31

186 40 14
                                    

La mattina seguente in laboratorio, mentre le analisi del materiale prelevato nella cascina abbandonata di Osvaldo Bisleri proseguivano, Elisa si avvicinò a Stefano «ho bisogno di parlarti» disse

Lui rialzò o sguardo dal microscopio e si girò verso di lei «dimmi»

Elisa era agitata, si guardò circospetta nella stanza per accertarsi ulteriormente di essere sola con lui «credo che Willy sia Gualtieri» disse con un filo di voce.

Stefano si alzò dalla sedia «cosa?»

«Sono seriamente convinta che quell'uomo c'entri» affermò lei

«Ma è un ispettore?»

«Lo so»

«Cosa è successo ieri nel bosco?» chiese Stefano memore di come era ritornata alla cascina il giorno prima

«Nel bosco nulla, ero solo impaurita da una sensazione, ma c'è altro, non è solo dovuto a questa sensazione che percepisco»

«Racconta»

«Sono partita da una considerazione, ammettendo che Giuliano abbia visto che ha rapito Amedeo, mi sono chiesta perché non andare alla polizia?»

«Per paura» rispose lui

«Certo ma se hai paura è appunto dalla polizia che vai, perché è l'unica che ti può proteggere a meno che...» non finì la frase volontariamente attendendo che Stefano metabolizzasse il concetto

«A meno che non ha visto un poliziotto prendere il suo amico» continuò l'uomo intuendo dove Elisa volesse arrivare.

«Esatto»

Lui annuì «ok ci può stare, ma ci sono almeno cinquanta agenti in quel commissariato, come sei arrivata a lui?»

«Ho fatto un po' di ricerche» disse lei «la prima vittima Anna Franchi è stata uccisa ad aprile, e lui in quello stesso mese ha subito un forte stress dovuto al divorzio» iniziò a raccontare «poi nel mese di luglio è andato via, in ferie, ma non si sa ancora dove esattamente e nello stesso periodo sono spariti Fabio e Maria in Liguria» continuò «e poi c'è una cosa che mi ha fatto pensare molto, quando stavamo per scagionare Brugoli, lui si è affrettato a gettarci in pasto Bisleri come se stesse manovrando le indagini»

«Contro Bisleri ci sono prove però, era in Liguria sicuramente in quel periodo, conosceva almeno due vittime se non tutte, il suo cascinale abbandonato è a poche decine di metri dalla grotta dei sacrifici»

«Lo so, lo so»

«Queste sono prove, le tue no»

«Però io non riesco a togliermi dalla testa che sia coinvolto» disse lei «è come se nascondesse qualcosa»

Lui la guardò, sembrava davvero esausta «hai riposato stanotte?»

«In verità non molto, sono stata sveglia con Ricciardi a cercare indizi»

«L'ispettore Ricciardi è a conoscenza di tutto questo?»

«Si, Massimo mi ha aiutato a mettere insieme i pezzi» rispose

«Anche lui è convinto che Gualtieri sia Willy?»

«Cerchiamo di appurare la verità, mi conosci sai che mi baso sempre su cose reali, prove certe e so benissimo che non ne ho, per questo ho bisogno anche di te»

«Cosa vuoi che faccia?»

«Cercami un qualunque indizio che possa collocarlo sul luogo dei delitti o in quel cimitero»

Lui scosse la testa «ci proverò, ma sono tuo amico e ci tengo a te, non fare cose avventate se hai torto ti attiri contro tutta la polizia e se hai ragione devi stare attenta a Gualtieri»

«Lo so» ammise candidamente lei.

***

Erano quasi le undici del mattino quando il cellulare le vibrò. Lo prese e vide che era un messaggio di Massimo: "ho trovato qualcosa. Vieni da me in commissariato il prima possibile"

Immediatamente si alzò dalla sedia «Stefano mi dai le chiavi della volvo»

«Sono attaccate in bacheca vicino alla porta» rispose lui alzando lo sguardo

«Sto andando in commissariato da Massimo» disse al suo assistente «sembra ci siano novità»

«Elisa» Stefano la chiamò mentre lei, prese le chiavi, era già alla porta.

Si girò «dimmi»

«Stai attenta» le disse con un sospiro carico di tensione

Lei accennò un sorriso «starò attentissima» oltrepassando la porta e avviandosi lungo il corridoio ad uscire dal laboratorio

© Dan Ruben

INSIDE THE MINDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora