𝓨𝓸𝓾 𝓪𝓻𝓮 𝓶𝔂 𝓱𝓮𝓵𝓵, 𝓱𝓸𝔀 𝓬𝓪𝓷 𝔂𝓸𝓾 𝓫𝓮 𝓶𝔂 𝓹𝓪𝓻𝓪𝓭𝓲𝓼𝓮.
Mi sveglio di soprassalto a causa di un rumore tanto forte quanto uno sparo.
Mi guardo intorno sperando di essere ancora nel punto in cui mi sono addormentata. Ho ancora i vestiti del giorno prima e puzzo di quella casa enorme in cui mi avevano portata. Tocco freneticamente il letto come in cerca di qualcosa o qualcuno ma di colpo mi blocco.
Taehyung non è qui con me, come potrebbe esserlo dopo tutto ciò che è successo. Provando pena per me stessa, sorrido ironicamente ricordandomi quella volta in cui il riccio cercava la pistola sotto il suo cuscino. Per tenerla così vicino a lui, anche nel sonno, deve aver passato troppe situazioni brutte.
E tu gli stai per far passare la peggiore di tutti.
Scaccio via quei pensieri e mi alzo dal letto. Apro lievemente la porta e vedo un uomo alto e vestito di nero con gli occhi fissi davanti a lui, proprio di fronte.
:«Scusi, lei sareb-» tocco lievemente la sua spalla ma lui mi tira di colpo il braccio stendendomi a terra e bloccandomi i movimenti.
Ma che diavolo.
:«Ei ei che stai facendo?» Taehyung appare infondo al corridoio allarmato.
:«Scusi capo, forse capito male le sue consegne» l'uomo mi lascia andare ma io rimango ancora a terra paralizzata. Dove sono andati a finire i miei riflessi, mi sto arrugginendo.
:«Idiota non hai capito proprio una minchia, è diverso» Taehyung chiude gli occhi irritato e prende un bel respiro.
Mi alzo dal pavimento schiarendomi la gola, rimaniamo uno di fronte all'altro senza dire niente. Ha i capelli scompigliati sulla fronte, che li nascondono quei occhi assenti e profondi, le labbra rosee, come sempre, un'imponenza enorme, che riuscirebbe a mettere a disagio anche un re, le mani nelle tasche della tuta e il viso girato di lato, mostrando la sua mascella perfettamente definita. Il silenzio fa male ma al contempo, forse, riesce a non metterci l'uno contro l'altro.
Decido di ignorarlo, è l'unico modo che ho per affrontare le poche ore che mi rimangono di vederlo.
:«Jimin!» entrando in cucina noto il rosa intento a mangiare una ciotola di latte e cereali.
:«Sinae! Hai dormito bene?» mi chiede mentre i suoi occhi scompaiono a causa di quel sorriso dolce e pieno di gentilezza.
Anche lui fra poche ore dovrà cambiare le sue abitudini quotidiane, adattandole a quelle del carcere.
Strabuzzo gli occhi a quel pensiero, il suo unico peccato è stato quello di aiutare Taehyung. Tutta la fiducia che hanno in me scomparirà e tutti questi ragazzi si pentiranno di non aver dato retta al menta, Yoongi.
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𝐒𝐢𝐧 𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐌𝐞 [ᵏⁱᵐ ᵗᵃᵉʰʸᵘⁿᵍ]
FanfictionIl pensiero di indagare sul assassino dei miei genitori mi rabbrividisce eppure, lo so, devo incastrare quel boss del narcotraffico, costi quel che costi. Non può cavarsela così facilmente. 𝑼𝒏 𝒖𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆, 𝒔𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒑𝒆𝒓𝒕𝒖𝒓𝒂, 𝒄�...