CAPITOLO 39: TRACCE DI TRADIMENTO

4 2 1
                                    

Hope era andata a casa di Kate ed Ava, dopo che anche sua madre sembrava scomparsa, visto che aveva bisogno di qualcuno con cui parlare. -Io non capisco come mio padre abbia potuto fare questo!- esclamò Hope, dopo che Kate aveva accompagnato a scuola il piccolo Michael e proseguì, rivolgendosi ad Ava -Insomma, io provo un sentimento reale per Caleb, ma per colpa sua ho dovuto dirgli addio-. Ava intuiva che Malcom avesse fatto qualche cosa per proteggere sua figlia da una sofferenza maggiore e che questo lo aveva persino spinto a mentirle. -So che per te può essere dura crederlo, ma sono certa che tuo padre ha agito con buone intenzioni. So anche che quando si è innamorate, non si possono mai comprendere pienamente le ragioni degli altri e le motivazioni che ci sono dietro decisioni tanto drastiche- e dopo una pausa, Ava proseguì -quando avevo la tua stessa età, io avevo trovato un ragazzo che mi piaceva e per il quale sentivo un sentimento più forte che la semplice amicizia. Ai miei tempi non c'era questo controllo severo sulle unioni miste, ma era mio padre che non voleva darmi il suo permesso. Io decisi di scappare con lui e così vissi per un anno in un piccolo appartamento e nonostante ci mancassero molte cose, io ero felice. Devi sapere che a differenza tua, io non ero una grande strega potente, anzi non avevo neanche studiato nella scuola: sapevo solo qualche piccolo trucchetto. Un giorno decisi di fare una sorpresa a quel ragazzo e così andai a cercarlo a lavoro: tutto quello che avevo potuto vedere era che si stava baciando con un'altra. Ritornai a casa, cercando le parole giuste per scusarmi con mio padre, per avergli detto che nonostante i suoi poteri non era stato in grado di proteggere la mamma e che non poteva impedirmi di stare con quell' uomo. Non appena ritornai, mio padre non si mostrò arrabbiato con me, ma mi abbracciò e in quel momento non ci fu bisogno di parole. Il giorno dopo gli raccontai tutto e lui mi disse che voleva fare il possibile per impedirmi di farmi male ed era per questa ragione che mi aveva detto di lasciar andare quel ragazzo. Solo dopo scoprii una cosa ancora più tetra: mio padre aveva usato un incantesimo per convincermi ad andare al suo ufficio, perché l'idea di quel ragazzo era di uccidermi quella notte stessa-. Hope ascoltava attentamente le sue parole e cercava di capire quali fossero le reali intenzioni di suo padre e cercava un modo per convivere col dolore di non poter stare con l'uomo che amava. -Io non faccio parte del consiglio dei guardiani, ma so che la decisione di opporsi ai matrimoni misti è al di sopra di tutti e neanche tuo padre può opporsi. Sono certa che anche per lui è molto difficile- disse Ava, cercando un modo per far rinascere in Hope il sentimento di amore verso suo padre: lei conosceva molto bene Malcom e sapeva quanto aveva sofferto dopo aver creduto che i suoi genitori lo avessero abbandonato. -Forse hai ragione- disse Hope, dopo aver considerato attentamente quanto le aveva detto Ava e iniziò a cercare di contattare mentalmente suo padre. -Non riesco a contattarlo!- esclamò dopo vari tentativi e poi aggiunse -forse la barriera...- ma venne interrotta da Ava, che le chiese di quale barriera stesse parlando. Hope smise di provare a contattare suo padre e notò che non riusciva a contattare neanche sua madre. -Hope ora devi dirmi cosa intendi per la barriera..- seguitò a domandare Ava ed Hope iniziò a spiegarle quanto era successo con i guardiani e la loro decisione di dividere i due mondi. -Questo vuol dire che loro sono bloccati dall'altra parte?- chiese poi, pensando che poteva essere un vantaggio, ma per certi versi anche uno svantaggio: se erano bloccati dall'altra parte, non avrebbero potuto controllare l'operato dei guardiani, ma allo stesso tempo potevano controllare gli umani. -No, non ha senso!- esclamò Hope e notando lo sguardo interrogativo di Ava, spiegò -Mamma era da quest'altro lato della barriera e non poteva attraversarla aprendo semplicemente un portale: con l'incantesimo che è stato realizzato, non c'è modo di manomettere la realtà spaziale-. Ava iniziò a riflettere, dopodiché pensò di aver compreso come stavano le cose: -Probabilmente Malcom avrà utilizzato la sua tecnica speciale e sarà riuscito ad entrare e ad uscire, andando via con Nancy-. Hope non capiva il motivo per cui suo padre avesse fatto una cosa simile, ma non c'erano dubbi che doveva essere importante. -Io credo che quest'idea sia stata alquanto folle!- esclamò Ava, dopo aver scrutato in giro, per poi proseguire -Isolando i due mondi noi non possiamo controllare gli umani ed il nostro primo compito è proprio quello di proteggerli dai pericoli e al contempo di proteggere la natura da loro: mantenere l'equilibrio. Ora, se non possiamo essere presenti..- disse ed Hope iniziò a preoccuparsi ancor di più per Caleb. -Stai tranquilla- le disse Ava, portandole una mano sulla spalla e cercando di rassicurarla -io sono sicura che i tuoi genitori non permetteranno che gli capiti nulla!-. Hope sapeva che Ava era nel giusto: del resto preoccupandosi non avrebbe risolto nulla. L'unica cosa che poteva fare era indagare su quel caso che aveva portato all' innalzamento della barriera. -Ti ringrazio per le tue parole- le disse, spostando delicatamente la mano dalla sua spalla. -So molto bene di non poter fare nulla per lui, almeno non direttamente- disse Hope, iniziando a preparare uno zaino, riempiendolo di provviste essenziali e proseguendo -però posso indagare su quei guardiani: subito dopo essersi svegliati hanno detto che un umano si è introdotto qui per rubare un'anfora. Io non credo che un essere umano potesse essere capace di questo, almeno non da solo. La cosa più probabile è che sia stato aiutato dall'interno, o che non sia mai esistito realmente. Bisognerebbe verificare che quest'anfora sia sparita, perché sono certa che l'unica cosa su cui non hanno mentito, è proprio il potere di quell'anfora-. Ava sapeva che quella missione di ricognizione potesse essere troppo rischiosa, così si propose di andare con lei. -Sai quanto ti voglio bene, ma in due potrebbero scoprirci più facilmente. Poi, in questo modo, avremo l'opportunità di indagare contemporaneamente in due luoghi diversi, per poter giungere prima ad una soluzione finale-. Ava decise di darle ascolto, o almeno questo le voleva far credere: anche lei conosceva bene la tecnica del terzo occhio e non perse neanche un istante per poterlo evocare. Hope partì quindi alla ricerca dell'anfora e decise di iniziare proprio dalla casa dei due uomini che la dovevano custodire.

LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora