I've lost everything, except you. || Part 2 ||

Chapter 16 - I remember.

"È.." "Felix, ti prego, dimmi cos'ho lì dietro!" lo supplico spazientita, tenendo i capelli fermi su di un lato. Il ragazzo è vacillante, la voce falsata da sussulti e le dita tremolanti. Fiuto la sua paura, la sua preoccupazione　　...　　e questo mi agita più di quanto non dovrebbe
"È una piuma─" sussurra "─una piuma rossa e verde".

I sensi scattano in uno stato di massima allerta, il cuore sembra esplodere nel centro del petto, i polmoni sembrano riempirsi d'acqua, appesantirsi, e la testa prende a piroettare con notevole forza e rapidità. "COSA CAZZO SIGNIFICA?" spingo il ragazzo lontano da me dopo essermi voltata, muovendo qualche passo all'indietro fino a schiacciarmi contro il muro. Felix è terrorizzato, adesso. Forse ha il timore che possa fargli del male, nonostante sappia quanto sia speciale l'amore che provo per lui, ma tuttavia è comprensibile　　...　　anche Peter gliene ha fatto. "È come se ─ è come se si mescolassero" farfuglia "Al centro è giallo, giallo scuro e ─ non lo so, non lo so!" si porta le mani tra i capelli, attorcigliando le ciocche bionde intorno a quest'ultime, lo sguardo vagante sul pavimento. Devo calmarmi. Devo calmarmi oppure entrambi perderemo la calma.

Traggo profondi respiri, gonfiando il petto ad ogni immissione d'aria. "Scusami, Felix" mormoro sottovoce, catturando il labbro inferiore tra i denti. Mi avvicino con cautela, come fosse un cucciolo ferito, raccogliendo poi il suo viso tra le mani per far sì che mi guardi dritto negli occhi "Non volevo spaventarti" dico sinceramente, avvicinandomi un po' di più per lasciargli un affettuoso bacio sulla fronte. Chiude gli occhi, forse stanco, respirando piano "Di cosa credi si tratti?" mi allontano nuovamente, prendendomi del tempo per cercare le parole giuste.

"Prima che morisse, Peter ha usato le sue ultime forze per ancorare la sua anima alla mia　　...　　la sua essenza, per la precisione" osservo i lineamenti del suo viso per appurarne i cambiamenti, studiarne le reazioni, riscontrando da subito un'espressione perplessa mista a stupore e confusione "Ha voluto preservarla, tenere al sicuro tutto ciò che ne concerne ed assicurarsi che nessuno potesse scalfirla, almeno fino a quando non potrà riappropriarsene　　...　　e nessun profilo rispecchiava meglio tali caratteristiche, di uno scrigno vivo e indistruttibile" "Cosa significa?". Deglutisco mentre realizzo ciò che sto per dire　　...　　il fiato spezzato che provoca dolore ad ogni respiro.

"Che cercherà un modo per tornare".

( ... )

È la prima volta che Robin mi permette di passare a prendere Roland all'uscita della scuola elementare. Anche lui, come tutti gli altri, pensa che non sia una buona idea presentarsi in un luogo brulicante di bambini　　...　　considerando quanti ne abbia assassinati per puro divertimento.

Per rendere ancor più entusiasta il riccioletto, ho deciso di portarlo a mangiare un gelato da Any Given Sundae, dove la gelataia, conoscendolo già molto bene, si affretta a preparare un cono con cioccolato e panna non appena lo vede correre verso l'ingresso per prendere posto al suo tavolino preferito. Egli lascia ricadere distrattamente lo zaino sul divanetto ed io, guardandolo fiondarsi sul gelato, ridacchio divertita "Sei incredibile" scuoto il capo, andando a raccogliere con la lingua il pistacchio che comincia a colare lungo la cialda.

Le ampie vetrate mostrano la bellissima giornata calda e soleggiata, perfetta per trascorrere del tempo all'aperto e magari fare lunghe passeggiate in tutta serenità. Lo sguardo si posa su due persone, sedute su di una panchina al di sotto di un lampione. I due si tengono per mano, stringendo un frappé in quella libera. Esso, poco dopo, si incrocia con quello del ragazzo, che balza in piedi nello stesso preciso istante in cui nota la mia presenza. Jeremy avanza a passo svelto verso la gelateria, dopo aver lasciato la mano della povera ragazza che, come una deficiente e con lo sguardo perso nel vuoto, resta esattamente dov'era.