Scorse alcuni pirati afferrare dagli estremi le tegole di legno per avvicinarsi all'uscio della nave, attendendo altre parole del capitano. «Che possano continuare il loro viaggio e scovare tesori maestosi.» fu come la frase di un rituale, perché con essa sancì anche la fine di tutto quello. Le tegole con i corpi senza vita di alcuni pirati finirono in mare e subito dopo come un mantra tutti ripetettero le ultime parole del capitano.

Per un momento non aveva ritenuto quella cerimonia degna di tale nome, ma le parole di Jungkook avevano un significato profondo e non gli sembravano dette solo per potersi sbarazzare dei corpi senza nessun senso di colpa. Non conosceva e non aveva mai visto questo genere di pratiche ma per qualche secondo di sentì emotivamente empatico verso quella ciurma, ma per l'appunto fu solo questione di attimi.

Girò il capò verso il capitano trovandolo con sguardo duro, intento ad osservare il resto dell'equipaggio tornare a svolgere i loro compiti, prima di richiamarlo. «Capitano Yun.»

Il vecchio alfa si girò a guardarlo velocemente e ritrovò i suoi occhi scuri e cupi «Appena toccheremo terra ferma» iniziò convinto ormai di quelle parole «fuggiremo da qui.»

Non sarebbe potuto rimanere ancora a lungo lì, circondato da tutti quei pirati... circondato costantemente dallo sguardo e dall'odore di Jungkook. O semplicemente da lui.

I ricordi della sera precedente erano ancora impressi nella sua mente e, ora che non c'era più nulla a distrarlo, erano tornati prepotenti a invadergli la mente. Non poteva sopportare di stare ancora un secondo di più lì, non con la consapevolezza di aver confessato a quel pirata che sentiva qualcosa di diverso – e che ancora non sapeva ben classificare – per lui, ed in riposta aveva ricevuto solo un bacio forzato. Voleva stargli lontano, doveva stargli lontano!

«Certo Vostra Altezza!» rispose prontamente il capitano Yun accennando un piccolo sorriso orgoglioso, come se avesse appena visto un bambino svegliarsi dal suo sogno ad occhi aperti. Perché in fondo era stato quello, Taehyung si era lasciato abbindolare e aveva perso di vista cosa fin dall'inizio gli era stato davanti: la falsità. Jungkook lo aveva provocato, gli altri gli avevano fatto credere che fosse un tipo gentile, persino le sue azioni lo avevano portato a convincersi che sì, quel pirata era davvero diverso. Fino a quando ovviamente non si era ritrovato costretto immobile dalle sue mani con il timore che qualcosa si più, oltre un bacio, sarebbe potuta succedere.

Scosse la testa e quando fece i primi passi per allontanarsi dal ponte di coperta – aveva intenzione di tornare nella sua camera non riuscendo – forse per il mancato sonno – a reggersi in piedi. Si sentiva debole da un po' di giorni ed evidentemente il mancato sonno che stava pian piano accumulando doveva farlo sentire più fiacco del solito.

Ma a distruggere i suoi piani fu uno spintone così forte che si ritrovò a cascare per terra, reggendosi a stento con le braccia sul pavimento. Quando sollevò lo sguardo indignato, si ritrovò d'avanti il volto di Gujae – affiancato da Chanwook – rosso dalla rabbia e dagli occhi lucidi pronto a saltargli addosso per sfogare la sua frustrazione.

Un lieve mormorio generale si propagò nell'aria e attirò l'attenzione di tutti, compresa quella del capitano Jungkook – intento a rientrare nella sua cabina – che fermò i suoi passi e si girò nella direzione del trambusto. Dalla sua visuale riusciva solo a vedere chiaramente la schiena di uno della sua ciurma e... poi la vide quella zazzera bionda sul pavimento.

Il capitano Yun scattò verso il suo sovrano, e subito gli si parò davanti a finchè potesse proteggerlo da qualsiasi attacco, ma al contrario le sue condizioni ancora precarie non riuscirono a fermare l'ira dei due. Gujae spinse malamente e con facilità il vecchio alfa, mentre Chanwook andò ad afferrare il colletto dell'omega spingendolo contro il bordo della nave.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇWhere stories live. Discover now