe messo a piangere e a quel punto la nonna si sarebbe arrabbiata e forse l'avrebbe lasciato lì per sempre.

A dire il vero, però, da quanto stava con la nonna, lei non si era mai arrabbiata con lui. Non aveva nemmeno mai alzato la voce.

Taehyung era contento ma allo stesso tempo aveva paura che se lui avesse disobbedito allora lei si sarebbe arrabbiata davvero e avrebbe urlato più di sua madre. La mamma gli mancava, ma non voleva che nessuno urlasse con lui.

«Sono stati cattivi?» chiese la nonna.

Taehyung scosse la testa. «No ... mi hanno chiesto di giocare. E una bambina mi ha dato una delle sue patatine»

«Che gentile. Tu hai accettato?»

«Sì ... ma non conoscevo i loro giochi ... giocavano tutti insieme e io non ho mai fatto un gioco con così tanti bambini. Si doveva dire una filastrocca e fare dei segni con le mani. Mi hanno insegnato, ma non sono stato bravo a giocare» disse lui, mortificato.

La nonna gli accarezzò i capelli «Non fa niente. Quando si impara qualcosa ci vuole del tempo per farlo bene. Vedrai che domani quando giocherai di nuovo sarai più bravo»

Taehyung ci sperava.

«E le lezioni? È stato divertente?»

«Non lo so» rispose lui ondeggiando tutto il corpo per accentuare il suo dubbio «Mi è piaciuto quando abbiamo colorato i disegni. La maestra ha detto che sono bravo a colorare nei bordi ... gli altri bambini uscivano sempre fuori dalle linee» disse «ma quando abbiamo letto insieme non sono stato bravo come gli altri. Tutti erano più veloci di me. E la maestra mi ha corretto sempre quando ho pravato a scrivere. Non ho fatto nulla di buono»

«Puoi chiedere a Jungkook di aiutarti. Lui sa già leggere, e scrive già un pochino. Però vedi, lui ha la tata che gli ha già insegnato tante cose. E anche gli altri bambini vanno a scuola da più tempo di te. Hai cominciato solo adesso, Taehyung. Vedrai che migliorerai presto»

«Ma leggere è così complicato!» mise il broncio «Possiamo imparare tutto a memoria. Io sono bravo a ricordarmi le cose»

«Lo so, sei stato molto bravo quando mi hai ripetuto tutta la favola che ti aveva letto Jungkook. E l'hai impersonata anche molto bene» sua nonna gli sorrise e lui annuì: «È come nei cartoni animati. Se sta parlando il leone allora devi fare la voce da leone e se sta parlando l'uccellino dei fare come gli uccellini, altrimenti non la racconti bene, la favola. Kookie è bravo a leggere ma non sa fare la parte dei personaggi. Anche quando giochiamo con i suoi pupazzi non fa mai le voci giuste»

DARKER//kookvWhere stories live. Discover now