Chapter| 28

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𝓨𝓸𝓾 𝓪𝓻𝓮 𝓶𝔂 𝓱𝓮𝓵𝓵, 𝓱𝓸𝔀 𝓬𝓪𝓷 𝔂𝓸𝓾 𝓫𝓮 𝓶𝔂 𝓹𝓪𝓻𝓪𝓭𝓲𝓼𝓮.

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Mi sveglio di soprassalto a causa di un rumore tanto forte quanto uno sparo.

Mi guardo intorno sperando di essere ancora nel punto in cui mi sono addormentata. Ho ancora i vestiti del giorno prima e puzzo di quella casa enorme in cui mi avevano portata. Tocco freneticamente il letto come in cerca di qualcosa o qualcuno ma di colpo mi blocco.

Taehyung non è qui con me, come potrebbe esserlo dopo tutto ciò che è successo. Provando pena per me stessa, sorrido ironicamente ricordandomi quella volta in cui il riccio cercava la pistola sotto il suo cuscino. Per tenerla così vicino a lui, anche nel sonno, deve aver passato troppe situazioni brutte.

E tu gli stai per far passare la peggiore di tutti.

Scaccio via quei pensieri e mi alzo dal letto. Apro lievemente la porta e vedo un uomo alto e vestito di nero con gli occhi fissi davanti a lui, proprio di fronte.

:«Scusi, lei sareb-» tocco lievemente la sua spalla ma lui mi tira di colpo il braccio stendendomi a terra e bloccandomi i movimenti.

Ma che diavolo.

:«Ei ei che stai facendo?» Taehyung appare infondo al corridoio allarmato.

:«Scusi capo, forse capito male le sue consegne» l'uomo mi lascia andare ma io rimango ancora a terra paralizzata. Dove sono andati a finire i miei riflessi, mi sto arrugginendo.

:«Idiota non hai capito proprio una minchia, è diverso» Taehyung chiude gli occhi irritato e prende un bel respiro.

Mi alzo dal pavimento schiarendomi la gola, rimaniamo uno di fronte all'altro senza dire niente. Ha i capelli scompigliati sulla fronte, che li nascondono quei occhi assenti e profondi, le labbra rosee, come sempre, un'imponenza enorme, che riuscirebbe a mettere a disagio anche un re, le mani nelle tasche della tuta e il viso girato di lato, mostrando la sua mascella perfettamente definita. Il silenzio fa male ma al contempo, forse, riesce a non metterci l'uno contro l'altro.

Decido di ignorarlo, è l'unico modo che ho per affrontare le poche ore che mi rimangono di vederlo.

:«Jimin!» entrando in cucina noto il rosa intento a mangiare una ciotola di latte e cereali.

:«Sinae! Hai dormito bene?» mi chiede mentre i suoi occhi scompaiono a causa di quel sorriso dolce e pieno di gentilezza.

Anche lui fra poche ore dovrà cambiare le sue abitudini quotidiane, adattandole a quelle del carcere.

Strabuzzo gli occhi a quel pensiero, il suo unico peccato è stato quello di aiutare Taehyung. Tutta la fiducia che hanno in me scomparirà e tutti questi ragazzi si pentiranno di non aver dato retta al menta, Yoongi.

𝐒𝐢𝐧 𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐌𝐞 [ᵏⁱᵐ ᵗᵃᵉʰʸᵘⁿᵍ]Where stories live. Discover now