38 • Passerai, Summer?

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🍁 Evan 🍁

Ciao, Summer.
Ho così tante cose da dirti. Così tante cose che mi si agitano dentro. E so che non posso venire a gettartele addosso, anche se dopo probabilmente starei un po' meglio.
Ma non posso chiamarti e urlarti al telefono il male che mi hai fatto, non posso riempirti il cellulare di messaggi in cui ti dico quanto ti sto odiando, quanto mi hai delusa, quanto mi hai fatto male.
E non è giusto. E non me lo merito, neanche un po'.
So di non essere l'uomo più buono di questa terra, so di aver fatto male a mia volta ad altre persone.
Ma questo dolore, non me lo merito comunque neanche un po'.
È tutta colpa tua.
È tutta colpa tua, questa cosa l'hai iniziata tu e questa consapevolezza non mi da pace. Mi fa sentire arrabbiato.
Con te, con me stesso.
Perché lo sapevo che sarebbe finita così, ti ricordi che lo sapevo?
Ho messo sul tavolo tutte le mie paure più grandi, e tu mi hai colpito proprio lì.
Proprio dove ero già stato ferito, dove sapevi di trovare il punto più debole, dove sapevi avrebbe fatto più male.
Non dovevo lasciarmi convincere un anno fa. Dovevo restare fermo sulle mie decisioni, dovevo essere più forte, dovevo combatterlo questo sentimento.
E non è vero che l'amore si asseconda sempre.
Non è vero che certe cose valgono il dolore che si prova dopo.
Mi hai regalato i mesi più belli della mia vita. Ma nonostante questo, li cancellerei all'istante se servisse a non provare ciò che provo adesso.
Li cancellerei con un colpo di spugna e senza pensarci due volte se questo mi aiutasse a tornare la persona che ero.
Tu meglio di chiunque altro dovresti sapere quanto ero perso un tempo. Quanto ci ho messo a ritrovarmi, a costruire l'uomo che sono oggi -o l'uomo che ero ieri.
E tutta quella fatica per cosa?
Mi sono perso di nuovo, Summer. Mi sono perso per colpa tua.
E mi piaceva la persona che ero, avevo imparato ad amarla, ad apprezzarla.
La rivoglio indietro, cazzo.
Ma non la trovo più.
Parlo con me stesso, mi guardo allo specchio, mi circondo delle persone che amo, cerco aiuto in loro anche se non lo chiedo esplicitamente, mi sforzo di fare le cose che mi piacciono.
Ma non mi trovo lo stesso.
Non riesco a trovare un senso.
Non riesco a vedere la bellezza.
Ed ho paura, ho una paura del diavolo di sentirmi per sempre così.
Dicono che il dolore ti cambia.
Lo so. Lo sento.
E non voglio accettare che tu quella persona che ero diventata te la sei portata via.
Hai fatto le valige, hai comprato un biglietto aereo, mi hai voltato le spalle e quella persona è venuta via con te.
Nessuno può ridarmela indietro dopo questo, neppure tu.
Mi piaceva quella persona. Te l'ho già detto quanto mi piaceva e quanta fatica avevo fatto per diventare quello che ero diventato?
Ti odio.
Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, ti odio.
Ma non sempre.
Purtroppo non sempre.
Mi sento una donna con gli ormoni sballati.
Mi sento un bipolare affetto da sbalzi d'umore epici.
Il momento prima faccio pensieri davvero poco carini su di te.
Quello dopo penso che alla fine tu non sei cattiva, io ti ho conosciuta e tu non sei cattiva, questo dolore non me lo volevi causare di proposito.
Ma è successo.
È successo perché, forse, alla fine siamo tutti degli egoisti, lo siamo per natura e non abbiamo scelta, e quando si tratta di scegliere tra noi stessi e qualcun altro, anche se quel qualcun altro è la persona che dici di amare, non possiamo fare a meno di scegliere noi stessi.
Non lo so.
Io non so più niente se non che ho un disperato bisogno di risposte.
Mi aggiro per i più patetici articoli di Internet alla ricerca di soluzioni, di modi per stare meglio.
Ho letto che scrivere aiuta.
E un po' è vero, anche se in confronto a tutto il tempo che ho davanti, questi dieci minuti in cui sento il petto più leggero e respiro meglio, sono niente.
A meno che non continui a scrivere per sempre.
In questo momento sento che potrei, sai?
Solo che più scrivo, e più tutto questo vorrei dirlo a te.
Vorrei che ti rendessi conto di cosa mi hai fatto, vorrei che me la trovassi tu una soluzione.
Tu ce l'hai una soluzione.
Ma io non la voglio da te.
Perché hai comunque rovinato tutto. E questa è un'altra cosa che non ti perdono.
So che qualunque cosa accada d'ora in avanti, hai rovinato la cosa più bella della mia vita.
Ma come ti sei permessa, eh?
Ed ecco che torno ad odiarti.
E poi a ricordare il modo perfetto in cui mi hai amato.
E allora adesso mi manchi.
Mi manchi.
Te lo ricordi quando ti ho parlato di quanto mi terrorizzasse questo sentimento?
Lo sto provando di nuovo. Lo sto provando come non l'ho mai provato.
E mi sta ammazzando. So che è lui più di tutto che mi sta ammazzando.
E non sai quanto praticamente tutti i giorni vorrei prendere un volo e raggiungerti, implorarti per darmi un'ora del tuo tempo. So che me la concederesti.
Ma so anche che non cambierebbe le cose.
Sono cresciuto ascoltando la gente parlare di quanto fosse importante lasciare andare le cose che fanno male, lasciarle andare quando quel male supera il bene.
Perché sennò faranno male per sempre, invece così starai solo male per un po' ma poi passerà.
Ma sarà vero? Passerà?
Passerai, Summer?
O sarai sempre il mio futuro rovinato?
Quando smetterò di immaginare come sarebbe stato?
Quando tornerò a stare bene?
Voglio solo tornare a stare bene.
Rivoglio solo la mia vita.
Come faccio a riprendermela?

Rompi Questo Silenzio (Until I Breathe #2)Where stories live. Discover now