I've lost everything, except you. || Part 2 ||

Chapter 33 - Old Allies.

Stento a credere che Herakleides mi abbia fatto questo.
Stento a credere che, come la Fata Nera, abbia preso Narciso, ritenendomi incapace di fargli da madre.

La mia vita è stata stravolta in un attimo e d'allora non ha mai più ritrovato la propria stabilità. Essa è divenuta un continuo lottare tra una vendetta e l'altra, un crollo psicologico tra le infinite insicurezze, il dubbio di non potercela fare in questo mare immenso di paure, lo squilibrio tra le mura di tutte le celle dentro le quali mi hanno confinata e la continua sensazione di star perdendo parti importanti di me. Perché tutto il mondo, da quell'istante, ha cominciato a sgretolarsi　　...　　e prima o poi avverrà il collasso generale.

Mi risveglio dall'ennesimo stato di trance, scoprendo le pareti attempate del Bed & Breakfast di Granny. Sbatto più volte le palpebre perplessa, dal momento che mi aspettassi un'altra camicia di forza. Scendo con cautela dal letto perfettamente ordinato e camminando verso la finestra so di poter incontrare uno scenario finto, segno inequivocabile che si tratti di un incantesimo di Herakleide, ma ciò che vedo è semplicemente la via principale di Storybrooke che, a quanto pare, è ancora vittima del Sortilegio Oscuro.

Sono sola in questa situazione.
Felix non ha memoria, il padre di Narciso mi si è ritorto contro e Peter　　...　　Peter mi ha tradita così tante volte che non gli affiderei nemmeno la vita di un moscerino.
Non so da dove cominciare e neanche sono sicura di poterla risolvere. Inoltre, non essendo la Salvatrice, non è compito mio spezzare l'incantesimo.

"Non ti ricordavo così dormigliona"
sobbalzo bruscamente, afferrando la lampada antiquaria dal comodino e scagliandola sullo sconosciuto senza starvi a riflettere.
"Dio, Dee!" impreca, massaggiandosi la fronte.

I capelli lunghi e ricci gli sfiorano le spalle e fanno contrasto con la pelle ancor più nivea della mia, essendo questi ultimi neri come la pece. Le labbra carnose adesso sono arricciate per il dolore che storce anche i suoi tratti, lasciando però invariati quegli occhi tanto profondi quanto assurdamente familiari.

"Conterò fino a zero e poi mi dirai chi cazzo sei" ringhio sulla difensiva, stringendo le dita in due pugni. Il ragazzo ridacchia, scuotendo il capo divertito. "Ho la faccia dipinta come quella di un clown, per caso?" "No, no.." soffia nel tentativo di reprimere una risata, guardandomi con gli occhi leggermente lucidi "Parla!" sbocco, vicina a lanciargli qualcos'altro contro, possibilmente un oggetto contundente.

"Eppure dicevi che non avresti mai dimenticato il tuo piccolo campione"
il respiro si ferma in gola, dando forma ad un nodo pesante e dolente
"Come hai detto che l'ombra ti avrebbe riportata a casa il giorno dopo e come, sulla tomba di papà, hai promesso che saresti tornata a prendermi"
l'amarezza nella sua voce da uomo è tangibile, e adesso è quest'ultima a divenire un oggetto contundente che va a trafiggermi il cuore come un'arma a doppio taglio
"Ed ora eccomi qui　　...　　a mantenere la tua promessa" s'inumidisce piano le labbra con la lingua, prima di proseguire "Ho lasciato la Foresta Incantata dopo aver saputo di mio nipote e di come ti è stato strappato via. Ho pensato che morirei se dovessero fare lo stesso con la mia bambina e.." "Hai una figlia?" faccio uno scatto verso di lui inginocchiandomi poi ai suoi piedi, gli occhi lucidi e le labbra tremolanti "Robin" sorride "E devo dire che ti somiglia molto"
porto le mani a coprire le labbra, pronta a scoppiare in lacrime "Rory.."
e com'è sempre stato, Roland, che non ha mai sbagliato un colpo, sa perfettamente di cos'ho bisogno in questo momento　　...　　allora avvolge il mio corpo vacillante in un abbraccio caldo e ricolmo d'amore, dentro il quale mi lascio andare volentieri.