20. Damiano Carrara direbbe sciangommoso

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«Non parlarmi mai più!» lo minaccio, puntandogli l'indice contro, ma scoppio subito in una fragorosa risata quando mi guarda mortificato.
Nei suoi occhi scuri leggo stupore e incredulità, mentre una leggera ruga d'espressione gli si forma sulla fronte.
«Scherzo» lo rassicuro, «Più o meno» aggiungo sotto voce, camuffando il tutto con un colpo di tosse.

Questa me la lego al dito.

«Signore e signori!» una donna sale sul palco, parlando a gran voce al microfono, «Un attimo di attenzione. Stiamo per annunciare i vincitori» proclama, facendomi voltare di scatto.

Raggiungiamo il gruppo di persone davanti alla struttura in legno.
Mi alzo sulle punte per cercare con lo sguardo Ginni, che non appena mi vede scuote una mano per salutarmi.

È emozionata e su di giri, lo capisco dal modo nervoso di mordicchiarsi il labbro inferiore e torturarsi le pellicine delle mani.

Ricambio, guardando fiera la sua torta di pere e cioccolato: la mia preferita.

«E la vincitrice di quest'anno della Santa Monica Cake Battle è....» fremo sul posto, pregando con tutte le forze per la mia migliore amica, «La signora Cox!» esclama, facendomi fare uno sbuffo.

Guardo la scena delusa, un po' dispiaciuta per Ginni, ma contenta ugualmente.
È stata lo stesso bravissima, anche se per sfortuna non ho potuto assaggiare la sua prelibatezza.

Il rumore degli applausi viene spezzato da una voce squillante e forte, «È una truffa!».
Tutti ci voltiamo verso quella direzione, guardando la vecchietta in questione con occhi spalancati.
Il braccio magro è proteso verso i giudici, ai quali punta l'indice ossuto e leggermente storto.
Sul viso magro e scavato regna un'espressione contrariata, leggermente iraconda.

Non ci posso credere.
Questa sì che è bella.

«Mi scusi?» domanda la donna con il microfono in mano, rivolgendole uno sguardo perplesso.
È visibilmente a disagio e indecisa sul da farsi, dato che come nessuno di noi si sarebbe aspettata una scena del genere.
«I giudici sono corrotti!» continua la vecchietta, sollevando un sussulto di dissenso da tutti.

Ci siamo catapultati in Desperate Housewives a mia insaputa?

«Signora, queste sono accuse pesanti, le consiglio di non andare oltre» viene avvertita, ma lei non demorde, prendendo la torta fra le mani, quindi avvicinandosi ai giudici.

È pazza, aiuto.

«Io non lo accetto. Se solo assaggiaste la mia torta ancora una volta...» sussurra, posandola con forza al tavolo in legno, che sobbalza leggermente.

«Mi sto immaginando cose strane, forse c'era qualcosa nel caffè» sussurro confusa, aggrappandomi al braccio di Froy, che ridacchia al mio fianco.
«Vorrei tanto fosse così, ma credo che stia per fare a botte, la vecchia» stringe le labbra in due linee dure, guardando la scena più che sconvolto.

Oh Gesù.

«Sicurezza!» tuona la donna al microfono, facendo soltanto agitare maggiormente la vecchietta, che inizia a guardarsi attorno, terrorizzata.
«No! No!» urla, dopodiché vedo tutto a rallentatore.

La sua mano magra affonda nella torta glassata, pronta ad afferrare l'impasto appiccicoso, che ricade a pezzi nel vuoto.

«Guerra di torte!» urla una voce, segnando l'inizio del caos più totale.

Succede tutto così velocemente, che per un istante dimentico completamente dove sono.
I miei occhi non si staccano dalla creatrice di problemi, che senza alcun ritegno sta spiaccicando il pan di Spagna sul viso di un uomo.
Sgrano gli occhi, boccheggiando come per prendere aria, scioccata dalla piega che la situazione ha preso.

Ma che cavolo sta succedendo?

«Porca pera!» sussurra il ragazzo al mio fianco, girandosi con uno scatto verso di me.
I nostri occhi si scontrano con violenza, mentre ci afferriamo per le braccia, chinandoci per schivare una torta volante, che passa per miracolo sopra alle nostre teste.

«Andiamo via da questo covo di matti» quasi grido, studiando la situazione attorno a noi, totalmente confusa e surreale.

Ci muoviamo rapidamente, cercando di sviare pezzi d'impasto, per non parlare di chi se ne sta approfittando per cibarsi gratis, riempiendosi la bocca a più non posso.

Stiamo per oltrepassare il cancello, ma Damiano Carrara deve avercela con me per tutte le volte che ho bruciato un impasto, dato che un forte colpo alla testa mi rintontisce, facendomi perdere l'equilibrio.

Chili di panna montata finiscono sui miei occhi, oscurandomi la vista, quindi facendomi bruciar le pupille con forza ed intasarmi le narici.
Poso con veemenza i polpastrelli sulle palpebre, nel disperato tentativo di rimuovere la crema, ma qualcosa va storto.

I miei piedi non riescono a fermarsi, slittando in avanti quasi come se stessi camminando su del ghiaccio, quindi precipito all'indietro, allungando le braccia in avanti per cercare appiglio su qualcosa.

Ma tutto ciò che trovo è il vuoto.

«Froy!» riesco ad urlare, poco prima di toccare terra, battendo il sedere e la testa.

Dopo il buio.




BUONASERA SCOTTINE🎂
Ho seriamente paura di trovarmi qualcuna di voi sotto casa, a minacciarmi con un forcone. 🏹
Ammetto che mi piace farvi penare.

Io l'ho detto che il capitolo sarebbe stato super super trash e non nascondo di aver riso come una matta io stessa.

Certo che dove c'è Amanda c'è il disagio.
Sembra perseguitata dalla sfiga, che in questo caso si è palesata con una bella torta in faccia.

Damiano Carrara deve averle lanciato una specie di sortilegio. 🤷🏼‍♀️

Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo, lo sapete quanto siete importanti per me. ❤️

Giuro, che il prossimo sarà fuoco e che forse vi brucerete.

Alla prossima, vi adoro. ☁️🦋

PATENTE E LIBRETTO, SIGNORINA.Where stories live. Discover now