XII. SACRIFICE

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La navicella atterrò nell'hangar come previsto, ma solo quando la passerella d'apertura fu attiva che sei dei maggiori senatori si presentarono a pochi passi da loro, pronti a guardarli con un velo di disprezzo negli occhi.

Il primo a scendere fu Drysden, decisamente stupito per quel caldo benvenuto. Bastò infine vedere le espressioni sulle loro facce per realizzare che quel benvenuto era solamente una maschera per qualcosa di più profondo.

Non fece in tempo a bloccare Amila e Fisher o a pensare effettivamente un piano, che la confusione più totale si presentò ai suoi occhi. Vide nelle mani di uno dei senatori il suo tablet personale. Era una legge violata se avessero davvero spulciato tra le sue cartelle. Ma in realtà non sarebbero mai arrivati a tanto, o almeno fino a quel punto. Sembrava più che altro qualcosa che interessava solo lui.

Drysden avanzò. "Ci sono novità?"

I senatori continuarono a non rispondere, gettando brevemente un'occhiata ad Amila e Fisher dietro lui. "E' una questione che riguarda solo i senatori, capitano Fisher", rimbeccò uno.

Amila aggrottò la fronte. "Xander Fisher adesso è stato nominato comandante delle truppe. Se è strategia militare, penso che lui..."

"Lei non aveva né il diritto né l'approvazione per fare ciò", ribatté un altro. "Quindi, se non le spiace, capitano Fisher..."

"Ma lui..."

"Amila", la riprese Fisher stesso. "Mi dileguo."

Mentre Fisher lasciava l'hangar per vagare chissà dove, tutte quelle problematiche scivolarono in secondo piano. Piuttosto gli diedero una datapad in maniera frettolosa. "Lo scopra lei, senatore Vos."

C'era un ologramma da visualizzare. "E' direttamente diretto a voi", continuò poi il senatore. Drysden guardò prima il datapad e poi il senatore. "Il mittente è sconosciuto", disse. "Io non mi fiderei ad aprirlo senza averlo fatto analizzare."

 "Secondo me le conviene." 

Drysden allora non si fece scrupoli e cliccò sull'icona. Improvvisamente le luci dell'hangar si spensero, e un ologramma di dimensioni gigantesche si materializzò davanti a loro come un gigante di fronte a delle formiche. Era Rev Syrion. "Buonasera senatore Vos", salutò con un sorriso enigmatico. "Finalmente ho l'onore di parlare con voi. Di certo i tempi non sono i migliori, mi sarebbe piaciuto parlare con voi in un contesto amichevole. Non che vi abbia ignorato in questi anni... Anche quando Baeley era viva davi modo di mostrare la tua abilità nella politica e come leader. Solo che lo facevi trasudare da una maschera persa da tempo... una maschera che ha condotto Baeley alla distruzione. E così anche tu, che adesso hai il comando, subirai la medesima sorte." prese un oggetto dalla tasca dei pantaloni e lo mostrò. "Ho tuo fratello, senatore Vos", disse facendo ciondolare la collana di panlux di Tauson davanti all'oloproiettore. "E ho anche la sorella di Baeley." Lo sguardo di Drysden si incupì, mentre tutti gli altri iniziarono a bisbigliare sbigottiti. "Sono stati torturati per bene, ma da soli mi hanno rivelato ciò che c'era da sapere. Tuo fratello resiste con perseveranza, ha davvero fiducia in te. Chissà se per te vale lo stesso..." Fece una pausa. "Sono stanco di rimanere nell'ombra e patire il dolore che mi porto da anni alle spalle. Porterò a termine il volere di Baeley, qualunque cosa accada. E per la prima volta non sarò solo. Ho con me un potere che nessuna flotta potrà mai avere. Ho spie che monitorano qualsiasi cosa facciate, ho potenti alleati che bramano vendetta come me e ho tra le mani Tauson Vos. E sono pronto ad attaccare. Però voglio darvi un'opportunità, come l'avete data a Baeley prima di devastarla. La vita di vostro fratello per miliardi di tante altre, e lasciare il potere senza ulteriori spargimenti di sangue. Ma se non volete arrendervi, sarò costretto a mandare una carneficina e si avvierà una guerra che potrà avere ugualmente un esito negativo per voi." Syrion bevve da un calice qualcosa che sembrava vino. "Avete un giorno per pensarci, ma vi consiglierei di farlo in fretta. Ogni minuto che perdete è un minuto in più nel quale vostro fratello soffre." Si sentì un urlo agonizzante ampliarsi. "Almeno se deve morire, fatelo accadere senza troppe ferite sul corpo. Buona giornata."

Panlux - Il Nuovo OrdineWhere stories live. Discover now