Quell'auto blu.

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"Era inverno quando la vidi per la prima volta. La sua pelle scura, i suoi occhi verdi, insomma, un contrasto che di solito non capita spesso di trovare. Era seduta al bar della scuola, era solita frequentare quei posti, ed io,questo lo sapevo bene.
Ho studiato molte volte come potermi presentare a lei, come potermi fare accettare da lei, ma sapevo benissimo che una come lei, non avrebbe mai rivolto parola ad uno come me.
Il suo nome era Aria, si proprio così, la ragazza che, amica di Emily, cercò in tutte le maniere di evitarmi e di evitare che la sua unica migliore amica frequentasse, si teneva sempre a distanza dal ragazzo dagli occhi azzurri, ma come al solito, Emily scelse me e non lei e questo, pian piano,la distrusse. No, aspettate, non fu il dispiacere a distruggere la sua piccola e insignificante vita, ma la tortura che gli ho afflitto io, ogni giorno dopo averla rapita e portata via con me. Non mi pento per niente delle mie azioni, anzi, forse rimpiango di no averle afflitto ancora più dolore."

Chiudo il diario che si trova sopra le mie gambe. Le lacrime rigano il mio volto e mi gira la testa.

Non voglio continuare a leggere tutto questo male, non voglio continuare a leggere di lui e delle sue strane, pazze e maniache ossessioni da persona malata. Ho paura di lui anche solo leggendo di lui.

Come ha potuto il suo medico, non consegnarlo alle autorità?

Ha minacciato di fare del male anche a lui o alla sua famiglia? Probabile, questo genere di cose è da Niall.

Sono le quattro di mattina ed io ho letto tuta la notte questo diario.

Ho sete e il sonno non fa parte più della mia routine.

Apro senza fare rumore, la porta della mia camera, ho sete e voglio sgranchirmi un po' le gambe.

Decido di scendere al piano di sotto,Liam, sta ancora dormendo, cosa che dovrei fare anch'io ma che gli incubi mi impediscono.

Piano scendo le scale e una volta arriva al piano di sotto, raggiungo il frigo, prendo la bottiglia d'acqua e riempio il mio bicchiere fino alla fine. Ne prendo un sorso, poi un altro, poi guardando fuori dalla finestra, vedo un'auto parcheggiata.

Non è l'auto grigia di Liam, quella si trova dentro al garage, ma non è neanche quella nera di Niall, lui è a casa. Di chi è?

Poso immediatamente il bicchiere sul tavolo da cucina e mi affretto ad abbassarmi.

Chi è? Qualcuno che ci spia? Qualcuno che mi spia?

Gattonando come una spia dentro la "propria" casa, raggiungo la grande finestra del salotto, nascosta dalla tenda osservo da più vicino l'auto blu, noto due ragazzi all'interno.

Non riesco bene a capire e a vedere i loro volti,noto soltanto che uno di essi, porta una bandana rossa.

Sono amici di Liam? Non penso, lui è di sopra e poi cosa ci fanno a quest'ora?

Questo è un posto isolato, la casa di Liam è l'unica che si vede da queste parti.

La loro macchina è rotta? Sarà meglio chiamare Liam?

Uno di loro prende qualcosa dalla tasca, il telefono. Esce fuori dalla macchina ma senza mai girarsi dalla mia parte, lo porta all'orecchio e chiama qualcuno, lo riposa in tasca e quando ha finito, rientra dentro la sua postazione.

Per diversi minuti non succede nulla, poi un rumore provenire da sopra mi fa salta in aria.

Liam si è svegliato e sta scendendo al piano di sotto.

Mentre sto per alzarmi per andare verso di lui ed informarlo dei nostri "ospiti" Liam si allontana dal salotto per andare verso la porta d'ingresso ed uscire fuori, rimango a fissarlo mentre sparisce da dentro la casa per vederlo andare verso l'auto blu, ci entra dentro.

His dark soul {COMPLETA}Where stories live. Discover now