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3 marzo 2019

Mi alzo dal letto totalmente controvoglia e spegno quella fastidiosa sveglia sul mio comodino, cioè più che spegnerla la lancio a terra.

Mi stiracchio per qualche secondo emettendo dei suoni a dir poco ambigui.

Prendo una maglietta a maniche corte, un paio di boxer e dei calzini puliti e mi dirigo in bagno.

Accendo lo scaldabagno e mi metto sotto il getto dell'acqua calda dopo essermi tolto il pigiama. Ci sto mettendo troppo, saranno venti minuti che sto immobile sotto l'acqua.

Esco dalla doccia ancora gocciolante e mi asciugo qua e là con un asciugamano grande, una volta finito lo lascio sulla testa, nel tentativo di togliere un po' di umidità ai capelli.

Nel frattempo torno in camera, mettendomi la divisa della scuola e preparando lo zaino controvoglia... forse sarebbe meglio prepararlo la sera prima di andare a dormire? Nahh non mi andrebbe di farlo nemmeno in quel momento, non cambia nulla.

Guardo l'orario dal mio cellulare 7:53
Merda! Sono in ritardo

Corro in bagno per asciugarmi i capelli, due anni fa probabilmente sarei uscito con i capelli bagnati,  ma vorrei prendermene cura, finchè ce li ho ancora in testa.

Con questo pensiero scendo le scale fin troppo velocemente, rischiando di inciampare sui miei passi e finire per terra. Salto gli ultimi due gradini facendo sobbalzare mia madre per il forte rumore

"BUONGIORNO MAMMA"
"Izuku santo cielo! Mi hai fatto prendere uno spavento, vuoi fare colazione?"

La guardo per un paio di secondi, valutando l'idea di arrivare poco più tardi pur di mangiare quei fantastici biscotti del discount

"Ahhh, non mi tentare, sono in ritardo"

Attraverso la cucina con una mano sul lato del volto, per non guardare i biscotti e prendo una mela, dopodichè scappo fuori dalla stanza dando un bacio sulla fronte di mia mamma, tenendomi una cinghia dello zaino giallo.

"Ciao mamma! Ti voglio bene"

"Ciao tesoro, te ne voglio anche io, stai attento!"

Sentendo l'ultima frase sorrido un po', tanto morirò comunque prima o poi.
Decido di non dirglielo, diciamo che non le fa troppo piacere il mio black umor a tal proposito.

Avrete sicuramente notato che dopo gli ultimi due anni, ho decisamente preso bene la questione. Il fatto è che me ne fotto altamente se devo morire, la vita mi ha già fatto abbastanza, perché dargliela vinta mostrandomi triste e sottomesso? Fanculo la vita, sono più felice che mai!

Faccio ancora qualche passo correndo e do un ultimo morso alla mela, lanciandola poi nei cespugli davanti al cancello della scuola.

Cerco di ricompormi un attimo, prendo un po' di fiato ed entro dalla porta.

Cambio le scarpe e prendo i libri che mi servono per la prima lezione.
Prima di mettere il cellulare nell'armadietto controllo l'ora 8:15
Mh la lezione è appena iniziata, conoscendo il prof. non è ancora entrato in classe.

Tranquillizzandomi un po' cammino fino ad arrivare alla mia aula: 3A

Incredibile, sono già in terzo...
Entro facendo un grosso sospiro, sperando di non svenire durante la lezione.

Tutti si girano a guardarmi, professore compreso... ops, ho sbagliato i calcoli

"Scusi il ritardo"

"Siediti midoriya, non è la prima volta che arrivi in ritardo quest'anno... gli scorsi anni eri sempre il primo ad entrare, mi chiedo cosa ti succeda"

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