Panlux - Il Nuovo Ordine

IX. BETRAYAL

Il Guardiano entrò nelle stanze private del grand'ammiraglio Syrion, dove si era ritirato dopo la scioccante prova a cui era stato sottoposto. Lo trovò che fissava un punto indefinito dello spazio, con la poltrona che gli dava le spalle.

La loro nave si muoveva oltre la coltre di nebulosa che li aveva portati fino a lì. "Ammiraglio", tuonò infine il semidio. "Gli dèi gradiscono sapere il piano da adottare da questo momento in poi."

"Giusto", si riscosse lui, alzandosi in piedi. "Per prima cosa li porteremo alla nostra base su Worren. Inizieremo a caricare l'artiglieria e dare il messaggio ai nostri pochi fedeli rimasti. E nel frattempo ogni dio verrà rilasciato in un pianeta chiave dell'Impero, mescolandosi tra la gente. Non appena avranno un mio segnale, dirò loro di scatenare l'apocalisse."

Il Guardiano gli passò davanti, ammirando lo sfondo celestiale che si muoveva intorno a loro. "Perché non farlo subito, ammiraglio?"

"Perché ho ricevuto una trasmissione da una mia spia", disse lui. Prese in mano il datapad e lesse ad alta voce un messaggio. "Ho sentito parlare Tauson Vos ed ha detto che è alla ricerca di una mappa. E' sicuramente diretto a Sequa. Non ha contatti con il Cuore, dunque è la volta buona per catturarlo."

"E come fa la tua spia a sapere questo?"

"Diciamo che fingersi un'ancella è un'attività tipica delle spie dell'Impero", sorrise malignamente. "E ogni sera, dato che la senatrice Wren e il marito dormivano separati, le somministrava delle gocce nell'acqua che le facevano dire tutta la verità mentre dormiva, proprio come una sonnambula." Poi riprese a leggere la lettera. "Amila oggi non si trova. Lo avrà seguito sicuramente. Puoi metterne due in un sacco. E poi... con Vos c'era una ragazza. Non so chi sia ma mi è sembrata parecchio sospetta."

"E perché non ha ordinato subito di catturare Vos, ammiraglio?"

"A quanto pare il tempo trascorre diversamente in quella nebulosa", affermò convinto. "I nostri sistemi hanno smesso di funzionare, ed ogni contatto con il mondo reale è andato perduto."

Syrion poi poggiò il datapad sul tavolo. "Vos è potente nell'uso del panlux. Ecco perché vi sto chiedendo di andarlo a catturare. Vivo."

Il Guardiano strinse ancora più fermamente il suo scettro. "Volete usarlo come esca, non è così?"

Syrion avanzò verso il Guardiano. "Voglio vedere morto quel figlio di puttana", rispose sprezzante. I suoi occhi, in effetti, sembravano emanare odio. "Avrà quello che merita. Niente scambi strategici, solo un'esecuzione esemplare di fronte a tutti. Proprio come volevano fare con la mia Baeley."

"E che devo fare con la ragazza insieme a lui?", chiese spontaneamente.

Syrion inspirò a fondo. "La mia spia è infallibile. Se ha detto che la trova sospetta, allora ci sarà sicuramente un motivo. Vorrei interrogarla, e se si rivelerà inutile, ucciderla comunque."

Il Guardiano chiuse gli occhi ed allargò le braccia, espandendo i sensi. "Credo di percepirli nel pianeta. Sì, li vedo... li vedo diretti a nord. Ma vedo diretti a nord anche..."

"La Wren", rispose l'ammiraglio al posto suo. "Maledizione, è vero. Occupati prima della Wren e poi portami Tauson. Subito."

Nel frattempo, un bip si levò in aria, rompendo l'atmosfera carica di energia e odio allo stesso tempo. Syrion prese in mano il datapad, controllando le notifiche. "E' un altro messaggio della mia spia", disse in un sussurro. "Dice che Drysden Vos ha presentato una proposta di ricaricare gli armamenti del Cuore, ma che è stata rifiutata. Ma se già ha proposto tale richiesta, vuol dire che teme qualcosa. E se l'Assemblea arriverà a dargli ragione... il nostro piano di prenderli di sorpresa fallisce." Sgranando gli occhi, lanciò il datapad contro il muro, scheggiandolo di non poco. "Si muova, dannazione!", urlò rivolto al Guardiano. Prese frettolosamente l'altoparlante e premette il tasto di trasmissione. "A tutte le unità, preparate una nave con ipervelocità. Adesso si trasforma in una partita a scacchi, vediamo chi colpisce prima e a chi tocca la prossima mossa."