"Lo seppelliremo qui, a lui non serve più" biascico, l'amarezza impregnata nel suono della mia voce, mentre le mani sporche gettano terreno sullo scrigno divenuto nero. Mi tiro su, una volta sotterrato l'oggetto, scivolando al fianco di Felix. Il bosco è l'unico luogo, di Storybrooke, nel quale vige il silenzio. Lascio che quest'ultimo inebri ogni mio senso, permettendomi così di distanziarmi dal resto della languida cittadina.
Avevo voglia di farvi ritorno, un'ultima volta, prima di abbandonare completamente ─ ed in modo permanente ─ Derya Hood e tutto quello che ne concerne. Vivere questa realtà, anche solo per un altro giorno, significherebbe dover fare a botte con i ricordi ... ed io non ho più le forze per lottare. Scorre già abbastanza veleno nelle mie vene.
"Basta tirarle per le lunghe, è giunta l'ora di andare ".
È finita.
La linea di confine è visibile all'occhio umano, rilucente sull'asfalto. Non vi è nulla oltre lo scudo magico che divide i due mondi e che esclude Storybrooke dalla cartina del Maine, ma non ho paura. Senza esitare, dunque, muovo un passo nella sua direzione, realmente pronta a porre fine a tutto. Non attendo neanche una conferma di Felix, ormai stanca di aspettare.
L'estremità di una delle mie nike sfiora la linea rossa, ma quest'ultima si tira indietro nell'istante in cui il mio udito viene devastato dal fragore assordante di una tempesta imminente. I fulmini adesso sovrastano la città, affiancati dal vento che quasi piega gli alberi verso il suolo. Mi aggrappo saldamente al ragazzo che, a sua volta, mi vede come un appiglio. "Cosa cazzo sta succedendo?" grida nel tentativo di farsi sentire al di sopra del frastuono. Una nube viola prende vita dal terreno, issandosi imponente su Storybrooke. Le labbra si schiudono in un suono flebile, quasi sordo, insieme alle palpebre che tendono a sgranarsi.
"Magia".
Faccio fatica a tenermi in piedi, in un primo momento. La lunga gonna, alla quale non sono più abituata, mi rende difficile destare le gambe dal torpore causato da quella che sembra essere una materializzazione non voluta. Levo lo sguardo su Felix, che si trova alla mia sinistra. Prossima a dire qualcosa in merito, mi rendo conto di aver sbagliato persona; incontro lo sguardo smarrito di Jeremy, che lo distoglie rapido dal mio. Faccio lo stesso, conducendolo sulla coppia che si erge a pochi metri di distanza dalla Regina. "Biancaneve! Cos'è successo?" quasi strilla la donna, avvolta in un ampio abito bianco che ha tutta l'aria di appartenere ad una principessa. Biancaneve sospira, lanciando un'occhiata fugace all'area circostante "Siamo tornati".
( ... )
"Sapevo che, prima o poi, ti avrei trovata qui"
la voce di Robin irrompe nella mia stanza. Egli non mi coglie di sorpresa poiché, esattamente come lui, sapevo che sarebbe stata questione di pochi minuti, prima che varcasse la soglia della porta. Sorrido amaramente, muovendo leggiadra le dita sul bordo in legno della finestra. Mi pare ancora di sentire la vocina spaventata di Roland, mentre l'Ombra lo strappa con forza dal suo letto. Vedo l'atto d'amore di una sorella, che sacrifica tutta se stessa per seguire il fratellino nell'avventura che cambierà la sua vita per sempre. Soffio una risata blanda sapendo che, allora, più che " avventura " l'avrei definito " incubo ". Quel giorno non sapevo che sarebbero trascorsi secoli, prima che potessi nuovamente mettervi piede. "Ho lasciato queste quattro mura quand'ero soltanto un'ingenua ragazzina, adesso, invece, ho come la sensazione di averla azzannata senza alcuna pietà e di averne vomitato la carne" riferisco senza curarmi della sua reazione, fissando la casetta disabitata ed usurata dal tempo che mi si pone di fronte; nei miei ricordi, si presenta per un attimo l'immagine del viso angelico della ragazza che ogni giorno, puntuale come un orologio, sbucava dalla finestra del piano superiore ... infondo, Fay è ancora lì che mi sorride.
"Come potrei dimenticare i passi svelti di chi, al mattino, improvvisava gare podistiche per correre a darmi il buongiorno?" abbozzo un sorriso, senza voltarmi "Non ti mentirò, non dirò che non è stata colpa tua" sospira, avvicinandosi con cautela "Ognuno di noi è padrone del proprio destino ed ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni" prosegue, prendendo posto accanto al mio "Ma puoi scegliere di smettere di commettere errori, cominciando ad accettare l'idea che ti abbia già perdonata". Mi volto a guardarlo, l'espressione perplessa e al contempo sorpresa. "Sei la mia bambina, Derya. Nonostante tutto, non smetterai mai di esserlo" sorride, seppur vagamente triste, carezzandomi la guancia privo di qualsiasi forma di timore. Gli permetto di dedicarmi tali attenzioni, chiudendo per un attimo le palpebre sugli occhi. "So che proverai di nuovo ad andar via, quando saremo tornati a Storybrooke, ma questo non mi impedisce di dirti ciò..." le sue mani si stringono intorno alle mie, che va a premersi contro il petto. Lo sguardo incontra il suo, segnato dal tempo e dalla malinconia latente. Io lo ascolto, in silenzio. L'unico suono, adesso, è quello della musica di cui i nostri cuori battono la misura. "Continuerò ad amarti oltre ogni limite e confine, anche quando mi avrai dimenticato. È già accaduto una volta e malgrado non sia realmente pronto, lo farò una seconda" il fantasma gemente di una risata riecheggia nello spazio dettato dalla poca distanza che ci divide "E non perché mi crogiolo nell'illusione dell'ingenua ragazzina che ha lasciato questa camera in quella gelida notte, bensì perché resterai in eterno la forma d'amore più pura che abbia mai conosciuto".
Non serve altro.
In un attimo, le sue braccia avvolgono il mio corpo come fossero plasmate appositamente per quest'ultimo; come un abito creato accuratamente su misura. Mi stringo a lui, avvertendo la necessità di un abbraccio del quale, fino ad ora, non credevo avessi bisogno.
"Sono qui" sussurra, lasciandomi un bacio sulla fronte.
PETER'S POV:
"Vivi ... ed io vivrò attraverso te"
mi ripeto
ma lei, questa volta, non può ascoltarmi.
Spazio autrice:
Come scritto nell'annuncio, non posso stabilire un giorno di pubblicazione. Proverò ad essere più presente e anche un solo capitolo al mese sarà un gran traguardo! Mi dispiace davvero tanto, credetemi, ma preferisco scrivere poco anziché scrivere in modo superficiale poiché forzata a farlo.
Ciò non significa che non senta la vostra mancanza o che non vi voglia bene!
AH
Sì, ho cambiato i tempi verbali perché effettivamente risulta più comodo per me e rende più scorrevole la lettura.
A presto, babies <3
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I've lost everything, except you. || Part 2 ||
Fanfiction‟ You know that place between sleep and awake? That place where you still remember dreaming? That's where we'll meet that's where I'll waiting because that's where I'll always love you „ #1 storybrooke
