° 13 °

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Midoriya's P.O.V.

Non riesco a smettere di pensare a quello che ho fatto... Shouto deve essere furioso con me, sarà forse per questo che ha deciso di stare via qualche giorno?

Sono un idiota. Non solo l'ho trattato male e preso a schiaffi, mi ha anche portato in spalla fino al dormitorio.

Vorrei chiamarlo, per scusarmi ma la parte sinistra del mio cellulare ha smesso di essere sensibile al tatto, non posso comporre il suo numero ne tantomeno sceglierlo dalla rubrica.

Non me la sento di chiedere favori agli altri, non è giusto che debba coinvolgerli in un litigio inutile, scaturito da me.

Vorrei andare a cercarlo, ma non so dove sia. Dubito fortemente che sia tornato a casa, dai suoi fratelli. Ha detto chiaramente che non lo avrebbe fatto, per non creare problemi.

È tutta colpa mia, sono davvero preoccupato...e se fosse con quella "annalisa" ahhh! Non riesco nemmeno a pensarci.

Shouto non mi tradirebbe mai, ne sono sicuro. Spero solo che stia bene, non mi perdonerei mai se gli accadesse qualcosa.

Tra pochi giorni ci sarà la festa a casa di Kirishima, gli ho chiesto personalmente di non rimandarla a causa mia, non sarebbe giusto nei confronti degli altri. Ho già causato abbastanza problemi.

Oltretutto domani ho la visita con il mio medico e non ho soldi per pagarla. Non posso chiederli alla mamma e non voglio farlo, sono rimasto scottato dalla nostra ultima discussione e in più sono troppo orgoglioso per abbassarmi a chiedere soldi.

Credo che semplicemente andrò in studio del medico e gli chiederò se posso pagare la volta successiva, altrimenti non farò la visita. Non è così necessaria infondo, no?

Il flusso dei miei pensieri viene interrotto dalla porta che si apre, un fascio di luce proveniente dal corridoio mi acceca, illuminando la stanza buia e sottosopra nella quale mi ritrovo.

Ochaco mi guarda con un vassoio pieno di cibo tra le mani, sospirando.

Entra nella camera, chiudendo la porta alle spalle ed accendendo la luce.

Resto seduto sul letto, con lo sguardo sulle lenzuola...non sa ancora nulla, di ciò che è successo ed ho paura che si arrabbi con me.

"Ti ho portato la cena, dovresti mangiare qualcosa"

Dice, posando il vassoio sul mio comodino.

"Non ho fame"
Non ho il coraggio di guardarla negli occhi, trovando il muro alla mia sinistra molto più interessante e meno spaventoso.

Lei fa un lungo sospiro, sedendosi alla sedia della mia scrivania.

"Questa stanza è un casino più del solito..."

Annuisco, dando un'occhiata in giro, ha ragione.

"Ho avuto un paio di crisi."
Rispondo, fissando la scatola di calmanti sul pavimento.

"Quante?"
Alla sua domanda guardo l'orologio sul mio muro, scoprendo che sono le 21:34.

La prima l'ho avuta poco dopo che Kacchan è uscito dalla mia stanza, penso fossero le 18 e qualcosa, non ne sono sicuro.

Dopo di quella se ne sono susseguite parecchie e sinceramente, ho perso il conto dopo la quarta.

"Due, più o meno"
Mento, senza mai alzare lo sguardo.

"Bugiardo, hai i capillari negli occhi tutti scoppiati, i capelli in disordine e le pupille dilatate, a meno che tu non ti sia drogato con qualcosa, hai preso un quantitativo di pillole esagerato."

° Ť Ě Ř M Î Ň Â L °  tododekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora