XXV

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"mi dissero che per farla innamorare dovevo farla ridere, ma ogni volta che ride m'innamoro io".

Quel giorno per Hermione era stato davvero duro, ancora non riusciva a credere che Narcissa era viva, lo considerava quasi un miracolo.
Al contrario Draco aveva paura, paura di poter perdere sua madre dopo tutti gli sforzi che stava facendo, e se Potter si era sbagliato ed era solo un ricordo che ha voluto trasmettermi? E se Bellatrix facesse dle male ad Hermione o ad altri suoi 'amici'? E se perdessero la battaglia contro i mangiamorte e alla fine si ritrova se più solo e con delle false aspettative? E se Lenticchia per vendicarsi aveva fatto avere un sogno ad Harry?
Queste erano solo poche delle domande che sorgevano nella mente di Draco, c'era molto tensione quel giorno peró si era anche divertito, durante la lezione di pozioni con i Tassorosso Blaise per sbaglio aveva versato un pó di ammortentia nella bevanda del professore Lumacorno che poi bevendola aveva rincorso Blaise per tutto il castello, scena alquanto divertente, poi peró come sempre è arrivata la McGranitt che gli ha dato una cura strana ed ha messo in punizione Blaise.
In questo momento Hermione si stava preparando per andare nella stanza delle necessità per andare alla ricerca di un semplice quaderno di pelle color nero. Cosa molto difficile, ci avrebbero messo la notte e qualche ora del mattino, di solito la stanza delle necessità veniva usata come sgabuzzino di cose che la scuola non utilizza più, sedie, armadi, tende, più ne ha più ne metta.
"Ginny sei pronta?" disse Hermione entrando nel dormitorio femminile
"si mi sto mettendo le scarpe, tranquilla puoi parlare a voce alta, chiunque si sieda nel mio letto anche se urlasse non lo sentirebbe nessuno. Molto ingegnoso come incantesimo"
"chi sa a che cosa ti serve?" disse Hermione sarcasticamente
"smettila, voglio vedere quando tu e Malfoy vi fidanzerete"
"non mi fidanzeró con Draco, sbrigati ad allacciare queste maledettissime scarpe" disse uscendo e dirigendosi verso la sala comune dove si trovavano Harry e Ron a confabulare qualcosa.
"Ginny dov'è?"
"sono qui" disse scendendo dalle scale
"mettetevi sotto" disse Harry agitando il mantello dell'invisibilità.
Appena arrivati la porta era già aperta segno che Draco e Blaise li stavano aspettando
"c'avete messo un'eternità, noi nel frattempo abbiamo cercato di far funzionare l'armadio ma non ci siamo riusciti, servono quattro bacchette me lo ero dimenticato"
"allora iniziamo dall'armadio" disse Hermione incamminandosi verso l'oggetto con cui la guerra era iniziata, l'oggetto con cui i mangiamorte erano entrati ad Hogwarts per uccidere il professor Silente.
"la tua appoggiata qua, invece quella di Lenticchia qua. Invece io metteró il braccio qui" disse Blaise prendendo le bacchette di Harry e Ron.
Appena finito l'armadio si aprì lasciando a Blaise un'enorme rossore e molti tagli sul braccio
"tutto apposto amore, il braccio?"
"è stato meglio" disse dando un bacio a Ginny
"se avete finito abbiamo altre 5 ore per trovare il quaderno quindi sbrigatevi" disse Hermione iniziandó a salire su delle colonne di sedie rotte.
Erano già le sei e Blaise, Ginny ed Harry stavano dormendo. Solo Ron, Draco ed Hermione erano ancora alla ricerca di quel quaderno.
"Herm penso che lo vedo, vieni qui" disse Draco mettendo Hermione in equilibrio sulle sue spalle.
"l'ho trovato" urló Hermione.
"buttati ti prendo"
"ti fidi davvero di Malfarett e se ti facesse cadere?"
"non lo farà"
"non lo faró" disse Draco prendendo al volo Hermione
"visto? Viva e vegeta!" disse Hermione sedendosi in alcune poltrone rovinate
"che fai dormi?"
"no Ron sto contattando Silente"
"perché non torniamo in camera?"
"zitto e dormi!" urló Ginny che si era svegliata per le urla dei suoi amici.

The lost soulsWhere stories live. Discover now