IX

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"nessuno nota la tua tristezza, nessuno nota le tue lacrime, nessuno nota il tuo dolore, peró tutti notano i tuoi sbagli".

Hermione aveva la schiena poggiata in un tronco di quercia nella penombra della foresta proibita; stava pensando ad I suoi genitori, ad i suoi amici sia quelli ancora in vita, sia quelli deceduti durante la battaglia.
Hermione estrasse un coltellino che aveva rubato la sera prima dalle cucine e  si alzó la manica sinistra della sua felpa rosa, braccio in cui la zia di Draco, Bellatrix Black-Lastrange aveva intagliato nel suo braccio la scritta mudblood, cioè sanguesporco.
Quel giorno Draco stava camminando in cerca di un luogo tranquillo dove potersi fumare una sigaretta, vietate ad Hogwarts.
Draco stava per sedersi sopra una roccia abbastanza illuminata dall'alba quando sentì degli strani singhiozzi provenire da dietro un'albero pochi metri lontano da lui.
"chi c'è?" urló ma non ottenne nessuna risposta, decise di avvicininarsi
"chi c'è? Granger! Che ci fai qui?"
"mi deprimo" sussuró la ragazza guardando un punto fisso nel vuoto
"sei ferita, devo portarti in infermeria. Cosa è stato? Un theatral o un centauro?"
"tranquillo Malfoy sono... caduta"
"non ti credo, non puoi mentirmi"
Hermione nella sua mente pensó a tutte le scuse che aveva utilizzato con i suoi amici ma nessuna di queste poteva ingannare Draco.
"dimmi la verità" si lasció scappare Draco
"io non ho detto... Sei un legilimens, me lo sarei dovuta aspettare"
"quindi, perché sei ferita?". La ragazza andó in panico e cercó di non pensare a niente ma per sbaglio si fece scappare il nome di Blaise; il ragazzo preso alla sprovvista prese a mo' di sacco di patate ad Hermione e la portó dopo vari calci e pugni nella schiena verso la camera dell'amico.
"BLAISE ZABINI" urló Draco
"so come mi chiamo"
"c'è una visita per te"
"che ci fa Hermione qui?"
"MI HA RAPITO!" disse Hermione sbuffando
"lo sai che stai sanguinando?"
"io...pfff, non è assolutamente vero". Draco trascinó Blaise in modo silenzioso, per non fare svegliare i suoi compagni di stanza, nella sua stanza ed accese la luce
"cazzo spegnila!" disse Blaise
"siediti"
"perché mi vuoi aiutare?" chiese ditubosa
"ti fidi di me?" le chiese Blaise
"si"
"allora siediti"
"i miei amici mi avrebbero fatto fare tutta da sola" sussuró la ragazza per autoconvincersi che Draco o Blaise volevano farle del male.
"alza la manica" disse Blaise
"prendi le cose, faccio io"
"ora Blaise mi uccide" sussuró Hermione
"perché dovrei ucciderti?"
"niente" disse la ragazza
"mi ricordavo che avessi solo un taglio non 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 1 12... "
"è inutile che conti sono 35"disse Hermione guardando la porta
"35? Perché ti tagli?" chiese Blaise
"ti ricordo che due giorni fa sono stata tre ore a raccontarti il perché"
"ah, giusto"
"io sono più confuso di prima" disse Draco strofinando il cotonfiocco inbevuto di alcool per far chiudere la ferita.
"io ho promesso di non dirlo a nessuno"
"dai ti prego non me la sento" disse Hermione facendo gli occhi da cane bastonato
"è la tua vita e la sua famiglia"
"che ha fatto la mia famiglia?"
"la tua famiglia c'entra sempre, soprattutto con me"
"inizia a raccontare"
"che amico di merda che ho!" disse Hermione guardando Blaise.

Finito il racconto Draco era alquanto scioccato e con gli occhi lucidi, era tremendamente scioccati dai gesti dei suoi familiari non se lo sarebbe mai aspettato.
"anch'io ho qualcosa da dirvi" esordì Draco.

The lost soulsWhere stories live. Discover now