CAPITOLO 53: LA TERZA DIMENSIONE

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Quella notte trascorse rapidamente per Hope e la sua famiglia, stanchi per il rituale eseguito e così anche buona parte del giorno. Michael fu il primo a risvegliarsi e si avvicinò a quella bambina, che era ancora vicina a suo padre. Girandosi, quella figura che era visibile solo a Michael, decise di allontanarsi, seppur di poco, da Malcom e lo invitò a seguirla, per andare in un'altra stanza. Michael la seguì, provando dei sentimenti contrastanti: da un lato era diffidente per la sua natura, ma d'altro canto, sentiva dentro di sé qualcosa che lo spingeva a parlare con lei, anche se solo per avere un chiarimento. -Prima di tutto vorrei ringraziarti per non aver rivelato la mia presenza ed ora credo sia giusto darti una spiegazione. Vedi, io sono una persona "speciale", un po' come te. Il mio potere è quello di non farmi vedere dagli altri se non voglio, anche se alcune persone come te possono vedermi sempre, anche contro la mia volontà-. Michael sentiva in cuor suo di potersi fidare, ma era ancora piuttosto confuso, così le chiese come mai fosse vicina a suo padre. -Io sono sua sorella e se sono stata nascosta finora, è stato per poter agire con maggiore facilità-. Michael non riusciva a credere che fosse possibile, data l'abissale differenza di età con suo padre e poi i loro genitori non potevano più avere figli, vista la natura di vampiro di suo nonno. -Quindi tu saresti mia zia?- chiese con una certa titubanza e ottenne un cenno da parte della bambina, che precisò: -io mi chiamo Rose!. Ti prego di non rivelare nulla ai tuoi genitori, almeno non per il momento-. Michael ci pensò per un momento, poi decise di fare esattamente come gli diceva Rose. -Ascolta, so che hai visto qualcosa di "insolito" al fianco di quell'umano, Rubio. Quello che hai visto era un'altra "persona speciale" che è in parentela con il ragazzo. I tuoi poteri sono strabilianti, ma sei ancora troppo inesperto per poterli utilizzare in questa occasione. Per questa ragione ti ho chiesto di aspettare, perché se agirai adesso, senza essere pronto, rischieresti di insospettire il nemico-. Rose si rendeva conto che, seppur Michael fosse un bambino molto intelligente, restava pur sempre un bambino, così cercò di porgli quell'importante questione in altri termini: - Vorresti essere un eroe?-. Michael non perse tempo a mostrarsi entusiasta dell'idea e Rose riprese -Beh, c'è una scuola particolare, dove potrai apprendere ad utilizzare meglio i tuoi poteri. Tutto ciò che devi fare è parlare con Kate o Ava e dir loro che vorresti apprendere di più sulla magia. Cerca di convincerle e vedrai che sicuramente apprenderai quanto serve per aiutare tuo padre-. Michael non sapeva in quale modo potesse essere d'aiuto, ma Rose sembrava esercitare uno strano potere su di lui e così si decise a fare quanto gli aveva detto. -Zia, perché non vuoi dirlo a papà? Lo faresti felice- disse Michael, non riuscendo a capire cosa significasse quell'espressione che aveva usato, sul fatto dell'essere "speciale". Rose non voleva spaventarlo, così gli disse che si trattava di una sorta di gioco e che stava utilizzando alcuni poteri speciali che lei aveva. Rose si dileguò nel momento esatto in cui Malcom entrò nella stessa stanza in cui si trovava suo figlio. -Con chi stavi parlando?- gli chiese poi, notando il suo sguardo, che sembrava perso nel vuoto. -Beh, io stavo....stavo cercando di ripetere qualche formula magica che ho sentito dalle zie... credevo che potesse essere facile utilizzare la magia, ma mi rendo conto che ho bisogno di un aiuto- rispose Michael, cercando di non tradire le sue parole con i suoi gesti. Malcom sapeva che suo figlio aveva effettivamente bisogno di essere istruito sull'uso della magia, specie per il suo alto potenziale. Inizialmente aveva pensato anche che potesse occuparsi lui dell'istruzione di Michael, o anche Nancy, ma il problema della nuova "minaccia" ancora sconosciuta, non permetteva loro di impegnarsi in altro. Giunsero poco dopo anche gli altri, che iniziarono a preparare il pranzo, durante il quale Malcom propose improvvisamente: -Credo che sia giunto il momento per Michael di seguire la scuola per imparare ad apprendere l'utilizzo della sua magia-. Nancy condivideva la sua idea e così pensò di mandare Michael alla scuola che frequentavano anche tutti gli altri bambini. -Io credo che bisogna istruirlo più velocemente possibile, così che possa essere pronto per affrontare qualsiasi situazione. Per questo motivo credo che la cosa migliore sia di affidarlo a Christopher: è stato lui il nostro maestro in quest'ultimo periodo ed è perfetto- propose Kate, in risposta alle tante domande che si annidavano nella mente di Malcom e Nancy. -Sì, credo che sarebbe la cosa migliore!- si associò Ava, spiegandone il motivo: -Lui è in grado di scoprire molto facilmente qual è il suo potere particolare e saprà come tirarlo fuori. Del resto ha un'esperienza centenaria-. Nancy si dispiaceva all'idea di dover lasciare andare Michael, ma sapeva bene che quello era il modo migliore per proteggerlo. -Allora domani Michael partirà per andare da questa persona e visto che siete voi a conoscerlo, credo che la cosa migliore sia che andiate voi- disse Nancy. Malcom si era reso conto che il vero motivo per non accompagnarlo, era per non essere costretta a trovare un modo per distaccarsi da lui, ma non sapeva cosa dire in quel momento: anche lui avrebbe voluto avere i suoi figli sempre vicini, specie visto il nuovo pericolo che incombeva su di loro, però sapeva che era la cosa giusta. In quel silenzio, fu Michael a rassicurare tutti:- credo che sia la cosa migliore e poi non sarà per sempre. Basterà conoscere il mio potere e apprendere gli incantesimi che mi possono servire, almeno quelli essenziali e tutto è fatto-. Terminarono il pranzo silenziosamente, dopodiché Nancy preparò uno zaino con alcune cose essenziali e gli disse che se lui avesse avuto bisogno di lei, avrebbe potuto aprire in qualsiasi momento il portale, sicura che sarebbe stata una delle prime cose che Christopher gli avrebbe insegnato. Michael l'abbracciò, non riuscendo a trattenere le lacrime: nonostante Nancy, Malcom e Hope si fossero allontanati da lui per andare a Napoli, questa era la prima volta che veniva lasciato solo con un estraneo. Nancy cercava di non commuoversi, ma a stento trattenne le lacrime. Kate giunse nella stanza ed aprì il portale, mentre gli altri lo salutavano da lontano. -Christopher! Christopher!- iniziò a chiamare Kate una volta attraversato il portale, sperando in una sua comparsa. Michael si meravigliò del fatto che non fossero apparsi proprio dinanzi a Christopher, dato che secondo quanto gli aveva spiegato sua madre, il portale doveva condurre chi lo apriva proprio dinanzi alla persona sulla quale ci si era concentrati. Iniziò a guardarsi intorno e quel posto gli ricordava tanto quello di una storia dell'horror raccontata da suo padre: nell'aria c'era una sorta di nebbia, sebbene permettesse, stranamente, una certa visibilità e dalla quale emergevano dei puntini rossi, come occhi che fissavano minacciosi e pronti ad aggredire chiunque; il colore del cielo era di un blu, che si avvicinava al nero, ma un nero così oscuro, che anche gli alberi di quella specie di palude, sembravano assorbirne la tinta; oltre quegli alberi, immersi nel fango, c'erano dei rovi che si innalzavano fino a toccare delle nuvole, anch'esse nere, ma da contorni bianchi. Michael teneva stretta la mano di Kate e di Ava, incamminandosi con un certo timore per il sentiero. Ava si apriva la strada per poter attraversare i rovi, mentre Kate teneva la mano di Michael e continuava a gridare il nome di Christopher. Attraversata questa fitta foresta, non avendo udito alcuna risposta da parte sua, si incamminarono per un nuovo sentiero, che portava verso una piccola collina, dove l'erba era verde, rigogliosa e fiorita, proprio come se fosse uno splendido giorno d'estate. Michael intravide un castello alla sommità di questa collina e lasciò per un momento la mano di Kate. Nel farlo, Michael sentì aprirsi la terra sotto di sé, iniziando a sprofondare, come se si trovasse in una palude di sabbie mobili. Kate lo riafferrò e lo pose sul sentiero. -Ascolta, so che ti sembra un posto tranquillo, ma per poter camminare qui, devi darmi sempre la mano: non a tutti è consentito essere qui e ci vuole un ciondolo particolare, altrimenti resterai bloccato sotto terra-. Michael si era spaventato non poco all'idea che potesse rimanere in un luogo simile, ma Kate continuò a spiegargli: -hai visto quel castello?...in quel castello potrai muoverti tranquillamente e non devi temere: quando sarà il momento Christopher darà anche a te uno dei ciondoli, così potrai muoverti per questa collina. Tuttavia devi ricordare che anche questa è una zona di addestramento e quindi ci può essere sempre qualche pericolo in agguato-. Michael sapeva che non poteva lasciarsi andare alla paura e sebbene le gambe gli tremassero, doveva fare la sua parte per sconfiggere il nuovo nemico. Fece solo un passo ed un serpente fece un salto che non si sarebbe mai aspettato da questo tipo di animale: Kate intervenne prontamente, bloccandolo e uccidendolo, sotto lo sguardo incredulo di Michael. -Stai tranquillo: Christopher ti insegnerà come difenderti- disse Kate, sorridendogli. -Siete finalmente tornate!- disse Christopher, avvicinandosi prima ad Ava e poi a Kate, abbracciandole. Michael lo guardava e non riusciva a credere che fosse lui Christopher: era un giovane molto alto, dagli occhi azzurri e capelli biondi e lunghi, col corpo erculeo, pettorali e addominali molto sviluppati. -Tu devi essere Michael!- esclamò poi avvicinandosi a lui e Michael rispose timidamente di sì. -Tu sarai un elemento essenziale per sconfiggere questo nuovo nemico, ma non sei ancora pronto e non sono sicuro di poter essere io ad insegnarti tutto ciò di cui hai bisogno- disse Christopher, che sembrava assorto in meditazione. -Vi ringrazio di averlo portato qui!- esclamò, dopodiché invitò tutti ad entrare nel castello. Michael aveva una certa reticenza, ma spinto da Kate entrò con loro nel castello. Sapeva che era destinato a fare qualcosa, ma ancora non sapeva cosa.

LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora