I

3.7K 67 10
                                    

"Aveva la bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza della cose deboli. E la solitudine perfetta, di ció che si è perduto."
[Alessandro Baricco]

La luce dell'alba le illuminava il viso, senza pietà; ma lei non sembrava farci caso. Hermione Granger, ragazza diciottenne dalle enorme capacità mentali e magiche stava passando un momento di difficoltà; dopo la guerra, avvenuta all'incirca tre mesi prima un'accanimento di sfortune si a batterono su Hermione, la quale aveva deciso di cambiare, non era più le stessa persona che Harry Potter e Ron Weasley avevano conosciuto. Ormai Hermione non poteva definire Ginny, Harry e Ron suoi amici poiché la ragazza pur sapendo la difficoltà della famiglia e il bisogno di aiuto aveva deciso di lasciare Ron, scrivendogli una lettera, che non ricevette mai risposta.
Hermione divenne fredda, insensibile, apatica. Potevi dirle qualsiasi cosa ormai non gliene importava più. Promise a sé stessa che oltre ad i suoi 'amici'non si sarebbe fidata di nessun'altro; spense il cuore. Divenne tutto ció che aveva sempre odiato, ed in fondo al suo cuore sapeva che era sbagliato e che doveva superare i rimpianti, ma la parte più grande, decise che pur essendo cambiata Hermione non poteva negare la sua natura da salvatrice del mondo magico. Volete sapere il motivo del cambiamento irrazionale e prematuro di Hermione? Due morti la segnarono oltre ad i suoi amici come Fred, il professor Lupin, Malocchio, Ninfadora, Dobby, il professor Piton, ormai amato da tutta la popolazione magica per le sue gesta. Ma per due morti, la morte dei signori Granger, nonché genitori di Hermione che nonostante la ragazza aveva obliviato per far si che nessuno potesse trovarli Bellatrix Lestrange prima di morire decise di fare un piccolo salto a casa di Hermione e di porre fine alla vita dei suoi genitori, solo per saziare la sua brama di vendetta.
Hermione quella mattina d'autunno si sveglió tardi, all'incirca verso mezzogiorno, stava per aprire il frigo in cerca da qualcosa da sgranocchiare prima di andare a lavorare nel piccolo bar dietro casa, che venendo a sapere delle condizioni della ragazza avevano deciso, per pietà, di darle un posto di lavoro così che potesse pagare le bollette della casa e il cibo per cui sfamarsi, anche se ormai del cibo non doveva più preoccuparsi dato che aveva deciso di non mangiare più fin quando non sarebbe morta lentamente.
Stava per prendere la sua ciotola viola che una lettera le cadde sopra la testa, quasi finendo dentro la caraffa contenente del caffè.
Hermione cercó di riparare pulendo ed asciugando la lettera con dei semplici incantesimi. La ragazza non si sarebbe mai aspettata l'arrivo di quella lettera; esatto la lettera per ritornare a casa, per ritornare ad Hogwarts. Hermione salì velocemente le scale della casa in cerca di un foglio di pergamena su cui dare sposta che la ragazza avrebbre partecipato. Certo era cambiata, ma i suoi sogni rimanevano sempre li stessi. Hermione aveva deciso tutta la sua vita, dopo aver superato i M.A.G.O con il massimo dei voti avrebbe partecipato ad un corso per insegnare trasfigurazione e difesa contro le arti oscure.

Nella stessa a città, solo molti metri più in là, c'era un giovane ed insicuro ragazzo che stava fissando il tramonto in cerca delle risposte alle domande che si accavallano nella sua mente. Sarebbe dovuto tornare ad Hogwarts? Se si, come l'avrebbero trattato, in fondo era sempre stato chiamato il re delle serpi e tutte le ragazze bramavano soltanto un suo semplice sguardo, che per nostra fortuna non arrivava mai.
I suoi genitori come avrebbero preso quella sua decisione? Suo padre era in reclusione costretto a stare in case con sua madre che lentamente non lo sopportava più.
E fu proprio l'urlo di sua madre che bastó per farlo risvegliare dai i suoi profondi pensieri ed iniziare a correre verso la cucina dove trovó soltanto il corpo inerte della madre e suo padre sdraiato sul divano che dormiva, complice di aver appeno ucciso la donna più importante delle loro insulse vite.
"padre? Sei stato tu?" disse Draco accascaindosi a terra accanto al corpo della madre la quale sembrava resisparare per poco. Narcissa aprì gli occhi e la vista di suo figlio accanto a lei disse:
"Fidati dei nemici e degli amici più stetti, io non moriró oggi" disse richiudendo gli occhi e smettendo di respirare
"sei stato tu?" disse Draco ormai ricolmo di di rabbia, tristezza, frustrazione e sensi di colpa.
"come potrei mai uccidere la donna della mia vita, figlio mio portiamola in posto sicuro, vengo tra dieci minuti conosco un'ottimo medico" disse sorridendo e scomparendo con il corpo della madre.
Draco aveva deciso, al contrario di Hermione che si chiuse in sé stessa, Draco decise di farsi nuovi amici, almeno uno, e di diventare l'uomo e il figlio che Narcissa avrebbe sempre desiderato.

The lost soulsWhere stories live. Discover now