𝐄 𝐋 𝐄 𝐕 𝐄 𝐍

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Ero poggiata contro la parete, afflitta dai terribili pensieri. Le parole del dottore non erano state per nulla rassicuranti. Inizialmente ci aveva fatto credere che tutto fosse andato alla grande. Sentire la cruda verità era insostenibile.
Il primo ad uscire dalla stanza fu il dottore, poi seguito da Jungkook, che camminava traballante. Accorsi immediatamente per cercare di dargli stabilità. Si appoggiò alla mia spalla, ma notò il mio turbamento.
«Tranquilla. Il dottore ha detto che è tutto a posto».
Mentì, non sapendo che in realtà avevo ascoltato l'intera conversazione.
Annuii, fingendo di crederci. Speravo solo di essere stata credile.

[...]

Jungkook era steso sul divano a guardare un film. Io invece gli stavo preparando da mangiare. Quando fu pronto, mi accomodai accanto a lui, iniziandolo ad imboccare, come un bambino.
«Non è un po' esagerato?».
Ridacchiai.
«Mr Jeon, deve riposare» risposi prendendolo in giro.
Alzò gli occhi al cielo. Scoppiai a ridere più di prima. Continuai a dargli da mangiare finché non terminò il pasto. Mi alzai con l'intento di ritornare in cucina e riporre il piatto, ma lui mi afferrò il polso, non permettendomi di andarmene. Si morse il labbro, sogghignando.
«Ho voglia di te».
Poggiai altrove il piatto e cautamente mi misi a cavalcioni su di lui. I nostri volti erano uno vicino all'altro. Le nostre labbra quasi si toccavano.
«Il modo in cui ti muovevi stamattina...» pronunciò seducentemente.
«Vuoi che lo rifaccia?».
Annuì, trascinando le sue mani sulle mie natiche e incitandomi a muovermi contro di lui. Tirò indietro il capo, socchiudendo le labbra e sospirando lentamente. Mi avvicinai al suo collo, regalandogli piccoli e sensuali baci. Li trasformai presto in morsi voraci. Intanto gli sbottonavo i pantaloni. Lui ridacchiò, stringendomi le natiche.
«Sei così bella».
Il suo complimento mi aiutò ad eccitarmi ancora di più. Gli tirai giù i boxer, liberando il suo membro duro e impaziente di penetrarmi. Spostai i miei slip da sotto la gonna e lo inserii dentro di me. Iniziai a muovere il bacino lentamente, facendogli godere ogni singolo movimento. Le sue mani scivolarono sui miei fianchi, facendomi rabbrividire. Mi fiondai sulle sue labbra. Volevo assaporarle, morderle. Stringevo fra le mani il suo viso, mentre i miei movimenti si facevano più veloci ed intensi. Volevo sentirlo dentro di me. Volevo che raggiungesse la parte più profonda di me. Iniziai a saltellarci su, mentre lui ansimava insieme a me.
«Cazzo, Alice» gemette. «Se continui così...».
Si morse il labbro, cercando di controllarsi. Avvicinai le mie labbra al suo orecchio.
«Cosa ti succede se continuo?» sussurrai, ridacchiando.
Mi strinse il seno con voracità, poi iniziò a stuzzicarmi i capezzoli.
«Mi farai impazzire, Alice».
Sorrisi soddisfatta, baciandolo di nuovo e continuando a fare su e giù su di lui. Le sue mani mi stringevano forte i fianchi.
«P-Posso?».
Annuii, avendo già compreso le sue intenzioni. Ansimò, rilasciando il suo liquido dentro di me. Allentò la presa, lasciando liberi i miei fianchi. Lo sentivo pulsare, mentre esperiva il suo seme. Mi sentivo sua, completata. Il suo calore mi pervase, permettendomi di raggiungere il climax. Mi strinsi a lui, gemendo rumorosamente, mentre le gambe mi tremavano. Il piacere mi invase il corpo, regalandomi sensazioni indescrivibili.
«Sei fantastica, Alice».

𝙎𝙬𝙚𝙚𝙩 𝕮𝖗𝖎𝖒𝖎𝖓𝖆𝖑 | 𝒿𝒿𝓀Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz